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Realtà e immaginazione: “A spasso nel giallo”

Pubblicato il: 29/11/2014 01:20:52 -


Esperienze di scrittura creativa realizzate nell’ambito del percorso didattico “Indizi e misteri di vita quotidiana”, che ha arricchito il percorso eTwinning “We are the Painters of the World”.
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Sì, le storie “in giallo” sono sempre affascinanti per adulti e bambini. Nel nostro caso lo sono state per la maestra e per gli alunni.
I bambini hanno indossato con entusiasmo i panni del detective e hanno cominciato a guardarsi intorno osservando la realtà con sguardo attento e scrutatore. Hanno così iniziato a guardare cose, persone e ambienti da uno speciale punto di vista: quello dell’investigatore che si adopera per far luce sul misterioso mondo che si nasconde dietro situazioni strane e tenebrose di cui si può essere spettatori o anche protagonisti più o meno consapevoli, nel corso della normale vita quotidiana.

È iniziata così l’avventura che ha trasformato la realtà in immaginazione trasportando bambini e adulti dal mondo della quotidianità a quello dell’immaginario.
Ed ecco che una bottiglietta d’acqua aperta e semivuota, notata da un bambino in un supermercato, diventa un indizio sul quale immaginare e costruire una “storia in giallo”. E d’indizio in indizio i racconti hanno preso corpo.

Dopo aver risolto il caso del bambino che aveva aperto la bottiglietta d’acqua per “prendere” il tappo di cui faceva collezione, è stata la volta dello sguardo strano e apparentemente maligno della signora affacciata alla finestra che, in realtà, guardava fuori nella speranza di veder ricomparire il figlio andatosene via di casa senza dare più notizie di sé.

Poi la fantasia ha preso liberamente il volo rendendo possibile un incontro col celeberrimo commissario Montalbano, protagonista della popolarissima fiction televisiva tratta dai romanzi dello scrittore siciliano Andrea Camilleri.
I bambini hanno immaginato di incontrarlo presso il commissariato di polizia del paese, dove il commissario, noto per la sua intelligenza e bravura, è stato chiamato a collaborare con la polizia locale per far luce sul caso del ragazzo scomparso, figlio della signora dallo sguardo strano. Per incontrarlo i bambini hanno immaginato una passeggiata scolastica di classe organizzata dalle maestre.

Il commissariato di polizia è realmente vicino alla scuola ed è raggiungibile a piedi in breve tempo. È nato così il racconto dell’incontro, dai preparativi per l’uscita fino al ritorno a scuola, passando attraverso varie forme di scrittura: la narrazione dell’esperienza; la descrizione di luoghi, ambienti e persone; il dialogo tra i bambini e il commissario che ha offerto anche la possibilità di parlare di poesia e d’arte…
La fantasia ha galoppato così tanto che è riuscita ad integrarsi piacevolmente con la realtà e, alla fine, l’esperienza dell’incontro è sembrata quasi autentica: i bambini sono entrati nel racconto da protagonisti e ciascuno di essi ha apportato un contributo originale alla simpatica e interessante conversazione col commissario.

I testi prodotti sono stati “rimaneggiati” più volte per renderli accattivanti nel contenuto e corretti nella forma, e sono stati corredati da bei disegni che ne hanno illustrato i momenti e le situazioni più significative.
I bambini hanno lavorato individualmente, a coppie e a piccoli gruppi mettendo in gioco le loro capacità espressive e creative, e condividendo emozioni e sensazioni. L’esperienza li ha indubbiamente arricchiti sul piano linguistico e li ha resi consapevoli che la costruzione di un testo richiede impegno, pazienza e dedizione.

Il percorso linguistico in italiano ha offerto nuovi spunti per l’arricchimento delle attività in lingua inglese svolte nell’ambito del progetto “We are the Painters of the World” al quale la classe ha aderito sulla Piattaforma eTwinning.

Allegati
Il percorso su etwinning
Documentazione del percorso

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“Collective Awareness platforms”: Fabrizio Sestini, Scientific Officier alla Commissione Europea, ci parla di “Collective Awareness platforms”, un’iniziativa europea di ricerca che mira a promuovere l’integrazione delle tecnologie, anche esistenti, per fini sociali. La video intervista è di Carlo Nati e Linda Giannini.
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allegato con testo completo
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Palma Prisco

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