Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Ricciolina e il manto dell’amore
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Nell’ambito del progetto Pinocchio 2.0 è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni di inventare brevi storie che poi vengono lette in classe dalle maestre e illustrate da bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Latina e da quelli che fanno parte della rete di progetto. Ecco la storia inventata da Tiziana Colella, mamma di Giulia Pasqual.
Tanto tempo fa, ma neanche troppo, c’era una pecorella di nome Ricciolina, piccola piccola, tanto carina, ma dal pelo tutto nero.
Per questo motivo, le altre pecorelle del gregge la prendevano in giro e la lasciavano sempre sola. Un giorno la pecorella se ne stava tutta triste sotto un grande albero vicino al bosco, piangendo e disperandosi sulla sua sorte.
A un certo punto Ricciolina sentì una voce dolcissima cantare un’allegra melodia.
Era un folletto di nome Furby che passando lì vicino la sentì lamentarsi e le chiese il motivo di tanto dolore: “Nessuno mi vuole – rispose lei tristissima – perché ho il pelo tutto nero ma io ho tanto amore da dare!”
Il folletto si commosse e convinse tutti gli altri folletti del bosco a usare la loro speciale magia e a tessere per la pecorella triste un meraviglioso mantello di fili di arcobaleno.
Mai nessun manto era stato più bello, mai nessuna pecorella più felice.
“Ricordati – disse il folletto a Ricciolina raggiante di gioia – questo manto è un manto d’amore e solo con l’amore si conserverà nel suo splendore”.
La pecorella si impegnò ad amare tutti gli esseri della Terra e promise di tornare al bosco molto spesso per far visita a Furby.
E così fu: la pecorella tornò al suo gregge, più splendida che mai, e per tutta la sua vita donò amore, coraggio e felicità a tutti, anche a coloro che prima l’avevano fatta soffrire tanto.
Grazie a Ricciolina da quel giorno tutte le pecorelle del gregge impararono che cosa vuol dire davvero amare.
***
In testa, L’Amore, disegno di Simone Damiani, anni 4.
Pinocchio 2.0: http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275 e http://www.facebook.com/group.php?gid=139204519436108
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Tiziana Colella