Immuni a scuola
Nel dibattito sulla riapertura delle scuole compare troppo poco l’app Immuni come un possibile presidio contro la diffusione dell’epidemia. La redazione ha deciso di metterne in prima pagina l’icona e il link per scaricarla dal sito del Ministero della salute.
Pur essendo l’uso degli Smart phone interdetto in aula, l’uso diffuso di Immuni tra tutto il personale della scuola, come anche tra tutti gli studenti maggiorenni che posseggono uno smart phone, renderebbe molto più efficace il tempestivo tracciamento dei contagi e il contenimento dei focolai che potrebbero divampare nelle scuole o in qualche singola classe.
Ad oggi solo 5 milioni di cittadini italiani hanno installato Immuni, forse anche a causa di una informazione carente sul suo funzionamento e sulla sua utilità. Tra i tanti messaggi che la scuola dovrebbe veicolare in questa fase di ripartenza, per gestire al meglio il nuovo modo di stare insieme a scuola, c’è quello solidale che fonda la difesa della propria salute sulla salvaguardia della salute altrui: Immuni non ci rende immuni né ci cura ma ci permette di avvertire rapidamente, nel giro di poche ore, tutti coloro che abbiamo incontrato se noi fossimo risultati ammalati di Covid-19; in cambio con la stessa tempestività saremmo avvertiti se qualche persona da noi incontrata provvista di Immuni si fosse ammalata negli ultimi 14 giorni. Per arginare il contagio e ridurre i rischi per i nostri congiunti è fondamentale la rapidità delle misure di isolamento e di testing.