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Scienza e teatro, la didattica va in scena

Pubblicato il: 18/04/2013 11:47:02 -


In una scuola di Roma si portano sul palcoscenico temi didattici, con l'intento di stimolare l'apprendimento e coinvolgere emotivamente i ragazzi. Una pratica innovativa che si colloca nell’ambito del Progetto Europeo kidsINNscience.
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PRESENTAZIONE

Nel presente lavoro vengono analizzati i risultati della sperimentazione italiana che ha avuto come scopo quello di verificare l’applicabilità della pratica innovativa in un contesto culturale e ambientale diverso da quello di origine, e di apportare le eventuali modifiche necessarie per un efficace adattamento.

La sperimentazione è durata complessivamente due anni, e ha coinvolto due classi seconde.
Il primo anno è stata messa in scena una rappresentazione teatrale sul processo di digestione e l’educazione all’alimentazione; il secondo anno è stato affrontato il tema dell’inquinamento e della tutela dell’ambiente.
Rispetto alla versione originale, che dava più importanza alla rappresentazione simbolica, il nostro adattamento dà più spazio ai dialoghi e alla gestualità, cercando di creare un maggiore coinvolgimento emotivo e di favorire l’acquisizione del linguaggio specifico, vero punto debole nell’apprendimento delle Scienze.

ORGANIZZAZIONE

Dopo una prima fase dedicata al lavoro di ricerca sulla tematica prescelta, realizzato dagli alunni suddivisi in piccoli gruppi, si è passati all’approfondimento di un argomento comune e alla stesura del copione.

Come si può immaginare, scrivere un testo teatrale che sia al tempo stesso scientificamente rigoroso e convincente dal punto di vista comunicativo costituisce un compito arduo anche per noi adulti, figuriamoci per ragazzi di dodici anni. Perciò, la fase di preparazione del copione è stata lunga e laboriosa, fatta di numerose revisioni da parte degli insegnanti che si sono prodigati per migliorare i contenuti e la forma della sceneggiatura, pur rispettando l’originalità e la freschezza delle idee dei giovani autori.

Una volta pronto il copione, i ragazzi si sono dedicati allo studio mnemonico delle parti, e infine alla produzione e al collaudo del materiale di scena: costumi, trucco e scenografie. Le prove in teatro hanno preceduto la rappresentazione finale, eseguita alla presenza dei genitori e degli alunni di altre classi.

DOCUMENTAZIONE

Una serie di appunti, raccolti in forma di diario di bordo, permette di ricostruire le diverse fasi del lavoro.
I questionari compilati dagli alunni permettono di verificare l’efficacia della pratica innovativa.
Registrazioni video e numerose foto documentano le rappresentazioni finali.

VALUTAZIONE

Punti forti
L’idea di creare un testo teatrale e di interpretarlo in palcoscenico si rivela un volano di forte motivazione per gli alunni, che apprendono con maggiore efficacia e con più allegria.
L’impegno è notevole in tutte le fasi del lavoro – progettazione, realizzazione e rappresentazione finale – ma viene sostenuto con entusiasmo dai ragazzi che, sentendosi protagonisti nella costruzione dei saperi, manifestano maggiore serietà e spirito di sacrificio.

Inoltre questa pratica innovativa si rivela altamente socializzante poiché induce gli alunni a condividere momenti di fatica e di difficoltà, ma anche di soddisfazione e di gioia, facendo emergere aspetti del carattere che generalmente rimangono nascosti durante le attività scolastiche tradizionali.
Un aspetto positivo è infatti il coinvolgimento degli elementi più deboli, dei ragazzi più timidi, o con difficoltà cognitive, ma anche di quelli più vivaci e “ribelli”, che in queste attività non convenzionali spesso riescono a ritagliarsi un ruolo importante nel gruppo-classe e a farsi apprezzare per le loro attitudini nascoste.

Un altro punto di forza di questa pratica innovativa è la possibilità di coinvolgere insegnanti di varie discipline, con l’opportunità di condividere idee ed esperienze diverse per il raggiungimento di un obiettivo comune.

I risultati di questo lavoro sono frutto della collaborazione di un gruppo di docenti costituito dal prof. Ferdinando Sciacca per la revisione dei testi, dalla prof.ssa Anna Maria Barreca per la produzione dei costumi e delle scenografie, dal prof. Luca Dragone per la consulenza scientifica, e soprattutto dalla prof.ssa Paola Musumeci per la sceneggiatura e la rappresentazione in teatro.

Punti deboli
La realizzazione di un lavoro di qualità accettabile richiede molti sforzi, e un impegno decisamente eccessivo se rapportato agli obiettivi specifici effettivamente raggiunti.
I tempi dell’intervento tendono a dilatarsi, e i risultati dal punto di vista dell’apprendimento disciplinare tendono a diluirsi, fino a sfumare del tutto.

Per ovviare a questo problema, si può proporre l’attività in un gruppo di studio pomeridiano, al di fuori dell’orario curricolare, oppure si possono coinvolgere più classi su tematiche diverse e poi utilizzare le rappresentazioni teatrali per condividere i risultati del lavoro.

Comunque, per apprezzare appieno l’efficacia di questa pratica innovativa bisogna analizzare tutti gli obiettivi raggiunti, in particolare quelli educativi generali, legati alla socializzazione, alla condivisione delle risorse e alla collaborazione.

Inoltre, è opportuno evitare la singola esperienza episodica; utilizzare questa metodologia in più occasioni permette di saltare tutta la fase di addestramento alla recitazione e alla gestione degli spazi in palcoscenico, che assorbe buona parte del tempo e rallenta fortemente il percorso formativo.

Nessuno, infatti, può improvvisarsi attore, né tantomeno insegnante di recitazione, cosicché per la buona riuscita del progetto è necessario il supporto di un professionista del teatro, come nel nostro caso la prof.ssa Paola Musumeci senza la quale questo lavoro non avrebbe mai potuto realizzarsi.

Riferimenti:
• Michael Littledyke, “Drama and Science”, in “Primary Science Review”, n. 84, 2004, pp. 14-16.
• Lynn Nicherson, “Science Drama”, in “SSR”, n. 90 (332), 2009, pp. 83-89.

ABSTRACT:
Questo lavoro è l’adattamento italiano di “Drama and Science”, una delle 82 pratiche innovative raccolte dal Progetto Europeo kidsINNscience, ideata e realizzata nel Regno Unito dal prof. Michael Littledyke. L’obiettivo era quello di adattare la proposta a un contesto differente introducendo le modifiche necessarie.

ENGLISH ABSTRACT:
This work is the Italian adaptation of “Drama and Science”, one of the 82 Innovative Practices of KidsINNscience project, created and performed in United Kingdom by prof. Michael Littledyke. The aim was to test the adaptability of this practice to a different contest, and to introduce the modifications needed.

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Luca Dragone

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