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Il drago di Piero

Pubblicato il: 25/07/2013 09:54:14 -


Un progetto sulle relazioni interpersonali realizzato a partire da un libro, “Il drago di Piero”. Un bambino un po’ cicciottello e solo e un drago si incontrano e tra i due nasce un’amicizia che rafforzerà entrambi. Una storia in cui si affrontano tematiche quali amicizia, rispetto reciproco, diversità… e non ultimo il bullismo.
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“Il drago di Piero” è un interessante libro di Irina Korschunow della collana “Battello a vapore” serie azzurra utilizzato dalla maestra Angela Fumasoni nelle classi seconde A e B della scuola primaria “A. Racchetti” di Sondrio, per realizzare un progetto sulle relazioni interpersonali fra compagni di classe. Piero è un bambino solo, che non ha amici in classe e che non vuole più andare a scuola perché è grasso e i compagni lo prendono in giro, in particolare Luigi Sala lo chiama sempre “cicciobombo” e a lui si uniscono anche i suoi amici. Ma nella nostra classe cosa succede?

Riflettiamo assieme e ci rendiamo conto che a volte anche noi abbiamo scherzato i nostri compagni, ma come si saranno sentiti? Sicuramente chi viene scherzato si sente a disagio, c’è chi si mette in disparte e chi reagisce scherzando anche lui oppure picchiando. Ma in fondo ognuno di noi è diverso dagli altri: c’è chi è alto, c’è chi è robusto, c’è chi è basso, c’è chi è tarchiato… che c’è di male essere se stessi!

Ma allora perché scherziamo gli altri?
Fai attenzione perché anche tu puoi diventare Luigi Sala!

Continuando la lettura, Piero triste e sconsolato si siede sulla panchina del parco e all’improvviso vede spuntare una testa dal terreno: si tratta di un piccolo drago nero con una testa sola, due ali e una lunga coda, scappato dal paese dei draghi perché deriso dagli altri. I due iniziano a parlare e Piero decide di portarlo a casa sua, però lo nasconde da tutti.

Il piccolo drago comincia a imparare le abitudini degli umani e scopre quanto sia buono il cioccolato al fuoco. Un giorno Piero sta per mangiare l’ultimo pezzettino ma il drago insiste nel volerlo, così il bambino rinuncia al suo pezzetto per darlo all’amico. Per un amico a cosa rinunci? I bambini alzano la mano dicendo di aver già rinunciato a un gioco o alla merendina per poterla dare a un amico. “Perché fra amici ci si aiuta…” risponde un bambino.

Piero porta a scuola con il suo zainetto l’amico drago, che rimane nascosto a osservare quello che succede. Il drago dal suo zainetto incoraggia Piero a non arrendersi. Chi incoraggia te quando sei in difficoltà? I genitori, gli amici, le maestre… “Alcune volte mi faccio coraggio da solo”. “Quando ho dei problemi mi confido con la mamma che mi aiuta a trovare la soluzione migliore”. “Se sono a scuola mi rivolgo alle mie amiche del cuore oppure vado dalla maestra”.

Piero ha paura di sbagliare: non riesce a leggere, non riesce a scrivere. Anch’io a volte ho paura di sbagliare, il mio cuore batte forte, la mia voce trema, poi trovo il coraggio e …via! “Io faccio un po’ fatica a leggere però adesso ho trovato il coraggio e leggo a voce alta, perché so che i miei compagni non mi scherzano”. “Quando sono in palestra alcuni giochi non mi piacciono perché perdo sempre”. Assieme si scopre che è più difficile saper accettare una sconfitta che vincere!!! Inoltre la paura fa brutti scherzi e ti fa sbagliare ancora di più.

Continuando con il libro, Piero e il drago si aiutano a vicenda e imparano a ballare, a cantare, a leggere, a scrivere, a disegnare, ad arrampicarsi… insomma insieme sono felici e dimenticano tutte le paure. Anche tu hai imparato qualcosa dai tuoi amici? “Io ho imparato a disegnare dalla mia amica Sara che è bravissima e fa dei disegni stupendi”. A scuola si impara con e dagli amici, però dobbiamo naturalmente riconoscere ciò che è giusto da ciò che non lo è. “Non si copia il compagno che fa delle cose sbagliate, perché devo saper usare il mio cervello”.

Piero, forte dell’amicizia con il drago, non ha più paura di leggere o di correre davanti agli altri ed è felice. Viene invitato alla festa di compleanno della compagna Susi e capisce di essere accettato dagli altri. Il libro si conclude con la partenza del drago anche lui rafforzato da questa amicizia: ora sa cantare, scrivere, disegnare, arrampicarsi sugli alberi e fare capriole. Adesso non ha più importanza se ha una testa sola.

La lettura di questo libro ha permesso di lavorare sia pure con bambini piccoli su tematiche importanti quali: l’amicizia, il rispetto reciproco, la diversità… e non ultimo il bullismo.

Per approfondire:
https://dl.dropboxusercontent.com/u/13662123/IL%20DRAGO%20DI%20PIERO/index.html

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Angela Fumasoni

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