I piani M@T.abel, ISS e Poseidon per incrementare gli apprendimenti degli studenti
Dopo la formazione si avvia il percorso che porterà alla progressiva integrazione del portato dei piani nell’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche.
Diceva Achille Campanile nel suo ‘Manuale di conversazione’ che in un discorso, per ogni circostanza, si può sempre affermare che ci ritrova a un punto d’arrivo che è contemporaneamente, però, un punto di partenza. Esistono situazioni, tuttavia, nell’attività dell’amministrazione centrale, in cui veramente quell’umoristico artificio retorico è calzante, così è per i decreti della Direzione Generale per il Personale Scolastico, disposti dopo la sostanziale conclusione degli itinerari formativi dei Piani Nazionali M@T.abel, (Matematica e apprendimenti di base con e-learning), ISS (Insegnare Scienze Sperimentali) e Poseidon (Formazione dei docenti d’area linguistico-letteraria).
Con essi il Ministero, pur nella limitatezza delle risorse economiche, si è determinato a passare alla fase operativa di utilizzo delle professionalità disponibili e di varo d’un programma operativo di diffusione nelle scuole del contenuto didattico e pedagogico dei piani.
Nel quadro degli interventi posti in essere a supporto dei processi di riforma ordinamentale oltre che in vista delle prossime indagini internazionali sugli apprendimenti degli studenti, con riguardo ai tre piani sono stati emanati i decreti 22 ottobre, 8 ottobre 2009 e 25 settembre 2009; allegato a essi, tra l’altro, si è diffuso ufficialmente l’elenco di tutti i docenti accreditati come tutor di ciascun Piano, quanto di più simile a un albo si potesse realizzare immediatamente.
È l’avvio di un percorso che porterà alla progressiva integrazione del portato dei piani nell’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche, fino a che saranno parte non distinguibile della pratica didattica ed educativa delle scuole.
Già da tempo il Ministero, a partire dagli obiettivi di Lisbona, aveva avviato una serie di iniziative che hanno avuto, tutte, come primo step la formazione di formatori per i docenti degli apprendimenti di base.
Il punto fermo di partenza era che la formazione dei formatori selezionasse intanto i docenti più interessati, valorizzasse il loro sviluppo professionale, ne consolidasse e aggiornasse le competenze, e che questo fosse il modo migliore per realizzare complessivamente il miglioramento dell’istituzione scolastica e, quel che più interessava, dei risultati degli studenti, attualmente ancora insoddisfacenti.
In tale prospettiva il MIUR, in collaborazione con l’ANSAS e con diverse specifiche meritorie Associazioni disciplinari di settore, ha organizzato e promosso l’ambiente tecnologico ‘Apprendimenti di base’, che contiene quanto necessario alle attività di tutti e tre i piani.
Nel tempo si è investito molto per formare un certo numero di professionalità eccellenti e si è creato un notevole numero di docenti tutor, preparati per le modalità di intervento in presenza e on line.
Ora raggiunto sostanzialmente il traguardo della conclusione della formazione, sempre in collaborazione con l’ANSAS, e con il contributo delle Associazioni disciplinari di settore, si predispone la seconda fase dell’intervento, ci si muove verso la messa a regime, varando i primi schemi operativi d’attuazione e di diffusione nelle scuole dei piani, strumenti per raggiungere alla fine gli studenti e curarne meglio la preparazione.
In sintesi i punti cardine degli schemi operativi sono: i docenti tutor formati, i materiali realizzati, la metodologia della ricerca-azione, un semplice ed economico modello organizzativo finanziario di iniziativa formativa e l’indicazione fonti delle risorse economiche disponibili.
Un adeguato sistema di formazione in servizio non poteva che essere fondato sull’apprendimento on the job e centrato non sulla mera fruizione di contenuti ma sul learning by doing dove si stabilisce una significativa relazione fra l’esperienza e la riflessione, per questo si sono valorizzate le pratiche della ricerca-azione: è questo lo strumento con cui i tre piani si dispongono a raggiungere la loro finalità essenziale: migliorare, per i diversi ambiti, gli apprendimenti degli studenti. Saranno naturalmente anche i piani a essere verificati e, nel caso, perfezionati o emendati!
Luigi Calcerano