Narrazioni digitali per alunni e docenti delle classi plurilingue
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Il padlet per il digital storytelling nel ciclo materno e primario
Le scuole di ogni ordine e grado – in questo periodo – si sono trovate a dover mettere in campo le migliori strategie e didattiche a distanza per offrire opportunità di contatto e percorsi di istruzione a tutti gli alunni, dal ciclo materno al ciclo secondario. Nella Scuola per l’Europa di Parma le attività formative a distanza sono nate da una modalità bottom up, dalle esperienze, dalle conoscenze e dalle sperimentazioni dei docenti maggiormente formati, e sono state condivise e coordinate dal Team di Direzione (1).
Nel ciclo materno e primario ci siamo confrontati e accordati sull’utilizzo di uno strumento collaborativo, il padlet, per attivare aule virtuali con interfaccia accattivante e possibilità di intervento creative e interattive da parte degli alunni.Inizialmente il padlet è stato utilizzato come bacheca on line condivisa per il contatto e la vicinanza con gli alunni. Nello specifico le maestre del ciclo materno hanno realizzato un prodotto padlet attraverso il quale i bambini potessero raccontare le loro routines e le loro giornate con audio, foto e disegni.
Successivamente il padlet è diventato strumento didattico per raccontare alcune ‘storie sulla natura’ – tema del periodo – nelle lingue delle diverse sezioni: The Very Hungry Caterpillar di Eric Carle, Guizzino di Leo Lionni, Un colore tutto mio di Leo Lionni, Le avventure di Gaston (teddy bear della sezione francese), Jack et le Haricot magique. Il padlet è stato un portfolio virtuale di sezione per raccogliere e condividere gli artefatti creativi dei bambini sul tema della natura e i task di realtà sulla literacy e la numeracy, sulle conte, sulle filastrocche e sulle canzoncine mimate attinenti alla primavera.
Nel ciclo primario il padlet è stato utilizzato come strumento per organizzare le video-lezioni registrate sulla L1, la matematica e la “scoperta del mondo” e per documentare e proporre la valutazione formativa degli alunni attraverso gli elaborati per il portfolio e i moduli di osservazione / monitoraggio / test realizzati con Google Moduli e Microsoft Forms.Le maestre delle classi prime e seconde e i docenti madrelingua di L1 e L2 hanno raccontato sul padlet – utilizzando Screencast-O-Matic o creando Podcast – le fiabe europee e internazionali nelle diverse lingue: Federico di Leo Lionni, I musicanti di Brema dei Fratelli Grimm, Il brutto anatroccolo di Hans Christian Andersen, Le corbeau et le renard di Jean de la Fontaine, la leggenda del Nord America How the Bear Lost His Tail e la leggenda dell’Iraq The Golden Slipper.
Nelle classi prime, dove l’argomento di ‘scoperta del mondo’ del periodo sono i materiali, le maestre hanno chiesto ai bambini di re-inventare creativamente i protagonisti della storia Federico di Leo Lionni. I bambini hanno ritagliato le sagome e hanno realizzato i personaggi con la carta colorata, attraverso il collage, e hanno allegato i loro prodotti al padlet.
Le classi terze, quarte e quinte hanno approfondito nei padlet tutte le tipologie di testo: i miti e le leggende, La Ninfa del lago di Carezza e La ninfa delle acque; le poesie di Maurice Carême e di Anne-Marie Chapouton proposte anche come canti accompagnati; la storia spagnola Las 7 princesas encerradas; una poesia greca sulla primavera di Odysseas Elyt?s; la storie moderne inglesi Carving the sea path di Kathryn White e The Rainy Day di Anna Milbourne e Sarah Gill; le letture tratte dal romanzo di avventura L’isola delle maschere di Ulysses Moore; i classici Little Women di Louisa May Alcott, Alice in Wonderland di Lewis Carroll, Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry e Voyage au centre de la Terre di Jules Verne.
Oltre alle attività nel padlet tutti gli insegnanti hanno svolto video-lezioni in modalità sincrona attraverso Microsoft Teams, Zoom e Skype sulle seguenti discipline: lingua materna, lingua straniera, matematica e ‘scoperta del mondo’. Le attività interdisciplinari e creative di arte e musica sono state proposte nel padlet.
Le video-lezioni per narrare e condividere
All’interno delle dimensioni cognitive, emotive e relazionali della scuola-comunità educante, abbiamo concordato che sarebbe stato coinvolgente dare un segnale di disponibilità affettiva da parte della Direzione attraverso la partecipazione – come osservatori – a una video-lezione per classe di L1. Abbiamo scelto di dare risalto e spazio ai laboratori di lettura nelle otto lingue materne insegnate nella scuola: Italiano, Inglese, Francese, Greco, Spagnolo, Tedesco, Portoghese, Tedesco. L’uso della lingua materna del proprio Paese, specificità della scuola europea, ha avuto un pregio: i bambini non vedevano l’ora di dialogare con le maestre in L1.
Nelle classi prime e seconde i bambini hanno letto semplici frasi ad alta voce e si sono interrogati sulle emozioni, sui personaggi, sulle immagini. Le storie proposte erano di fantasia e consentivano ai bambini di immedesimarsi nelle situazioni e fantasticare. La maestra con l’arte maieutica guidava alla comprensione del testo e alla scoperta dei legami con il mondo reale.
Nelle classi terze, quarte e quinte le maestre condividevano lo schermo e la lettura diventava maggiormente fluente, a volte si assisteva quasi ad una recitazione teatrale: i bambini leggevano con espressione e intonazione; talvolta mimavano il racconto; inoltre argomentavano, sapevano riflettere sulle metafore, sui valori, sulle relazioni umane e sui collegamenti interdisciplinari, si esercitavano in attività di scrittura creativa inventando e/o componendo calligrammi, nuove storie, nuovi finali, nuove poesie.
I bambini cercavano i volti dei docenti, ma erano più attenti alle voci. Il valore aggiunto dei laboratori on line evidenzia come proprio le narrazioni e le interazioni nella lingua materna, recepita nella dolcezza del timbro e nel suo profilo melodico, siano rassicuranti per i bambini. Erano infatti curiosi, trepidanti e rispettosi del proprio turno in un clima di collaborazione.
La ricerca e la riflessione on line dei docenti
La narrazione digitale non è stata solo un efficace strumento di incontro per gli alunni, ma è anche risultata un tool fondamentale per lo scambio di buone pratiche fra i docenti del ciclo materno e primario.
Avendo già in precedenza deciso di utilizzare il focus group come tecnica narrativa di ricerca qualitativa sulle pratiche di didattica plurilingue inclusiva del nostro progetto Erasmus + S.T.A.R. (Screening, Testing, Activities and Research) abbiamo concordato di svolgere i focus group di confronto sulle pratiche didattiche utilizzando Microsoft Teams.
Il focus group sulla didattica plurilingue inclusiva nelle classi quarte del ciclo primario ha consentito alle docenti di classe e di educational support di narrare le loro esperienze di studio e professionali sull’insegnamento della L1 come lingua materna e sull’insegnamento della L2 come lingua straniera. Successivamente tutte le docenti hanno potuto narrare le proprie didattiche sull’insegnamento della lingua per la comunicazione e della lingua per lo studio delle discipline, conformi ai sillabi europei, rispondendo al seguente quesito: «Quali tipi di testi, metodologie, strategie hai messo in atto per migliorare la comprensione del testo dal punto di vista grammaticale, lessicale e logico?›
Le docenti hanno evidenziato costanti educative e proposte diversificate e arricchenti: l’importanza di scegliere testi che abbiano una gradualità nella difficoltà, lessico accessibile e contestualizzabile con immagini e varietà di stimoli interattivi, tecnologici, iconografici e multimediali; le strategie dell’aiutarsi a vicenda attraverso il peer tutoring e la metodologia dell’atelier, con la tecnica del problem based learning per interrogarsi, sperimentare, riflettere, dialogare; la flipped classroom con i ‘tavoli di missione’ dove all’interno di gruppi eterogenei ci si aiuta sulla decodificazione di un testo, sulla schematizzazione dei nuclei concettuali, sulla comprensione del lessico; la creazione di dizionari dei bambini con anche i sinonimi e i contrari dove gli alunni annotano le parole nuove e i loro significati; il diagramming a sentence, che coincide con la scomposizione della frase e l’interiorizzazione della grammatica e dell’analisi logica, ma anche delle relazioni di significato che le parole hanno tra loro all’interno del contesto di ogni tipologia di testo; la tecnica del mind mapping per favorire e facilitare la comprensione, oltre che per memorizzare e collegare le informazioni principali, i vocaboli e le strutture.
Tutto il materiale per gli alunni è stato condiviso sul registro elettronico nell’area Didattica Multimediale, il materiale per gli insegnanti viene condiviso nei gruppi di Ciclo Materno, Sezione linguistica, di Classi Parallele, di L2, di SWALS del ciclo primario, nei canali di diffusione delle buone pratiche e riguardanti i progetti, all’interno di Microsoft Teams.
(1) Direzione della Scuola per l’Europa di Parma: Alessandra Bertolini (Direttrice), Benedetta Toni (Direttrice aggiunta ciclo materno e primario), Mattias Van den Eede (Direttore aggiunto del ciclo secondario)
Benedetta Toni, Direttrice aggiunta Scuola per l’Europa di Parma