Qualità dell’istruzione: i rischi e le sfide europee

Nei giorni 24-25 ottobre 2013 ha avuto luogo l´incontro informale del CDPPE – Comité directeur pour les politiques et pratiques en matière d’éducation – del Consiglio d´Europa, organizzato a Belgrado dalla Repubblica di Serbia. In un´area geografica storicamente e recentemente segnata da instabilità e caratterizzata dalla presenza radicata di differenti confessioni religiose, questa conferenza assume un valore di volano nel percorso verso l´integrazione europea e favorisce una maggiore comprensione reciproca nell’ottica del rispetto e della pace.

Sulla base della dichiarazione finale della cosiddetta “Agenda di Helsinki per la qualità dell´educazione in Europa” (aprile 2013), si sono tracciati i punti critici elaborati dagli organismi governativi nazionali e dagli osservatori permanenti internazionali.

Sono stati sviluppati tre temi principali, approfonditi in altrettante sotto-commissioni, al fine di analizzare le criticità e proporre le possibili soluzioni in ambito educativo.
Oltre al “rafforzamento della decentralizzazione – con il conseguente potenziamento dell´autonomia – e alla “necessità di un maggiore coinvolgimento degli ‘stakeholders’ (genitori, insegnanti e studenti) nella governance e nella gestione della scuola”, la maggiore enfasi è stata data alla prospettiva etica dei contesti educativi, con particolare riguardo all’integrità e al comportamento dei docenti di ogni ordine e grado.

Il risultato di una recente ricerca dal titolo significativo “Global Corruption Report: Education” – edita da “Transparency International” – ha infatti mostrato la presenza di “consuetudini” di dubbia moralità sia nell´assegnazione dei giudizi e dei diplomi sia nelle procedure di ammissione o di accreditamento nelle istituzioni universitarie, con risultati destabilizzanti non solo per le economie interessate ma anche per uno sfaldamento degli improrogabili processi di consolidamento democratico. Alcune pratiche sono, purtroppo, consuetudinarie anche nei paesi di democrazia avanzata.

Una maggiore partecipazione alla gestione delle attività educative potrebbe mettere un freno al dilagare di comportamenti degenerativi che distruggono la fama dell´istituzione accademica e dello stesso paese, logorando i naturali processi di mobilità sociale e portando al collasso sia lo sviluppo economico sia l’intera struttura educativa nazionale.

I Ministri e i delegati dei diversi paesi sono d´accordo nell´istituire una “Piattaforma Pan-Europea per lo scambio d’informazioni sulle ‘best practices’ a favore dell´etica e dell´integrità nell´istruzione” con la definizione di indicatori per la misurazione statistica e lo studio di un codice di condotta professionale adatto al nuovo contesto europeo e aperto alle sfide del dialogo interculturale e interreligioso.
A 60 anni dalla Convenzione Culturale Europea questa volontà comune ha un significato ancora più denso, incoraggiando lo sviluppo di politiche educative inclusive particolarmente attente ai gruppi e agli studenti più vulnerabili e con maggiori difficoltà, promuovendo rispetto per le diverse culture e liberando i sistemi educativi dal rischio di autoreferenzialità e corruzione.

La qualità dell´istruzione si basa, quindi, su alcuni fattori legati indissolubilmente in un continuo processo di autovalutazione, d’integrazione e di crescita. Proprio a tale proposito, alcuni delegati hanno posto il problema di una possibile incomprensione sulla definizione di “competenza” in un contesto di estrema obsolescenza tecnica e fluidità culturale, ma anche di ricchezza di tradizioni educative secolari.

Per approfondimenti:
www.coe.int

Deutsche abstract:
In Rahmen des Prozesses für eine bessere Qualität der Erziehung fand ein informelles Treffen des CDPPE (Europäisches Rat) in Belgrad statt, um die zukünftigen Herausforderungen der kontinentalen Bildungspolitik zu analysieren.

English abstract:
In the informal meeting of the Steering Committee for Educational Policies and Practices (European Council) in Belgrade all the participants tried to define the new challenges and the possible solutions for a better quality in educational systems at any level.

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Giovanni Patriarca