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Podcasting e apprendimento delle lingue straniere

Pubblicato il: 14/03/2012 18:31:26 -


L’“educational podcasting” nel settore dell’insegnamento e dell’apprendimento delle lingue straniere. Come tradurre in pratica in modo coinvolgente le più recenti teorie glottodidattiche.
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Abbastanza semplice sul piano tecnologico ma altrettanto versatile in termini di impiego a scopi didattici e di fruibilità, il podcast, e per estensione l’audio, sta emergendo come elemento integrante, principe o accessorio, di numerosi percorsi di apprendimento.

Non è difficile capire perché quello delle lingue straniere sia uno degli ambiti che può trarre maggiore vantaggio dallo sviluppo del podcasting in ambito educativo. È ormai assodato che l’abilità di ascolto e dunque di comprensione orale è la più importante di tutte le quattro abilità linguistiche (Nuan, 2003). Tuttavia, non bisogna dimenticare che “la comprensione della lingua orale, in quanto abilità ricettiva, ha a lungo sofferto di un’ambiguità di fondo, consistente nell’equiparazione tra ‘ricettivo’ e ‘passivo’ con il corollario che la comprensione potesse realizzarsi in modo quasi automatico” (Mariani, 2010). La stessa sorte in fondo è toccata proprio all’impiego dell’audio in ambito didattico (Chan and Lee, 2005). L’importanza dell’ascolto nel campo delle lingue straniere è stata dunque riconosciuta solo in periodi abbastanza recenti con l’avvento delle metodologie comunicative e, in particolare, a partire dallo sviluppo della teoria del “natural approach” di Krashen. Anche la teoria del “lexical approach” e i “metodi umanistico-affettivi” hanno, in modo diversi, riportato l’attenzione su tale abilità.

Ascoltare nella propria lingua madre ha luogo in modo automatico. Nella lingua straniera, invece, oltre allo scoglio della conoscenza contenutistica specifica del testo, è necessario tenere conto del livello di conoscenza linguistica dell’apprendente, nonché di fattori quali la motivazione e l’attenzione, particolarmente importanti ma altrettanto facili da compromettere. Il ricorso al podcast, dunque, non è una modalità fra le tante possibili, giustificata solamente da ragioni di carattere pratico, da una particolare sintonia con lo stile di vita delle nuove generazioni o da nuove forme di apprendimento. Esso dà un contributo essenziale a far sì che quanto individuato a livello teorico dagli studiosi, relativamente all’apprendimento di una lingua straniera, possa essere applicato in modo concreto e agevole sia in classe sia fuori da essa, in contesti di apprendimento formale o informale.

Le applicazioni del podcast per l’apprendimento linguistico sono innumerevoli. Solo per citarne alcune, esso può essere impiegato: per creare episodi audio che migliorino la percezione fonetica e prosodica; come supporto/aggiunta ai contenuti delle lezioni; per creare esercizi di comprensione orale adeguati al livello della classe e del singolo; per riascoltare in differita le letture; per far creare agli alunni una storia audio/video che duri tutto l’anno, costruendo gli episodi con le strutture e le funzioni linguistiche che man mano acquisiscono; per lasciarli liberi di creare episodi personali su argomenti di cultura/civiltà del paese straniero precedentemente analizzati; per aiutare i più timidi a esprimersi in L2; per coinvolgere, da fruitori, i genitori nel lavoro dei loro ragazzi; per creare un percorso audio personale (un portfolio della lingua orale); per prepararsi a sostenere gli esami per le certificazioni linguistiche, in particolare per la parte relativa alla comprensione orale, ecc.

Dal punto di vista più generale, il podcast favorisce negli alunni lo “sviluppo della motivazione all’apprendimento”. In quanto tecnologia particolarmente “appealing”, sollecita la curiosità dei ragazzi che la sentono vicina alla propria vita quotidiana extrascolastica. Se i contenuti sono prodotti dagli studenti si aggiunge la “soddisfazione del loro bisogno di auto realizzarsi”. Il podcast dà inoltre la possibilità di offrire un “apprendimento individualizzato” poiché gli apprendenti accedono autonomamente al materiale a seconda delle proprie esigenze.

In ambito scolastico il podcast è un prezioso alleato dell’insegnante perché permette di dilatare il tempo della lezione, fornire materiali supplementari e soprattutto di esercitare un’attività come quella di ascolto che i tempi della lezione costringono a sacrificare, non potendo tener conto delle difficoltà di ognuno. Collaborare a un progetto di realizzazione di podcast contribuisce a creare in classe un ambiente rilassato che favorisce “l’abbassamento del filtro affettivo” e rende più accettabile la correzione dell’errore. Infine, e non da ultimo, il podcast riesce a coinvolgere gli studenti in un’attività che li porta a “utilizzare la lingua per uno scopo concreto”.

BIBLIOGRAFIA:
• Nunan D. (2003) “Listening in a Second Language”, The Language Teacher, July.
• Chan, Anthony e Lee, Mark J.W. (2005) “An MP3 a day keeps the worries away: Exploring the use of podcasting to address preconceptions and alleviate pre-class anxiety amongst undergraduate information technology students”. In Spennemann, D. & Burr, L. (a cura di) “Good Practice in Practice. Proceedings of the Student Experience Conference 5-7th September ‘05”. Wagga Wagga, NSW: Charles Sturt University, pp. 59–71.
• Mariani, L. (2010) “Insegnare l’ascolto: dai principi di metodo alle strategie didattiche”, Officina.it, n. 4, pp. 28-29.

PER APPROFONDIRE:
• Italiano su Misura, http://www.italianosumisura.com/

• Esempi di utilizzo del podcast per: L’autoapprendimento dell’italiano come lingua straniera, http://www.italianonthego.com/

• L’apprendimento della lingua italiana in ambito universitario, http://erasmusaurbino.podomatic.com/

• L’apprendimento della lingua italiana per alunni stranieri della scuola secondaria di primo grado, http://www.italianoinsieme.eu/

Francesca Falconi

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