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Scienze sociali, il lavoro di un corso in via di estinzione

Pubblicato il: 08/09/2011 16:03:00 -


“Per coloro che non si adeguano a quelle che, per una sorta di promessa, sono state definite come condizioni di felicità, noi creiamo perfino delle realtà fatte di cemento e di pietre come le prigioni” (Jerome Bruner).
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Questo percorso è il frutto del lavoro di una classe del Liceo delle Scienze Sociali Paladini/Machiavelli di Lucca, il doppio nome dell’Istituto è dovuto a un accorpamento tra le ex-Magistrali e il Liceo Classico della città. La classe in questione nell’a.s. 2011/2012 arriverà in quinta e desideriamo restituire pubblicamente una visione del nostro modo di fare apprendimento sia teorico, sia laboratoriale/esperienziale e che possa essere conosciuta anche al di fuori della scuola stessa, per questo ci siamo appoggiati alle strutture e ai siti di www.scienzesocialiweb.it e di www.educationduepuntozero.it.

Il corso delle Scienze Sociali è in via di estinzione, in quanto è stato fortemente revisionato e privato di quella che era la sua forte identità sui problemi della contemporaneità, dal riordino Gelmini, è ora inglobato nel corso Liceo delle Scienze Umane.

Quello che segue è una sorta di diario di bordo tenuto dagli studenti della classe delle attività di stage del terzo e quarto anno, ma ha valore preparatorio agli argomenti disciplinari da affrontare in quinta, agli stage a carattere individuale dell’ultimo anno di corso e alla conduzione del colloquio dell’esame di stato.

Sin dal primo giorno di scuola le discipline di indirizzo di Scienze Sociali (Sociologia, Psicologia, Antropologia, Economia del territorio) ci hanno guidato nella creazione del nostro gruppo classe. Attraverso focus-group, problem-solving, siamo riusciti a organizzare gruppi di studio e di lavoro, imparando a rispettare, condividere e confrontare le diverse opinioni. Tutti noi, in questo percorso, abbiamo incontrato la difficoltà nel sentirci inclusi ed esclusi, ma allo stesso tempo ci siamo posti il problema di come ci ponevamo noi di fronte alla possibilità di includere/escludere gli altri.

Il racconto dell’esperienza del liceo Paladini/Machiavelli.

Enza Colatutto

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