Numero 113

Pubblicato il: 27/03/2024 08:42:15 -


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Indice

Fiorella Farinelli, Corsi intensivi di Italiano lingua2: un cavallo di Troia?

Massimo Marcuccio e Maria Elena Tassinari, La crisi della funzione educativa della scuola nella società attuale

Massimo Marcuccio e Maria Elena Tassinari, La centralità della relazione educativa come risposta alla crisi 

 Vittoria Gallina, La scuola dell’inclusione. Spunti di riflessione a margine della indagine PISA 2022

Presentazione

Fiorella Farinelli in Corsi intensivi di Italiano lingua2: un cavallo di Troia? commenta la proposta del ministro Valditara di percorsi intensivi di apprendimento dell’italiano lingua2 riservati a  studenti con background migratorio, anche per affrontare lo svantaggio della scuola italiana emerso in  comparazioni internazionali. Sebbene la proposta non sia nuova, la sua attuazione con strumenti ‘ordinari’ potrebbe rappresentare un progresso. Tuttavia, la mancanza di pianificazione dettagliata e di risorse adeguate solleva dubbi sulla efficacia della proposta. Inoltre, si sollevano preoccupazioni sull’uso ‘maligno’ dell’argomento dei deficit linguistici e sulla necessità di realizzare una effettiva inclusione nelle scuole. Il contesto politico incerto mette in discussione la promozione dell’educazione interculturale e la stessa autonomia delle istituzioni scolastiche.

A Bologna  il 23-24 febbraio 2024 si è tenuto il seminario internazionale ADI.Tema delle due giornate di lavoro  è stato: LA RICERCA DEL SENSO PERDUTO, Spunti per una nuova narrazione educativa. Nei due articoli seguenti, Massimo Marcuccio e Maria Elena Tassinari, sintetizzano le riflessioni delle due giornate e presentano proposte e questioni emerse nelle relazioni e nelle discussioni.

  1. La crisi della funzione educativa della scuola nella società attuale. La scuola, interagendo con altri sistemi, affronta una crisi costante. Cinque  sono le questioni che determinano  questa  crisi: mercificazione, prolungamento degli studi, digitalizzazione, pluralismo valoriale e crollo di fiducia. L’incidenza della digitalizzazione è chiaramente rilevante. La globalizzazione e l’incertezza del futuro aggiungono complessità. E’ necessario quindi  ripensare la funzione della scuola, con un focus sulla competenza globale e sull’orientamento verso la passione e la motivazione. Gli insegnanti devono essere supportati nel loro sviluppo di competenze trasformative.
  2. La centralità della relazione educativa come risposta alla crisi . Nella crisi attuale della scuola, centrale appare  la relazione insegnante-studente. Il Seminario  ha evidenziato l’importanza di basare questa relazione sulla stima e  la fiducia reciproca. Gli insegnanti devono comprendere le prospettive degli studenti e incoraggiarli,gli studenti devono essere attivi e sviluppare una mentalità dinamica e capacità di agire. La famiglia è parte integrante di questa relazione. Si tratta di creare una relazione educativa collettiva, guidata da valori e adattata alle diverse  situazioni. Affrontare la crisi richiede un’opera d’arte collettiva, coinvolgendo insegnanti, studenti, famiglie e istituzioni. Questo non lo metterei

Nell’articolo La scuola dell’inclusione. Spunti di riflessione a margine della indagine PISA 2022 Vittoria Gallina affronta la questione di come includere gli studenti con bisogni educativi speciali (SEN o BES) nel processo di “valutazione di sistema” oggetto dell’indagine PISA. Si pone l’interrogativo su come adattare gli strumenti e le modalità di somministrazione delle prove per garantire l’inclusione di questi studenti, mantenendo gli obiettivi e la scientificità dell’indagine. L’obiettivo non è introdurre test differenziati, ma adattare gli strumenti e le piattaforme per consentire agli studenti con SEN di dimostrare le proprie capacità. Si evidenzia la necessità di eliminare le barriere cognitive, fisiche ed emotive che impediscono agli studenti con SEN di partecipare pienamente alle attività scolastiche. Gli adattamenti includono supporti tecnologici e assistenza individuale durante la somministrazione delle prove. Si sottolinea che l’obiettivo non è solo valutare gli studenti, ma garantire loro una piena inclusione nelle attività scolastiche per avere un quadro completo dell’inclusività del sistema educativo.

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