Home » Racconti ed esperienze » L’arcivernice: Approva - e sarai sano - Obietta - e subito pericoloso (settantaseiesima e ultima puntata)

L’arcivernice: Approva – e sarai sano – Obietta – e subito pericoloso (settantaseiesima e ultima puntata)

Pubblicato il: 20/03/2014 11:30:14 - e


Voltaire; che uragano. Che vita intensa, dal tripudio delle corti più importanti d’Europa alla Bastiglia, di nuovo allo sfarzo, e di nuovo agli arresti, e sempre in virtù, o a causa, delle proprie idee. La sottile ironia, o il pesante sarcasmo, il sapiente sberleffo; la derisione di ogni forma di superstizione; lo sfottò verso la tirannia; l’arguzia dialettica del disincanto. Ramon temette Voltaire.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Assent – and you are sane
Demur – you’re straightway dangerous
(Emily Dickinson)

Risveglio precoce di Ramon, la testa piena di cose, la prova inconfutabile di aver sognato. Riprendere, nella veglia, quasi un discorso interrotto, riannodare un esile filo. La questione dei diritti inalienabili. Così si smarca Locke da Hobbes: il pactum subjectionis non può riguardare tutto. C’è qualcosa che deve rimanere comunque alla persona. E questo è il senso del liberalismo. Strano modo di svegliarsi che, tuttavia, a volte succede. Ramon si ritrovò a costatare che pensava in italiano, e non in spagnolo; per la prima volta. Un po’ la cosa gli fece piacere, un po’ lo spaventò. Gettò a Giulia un’occhiata carezzevole che scivolò su di lei mentre dormiva. L’Io come fascio di percezioni?

Che cosa è inalienabile? A cosa, neanche volendo, ho il diritto di rinunciare, per pagare l’obolo dell’omologazione sociale? Ramon continuava a rimuginare in silenzio. La libertà di opinione, di culto, di espressione… l’esser io; questo non è negoziabile, non esiste una plausibile contropartita.

Mentre la moka borbottava il primo caffè della giornata, Ramon non riusciva a staccarsi da questo pensiero, il diritto all’espressione, la facultas dicendi, come costituente essenziale del darsi come essere umano. Quanti gli esempi in contrario, quanti gli attentati nella storia… E gli divenne chiara una distinzione fondamentale: c’è un divieto fattuale, fisico, materiale, grezzo in definitiva; e ce n’è un altro ben più pericoloso, subdolo, inafferrabile da parte della vittima, quello che inibisce a monte l’ideazione stessa dell’opinione, quello che distorce e altera i presupposti, in modo che le alternative neanche affiorino al livello di coscienza: il “lavaggio del cervello”. E la tragedia è che non se ne ha contezza, ci si crede immuni, si pensa, ingenuamente, che valga solo per gli altri, che non ci riguardi.

“Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu potessi esprimerla”; frase divenuta il manifesto della tolleranza, e della libertà d’espressione. Attribuita comunemente a Voltaire; in realtà dovuta a E. Hall, nella biografia del filosofo “The friends of Voltaire”.

Voltaire; che uragano. Che vita intensa, dal tripudio delle corti più importanti d’Europa alla Bastiglia, di nuovo allo sfarzo, e di nuovo agli arresti, e sempre in virtù, o a causa, delle proprie idee. La sottile ironia, o il pesante sarcasmo, il sapiente sberleffo; la derisione di ogni forma di superstizione; lo sfottò verso la tirannia; l’arguzia dialettica del disincanto. Ramon temette Voltaire. Quali caustiche battute avrebbe saputo contrapporre alla sua ingenua curiosità? Indugiava pertanto sull’icona, dubbioso. Mentre non aveva esitato a evocare i più grandi pensatori, qui la volontà vacillava. Gli venne da raccontare a Giulia i suoi pensieri, i suoi dubbi, quindi si mise a declamare ad alta voce: “Come avrebbe reagito un Voltaire ai vincoli editoriali? Tante battute o niente? Meglio la Bastiglia…, e che le battute siano millanta, tutto quello che è in me!”

“La legge che interdice. Il Super-Io…”. Giulia sorride lentamente, svegliandosi “L’esperienza del limite”.

Per seguire Ramon nel suo pensiero Giulia avrebbe voluto accarezzare, con il pennello dell’Arcivernice, la libertà, l’ansia di vita, l’opposizione negli occhi di Allen Ginsberg: quegli occhi si sarebbero messi a luccicare in mezzo a tutti i capelli.

Quindi, dato che il suono del mondo è ancora povero, anche lei, Giulia, avrebbe voluto sperimentare altri suoni. I vecchi suoni, le intensità sonore, possono trasformarsi. Si sa, ad esempio con i chiodi piegati, i tappi, le viti, pallottole di carta e altri oggetti messi sopra e fra le corde del pianoforte, come faceva John Cage. Oggetti messi lì, ma con finezza di gesti. E se è povero il suono del mondo, così, nella libertà dell’armonia, così cambierà il ruolo di ogni nota. E così ogni suono può inarcarsi, può torcersi, spaziare fuori dal limite e dal segno, e rimanere inciso per sempre nelle strutture uditive, con la sua nuova forza emulsionata. Ma poi non si dovrà chiedere chi ha sparato al pianista…

“La preparazione del pianoforte è già storia, anche se ancora adesso sembra a molti un azzardo imperdonabile, un disturbo, perfino una forma di follia”. Già, Allen Ginsberg avrebbe letto nel pensiero di Giulia, come hanno sempre fatto tutti i personaggi dell’Arcivernice. E avrebbe poi proseguito: “Beat vuol dire appunto ‘diverso’, ma per scelta. Storto, rispetto alla ‘dirittura morale’ degli obiettori di coscienza di ogni tempo. Scelta di estraneità rispetto al mondo. Sì, Giulia, l’operazione è già storica, basta essere capaci di gestire l’autonomia, prendersi le responsabilità”.

“Beat vuol dire anche ritmo”, avrebbe aggiunto Giulia timidamente, “suonare la vita con una forza forse incontrollata. Anche per te la libertà di espressione urge alle spalle”.

“Per me sono stati chiamati stuoli di esperti di letteratura! E poi un giudice. Già, le mie parole erano storte, andavano giù di traverso, difficili da digerire!”

Qui nella stanza di Ramon le finestre oggi sono ben chiuse, e le tende tirate. E Giulia si ritrova a dire sottovoce, come in una visione tossicomanica: “Spesso anche uno solo, un solo giudice spesso è anche di troppo…”. Ramon alza la testa dal suo caffè fumante.

“A Giordano Bruno misero un morso” borbotta, come le avesse letto anche lui tutto il pensiero: “perché non potesse urlare al suo tempo e ai posteri la sua verità; Voltaire invera il contrapposto antitetico, seppure virtuale, dell’accadimento, non certo del pensatore. E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù, dice il poeta. Quando a Lord Russell, già novantaduenne, capitò che una candela desse fuoco ai bordi del suo letto, egli, nel chiamare aiuto, ebbe lo spirito di citare Voltaire: “vedo già le fiamme dell’inferno che mi attende”…

Bel capitolo questo, che accomuna Giulia e Ramon nella richiesta di potersi affidare alla vita uscendo dal bozzolo verbale dell’obbedienza a certi codici.

“Per l’uguaglianza, la tolleranza, la pace, la difesa dei deboli, degli animali, il rifiuto di ogni integralismo superstizioso, della pena di morte, forse vale davvero la pena di andare all’inferno…” riprende infatti con foga Ramon.

Forse la libertà ha un sapore di angoscia, Giulia si sta dicendo nella mente. Per tanti è meglio restarsene nella stessa location. Best-selleracci, come dice Roversi. Tutto succede in un tempo preciso, in un luogo questo e non altro. Come una quieta scena casalinga, come gli interni borghesi di un fondalino TV qui non si addensano le nubi della Storia.

È stato uno degli inverni più miti che Giulia si ricordi, metà febbraio sembra l’inizio di primavera.

CORRELATI

• VIDEO – L’Arcivernice: i filosofi del passato rispondono alle domande del presente, Carlo Nati intervista Maurizio Matteuzzi
Considerazioni inattuali dei grandi sullo stato presente, Linda Giannini intervista Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Pensieri inattuali sulla modernità (prima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Socrate e le leggi ad personam (seconda puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Una madonnina fosforescente (terza puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’ars oratoria di ieri e di oggi (quarta puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Vivere per la morte (quinta puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Il Natale di Ramon (sesta puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon scopre un delitto (settima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Finito e infinito (ottava puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: “Lontanando morire a poco a poco” (nona puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Antistene, la ricchezza e la crisi economica (decima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’arcivernice fa cilecca (undicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La felicità (dodicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon, Poirot e il “modus ponens” (tredicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon e Cartesio (quattordicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La concretezza del sapere (quindicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon conosce Giulia (sedicesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Giulia dialoga con Freud (diciassettesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: La linea e il circolo (diciottesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Tra il grottesco e il demoniaco (diciannovesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Corpo e anima (ventesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon scopre la semantica (ventunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Un altro elogio della follia (ventiduesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Il filosofo del mistero (ventitreesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Death and Disaster (ventiquattresima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Il buio e la luce (venticinquesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Come Ramon vede la crisi (ventiseiesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: ma che tipus! (ventisettesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Individuo e sostanza, l’essere si dice in molti modi – I (ventottesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Individuo e sostanza, l’essere si dice in molti modi – II (ventinovesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’ironia, la metafora e la legge animale (trentesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Il mondo esterno e i frattali (trentunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Scienza, fallacie e progresso (trentaduesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La filosofia di Carlo e alcuni dubbi teologici (trentatreesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Un angosciante dialogo a tre (trentaquattresima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: e c’è qualcosa in quel nulla (trentacinquesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Il Doctor Angelicus (trentaseiesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Il Doctor Angelicus, seconda parte (trentasettesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Conoscenza e felicità (trentottesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’iperuranio o la scimmia? (trentanovesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon e il Sommo Poeta (quarantesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ma che intenzioni hai? Ramon e un incontro difficile… (quarantunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La voce, l’icona e la rappresentazione (quarantaduesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Tutto l’orrore di una mela. Giulia incontra Lacan (quarantatreesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Ramon fa un sogno (quarantaquattresima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Considera la metamorfosi della tartaruga (quarantacinquesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Suárez e il Natale (quarantaseiesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: I pensieri di Ramon al suo ritorno (quarantasettesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Gli scherzi non sono più quelli di una volta (quarantottesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Irnerio e un muro contro gli studenti (quarantanovesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: I limiti della ragione e la morte della metafisica (cinquantesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’intelligenza e la semantica (cinquantunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La barzelletta di Spinoza (cinquantaduesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Tantum possumus quantum scimus (cinquantatreesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Deduzione e induzione (cinquantaquattresima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Congetture e confutazioni (cinquantacinquesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon incontra il suo professore (cinquantaseiesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: La linea più breve tra due punti è l’arabesco (cinquantasettesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Un pianoforte e una matita stretta tra i denti (cinquantottesima puntata), di Giulia Jaculli e Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Ramon e le ombre (cinquantanovesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Non ci sono più quei bei cretini di una volta (già rimpianti da Sciascia) (sessantesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Un breve excursus entro lo Spirito Assoluto (sessantunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’innominato (sessantaduesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Ramon difende la filosofia (sessantatreesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Infinitologia (sessantaquattresima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Guardando fuori dalla finestra (sessantacinquesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Proust, ad esempio (sessantaseiesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Ogni cosa a suo tempo… (sessantasettesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: … ed è subito sera (sessantottesima puntata), di Giulia Jaculli
L’arcivernice: Husserl, al di sotto della visione ingenua – parte prima (sessantanovesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Husserl, al di sotto della visione ingenua – parte seconda (settantesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’eterno ritorno e l’interpretazione dei sogni (settantunesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: I personaggi in-esistenti (settantaduesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: L’uomo a una dimensione (settantatreesima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Gli occhi di Euclide (settantaquattresima puntata), di Maurizio Matteuzzi
L’arcivernice: Filastroccare (settantacinquesima puntata), di Giulia Jaculli

***
Immagine in testata di wikipedia (licenza free to share)

Giulia Jaculli e Maurizio Matteuzzi

50 recommended

Rispondi

0 notes
856 views
bookmark icon

Rispondi