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Giovani perseverate… ecco il successo della fisica italiana

Pubblicato il: 07/11/2014 10:44:06 -


La prima donna direttore del CERN è un’italiana, un bel modello per le ragazze che si rivolgono agli studi scientifici, ma soprattutto un bell’invito ai giovani italiani a intrapendere studi impegnativi e a coltivare le proprie capacità.
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Fabiola Gianotti è stata nominata Direttore Generale del CERN, il centro europeo delle ricerche nucleari con sede a Ginevra, ed entrerà in carica il 1° gennaio 2016 per un mandato di 5 anni.
È infatti prassi del CERN che per lo scambio delle consegne il vecchio e il nuovo Direttore abbiano un periodo di sovrapposizione e collaborazione di almeno 6 mesi.

È una nomina meritata e prestigiosa che onora la ricerca in fisica italiana, particolarmente eccellente in questo settore anche a seguito della scuola di Enrico Fermi prima e di Edoardo Amaldi (che pure è stato tra i promotori della fondazione del CERN) poi negli anni del dopoguerra.

Fabiola sarà la prima donna a ricoprire la carica, ma il terzo direttore italiano dopo Carlo Rubbia e Luciano Maiani a dimostrazione del rilevante ruolo dell’Italia nel CERN.

Fabiola ha svolto tutta la sua attività scientifica al CERN a partire dagli ultimi anni 80 partecipando a successivi esperimenti presso i grandi acceleratori del centro in specie il collider elettrone –positrone LEP e quindi il collider protone-protone LHC.

Very hard working person si è presto distinta per le sue competenze e temperamento addivenendo via via a responsabilità sempre più elevate.

Nel 2009 è diventata spokesperson dell’esperimento Atlas a LHC, impegno che implica il coordinamento di migliaia di ricercatori provenienti da centinaia di università o istituti di ricerca, nonché tutte le varie decisioni riguardanti la gestione dell’esperimento, dalla strumentazione alla presa dati, dall’analisi dati alle pubblicazioni scientifiche.
In tale veste aveva già raggiunto notorietà internazionale apparendo tra i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs nel luglio 2012.

La direzione del CERN richiede non solo competenze scientifiche, ma anche manageriali e pure diplomatiche. Infatti nei prossimi anni il CERN dovrà impostare le linee delle attività future e eventualmente programmare la costruzione di nuovi acceleratori: scelte scientifiche difficili in assenza di segni di “nuova fisica” tuttora intensamente cercati a LHC e anche a fronte di possibili ridimensionamenti dei finanziamenti da parte di alcuni paesi membri.

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Immagine in testata del Cern (Fabiola Gianotti e Rolf-Dieter Heuer)

Giorgio Capon

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