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Dillo in poesia

Pubblicato il: 25/04/2022 12:12:36 -


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Il 13 aprile a Roma nell’aula magna dell’istituto di istruzione superiore “Federico Caffè” studenti giovani e adulti sono stati premiati per le migliori poesie candidate al premio “Petrarchino 2022”.

Ricordiamo che il 21 marzo è stata la Giornata mondiale della poesia, istituita dalla XXX Sessione della Conferenza generale dell’Unesco per “riconoscere all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace”.

In tutto il mondo si sono svolte manifestazioni ed eventi celebrativi che, mai come in questo momento storico, hanno sottolineato il valore della poesia quale forma espressiva intima che “apre le porte agli altri, arricchisce il dialogo che catalizza tutto il progresso umano ed è più che mai necessario in tempi turbolenti” come ha ricordato Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco.

“Il Petrarchino” edizione 2022, per la prima volta si è rivolto anche agli adulti e, oltre ai premi per i tre vincitori delle due categorie, è stata introdotta una menzione speciale per i testi giudicati meritevoli. 

L’Istituto di istruzione superiore “Federico Caffè” di Roma e il Centro provinciale per l’istruzione degli Adulti n. 3 di Roma hanno condiviso l’organizzazione del concorso.

Invia, invia pure, non farti intimorire da sapienti e professori; al poeta non serve il bollino della Crusca che distingua il volgare dall’illustre. Non sia detto che la rima debba essere perfetta, baciata o incatenata, lasciate che le sillabe si accordino in modo inusitato, se il ritmo è avvincente basta un’assonanza, importante è che nei versi ci sia della sostanza. 

Così recitava l’invito alla partecipazione e al quale hanno risposto in tanti. Sono arrivati, infatti, cinquanta testi che la giuria ha letto e valutato.

Sonia Giovannetti, poetessa, scrittrice e critica letteraria, Alessandro Antonaroli scrittore ed ex insegnante, Nina Quarenghi, scrittrice e insegnante, hanno selezionato i primi tre vincitori e riconosciuto tre menzioni speciali per le rispettive sezioni. 

Tra i candidati finalisti anche uno studente adulto recluso nella casa circondariale di Regina Coeli a Roma che con la poesia “Verso sera” ha meritato la menzione speciale. Per la prima volta è stato possibile partecipare in streaming alla premiazione direttamente dall’istituto penitenziario. Grazie alla disponibilità della direzione del carcere la classe dello studente finalista ha potuto seguire l’evento e, come da regolamento, la poesia finalista è stata letta ad alta voce.

I premi, consistenti in buoni libro e messi a disposizione dalle due istituzioni scolastiche organizzatrici del concorso, sono stati consegnati nella giornata del 13 aprile nell’evento in presenza che si è svolto nell’aula magna dell’IIS “Federico Caffè” a Roma.

La presidentessa della giuria ha sottolineato il valore di riscatto e di speranza del linguaggio poetico.

“In ogni poesia ho trovato il dolore e la speranza, la paura e la gioia. Soprattutto, gli autori hanno saputo trasformare in parole le emozioni e hanno trovato nel linguaggio poetico il coraggio di raccontare parti di sé a volte difficili persino da accettare”. 

Le emozioni e i sentimenti degli autori sono arrivati dritti al cuore dei giurati ma hanno anche sollecitato la mente attraverso sottili intrecci di parole e accostamenti inediti. 

Tra le menzioni speciali anche quella rivolta alla poesia Verso sera, scritta da Eugenio Capitano, uno studente adulto recluso nella casa circondariale di Regina Coeli a Roma dove sta frequentando il corso di primo livello per conseguire la licenza media. 

Cinzia Carbonare, docente di lettere, ha incoraggiato la partecipazione dei suoi studenti al concorso. “Attendevamo da tempo un’occasione come questa – ci ha detto – per motivare gli studenti a esprimere sentimenti ed emozioni che il linguaggio poetico consente più di altre forme espressive”.

I detenuti della classa del finalista hanno potuto partecipare in streaming alla premiazione, grazie alla collaborazione della direzione dell’istituto penitenziario che ha messo a disposizione personale e strumenti per il collegamento. Un momento eccezionale per chi vive all’interno di un carcere che ha emozionato anche i professori, entusiasti della possibilità di utilizzare le tecnologie per migliorare l’offerta formativa. Dopo l’evento, si sono messi subito a lavorare per un nuovo progetto di visite culturali virtuali alle quali far partecipare gli studenti dei corsi scolastici di Regina Coeli.

Ada Maurizio Dirigente  Scolastico del Cpia 3 e Ambasciatrice Epale (Electronic Platform for Adult Learning in Europe) 

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