Numero 116
Indice
Anna Maria Ajello,Vivere insieme con le diversità, sentirsi tutti appartenenti alla società in cui si vive
Stefano Lotti, Fa quel che può. Quel che non può non fa
Claudio Tosi, Comunità vo cercando ch’è sì cara
Walter Moro, Riscrivere le indicazioni nazionali?
Presentazioni
L’articolo di Anna Maria Ajello,Vivere insieme con le diversità, sentirsi tutti appartenenti alla società in cui si vive, tratta del ruolo della scuola nella gestione della diversità e nella promozione di un senso di appartenenza alla stessa società. Spesso, la scuola viene chiamata a intervenire in seguito a episodi violenti che coinvolgono giovani, anche se non è strutturalmente attrezzata per affrontare problemi come aggressioni, uso di sostanze e alcolismo precoce. La prevenzione è una funzione essenziale che la scuola può svolgere, considerato il tempo che gli studenti vi trascorrono. È importante che gli studenti si sentano parte di una comunità, che si sentano compresi e riconosciuti ciò soprattutto per gli studenti di diverse etnie, anche se sono nati in Italia.
L’articolo Fa quel che può. Quel che non può non fa di Stefano Lotti riferisce di un evento tenutosi a Riva del Garda e Trento il 10-11 maggio 2024, dedicato alla didattica per competenze. Durante due giornate, i partecipanti hanno esplorato vari aspetti della didattica tramite incontri, workshop e racconti di esperienze scolastiche, focalizzandosi sulla “Tavola Periodica delle Competenze” (TPC). Questa mappa, ispirata alla Tavola Periodica di Mendeleev, è stata proposta da sette docenti di diverse città italiane, che l’hanno sperimentata o la stanno sperimentando, per aiutare gli insegnanti a orientarsi tra le competenze richieste dalla normativa. Nel corso dell’incontro hanno partecipato anche alcuni studenti coinvolti nelle sperimentazioni. Il seminario si è basato sulle otto competenze della TPC: comunicazione, comprensione, collaborazione, valutazione, competenze digitali (Dig Comp), apprendimento, intraprendenza e soft skills. Le scuole partecipanti hanno mostrato l’applicabilità della TPC con esperienze variamente condotte.
L’articolo Comunità vo cercando ch’è sì cara di Claudio Tosi discute l’importanza di costruire comunità autentiche e inclusive nell’era dell’empowerment sociale. Le iniziative, sia istituzionali che informali, mirano a coinvolgere attivamente i cittadini per migliorare l’integrazione e superare problematiche sociali, soprattutto per la sopraggiunta carenza di risorse pubbliche e per il crescente isolamento degli individui. L’articolo sottolinea la necessità di un’educazione che favorisca l’interazione tra soggetti, superando le barriere professionali e sociali, e che promuova l’emergere di “ragioni comuni”. Attraverso pratiche di educazione attiva, lavoro cooperativo e inclusione culturale, si può sviluppare empatia e autenticità, creando un senso concreto di comunità basato sull’uguaglianza e la dignità condivisa.
Walter Moro in Riscrivere le indicazioni nazionali? critica la decisione del Ministro Valditara di revisionare le Indicazioni Nazionali per il curricolo scolastico, adottate nel 2012. Secondo il Ministro, il curricolo attuale è sovraccarico di informazioni inutili, ma l’articolo sostiene che tale affermazione non è fondata su una lettura attenta delle Indicazioni. Infatti l’autonomia scolastica introdotta nel 1999 assegna alle scuole la scelta dei contenuti adattati alle esigenze degli studenti, e solo i traguardi da raggiungere nelle competenze sono prescrittivi. Le Indicazioni attuali, sono anche il frutto di una sperimentazione pluriennale per cui sarebbe stato più opportuno realizzare una larga consultazione di insegnanti e dirigenti scolastici prima di impostare una eventuale revisione, che sia basata su una migliore comprensione delle reali necessità del sistema educativo attuale.