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Un ambiente di autoformazione sulla didattica domiciliare

Pubblicato il: 08/02/2013 15:39:39 - e


Il kit formativo sull’Istruzione Domiciliare è stato concepito come uno strumento online, fruibile in autoapprendimento, per avvicinare gli insegnanti in modo rapido ed estensivo alle tematiche della didattica domiciliare. Un’esperienza presentata al III Convegno di Education 2.0.
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Il livello attuale di sviluppo delle tecnologie sta rilanciando in una nuova veste i tradizionali corsi in autoapprendimento, fino a pochi anni fa fruibili solo attraverso CD e ora facilmente accessibili online con un comune sistema di connessione.

Nella formazione professionale, in cui possiamo includere anche quella del corpo docente, le esigenze formative principali riguardano la partecipazione a percorsi flessibili e personalizzati rispetto alle caratteristiche e ai bisogni dell’utente, l’accesso ai percorsi ovunque e in qualunque momento, la possibilità di applicare efficacemente quanto appreso nella pratica professionale.

Gli attuali ambienti di autoformazione presentano, tra le caratteristiche principali, un’elevata personalizzazione, che li rende adattabili ai bisogni e al livello di esperienza degli utenti, una forte interattività, esemplificata dagli ambienti di simulazione che favoriscono l’uso di strategie di apprendimento attivo e situato, la multimedialità, che sta assumendo nuove forme, e la centralità dell’utente, reso autonomo e responsabile del proprio processo di apprendimento. Queste caratteristiche rendono tali ambienti molto lontani dai primi pacchetti interattivi multimediali diffusi soprattutto in ambito aziendale, molto rigidi e prescrittivi.

Gli insegnanti che si accingono a condurre percorsi di istruzione domiciliare rivolti a studenti che per problemi di salute non possono temporaneamente frequentare la scuola (homebound), spesso devono improvvisarsi e affrontare una situazione nuova e complessa nella più completa solitudine, privi di una formazione specifica e senza alcun sostegno. Anche gli insegnanti con diverse esperienze di didattica domiciliare alle spalle, necessitano di un rapido e frequente aggiornamento, relativo per esempio all’utilizzo delle tecnologie per una didattica inclusiva. Ma come si può innescare un’azione formativa tempestiva destinata a docenti che da un momento all’altro possono trovarsi nella condizione di dover progettare e seguire un percorso di didattica domiciliare rivolto a un loro studente che si è ammalato?

Il kit formativo sull’Istruzione Domiciliare, sviluppato nell’ambito del progetto Firb WISE http://www.wisefirb.it/, è stato concepito come uno strumento online, fruibile in autoapprendimento, per avvicinare gli insegnanti in modo rapido ed estensivo alle tematiche della didattica domiciliare.

L’ambiente di autoapprendimento proposto dal kit è di tipo semi-immersivo. La metafora su cui si basa è quella di una città immaginaria, con edifici virtuali, all’interno dei quali il visitatore è accolto da personaggi animati in 3D che interpretano il ruolo di psicologi, medici, insegnanti, ricercatori. Le professioni di questi personaggi, che si rivolgono direttamente all’utente introducendogli gli ambienti e dando suggerimenti su come esplorarli, così come gli edifici in cui si trovano, sono attinenti all’argomento trattato e sono consistenti con l’esperienza dell’utente, in quanto si tratta delle figure con cui usualmente il docente interagisce nella vita di tutti i giorni. Inoltre, gli argomenti, le problematiche e le situazioni affrontate sono analoghe a quelle in cui incorrono quotidianamente gli utenti cui il kit si rivolge.

L’ambiente formativo sull’istruzione domiciliare si pone come un potenziale strumento per provvedere alla formazione di tutti i docenti della scuola dell’obbligo che si occupano, o che potrebbero dover occuparsi da un momento all’altro, di didattica domiciliare. Esso non è pensato come uno strumento sostitutivo di altri approcci formativi, ma come un ambiente interattivo facilmente fruibile e autoconsistente che fornisce in qualunque momento indicazioni teoriche e metodologiche che possono essere facilmente applicate nel proprio contesto.

Uno degli elementi a rendere unico questo ambiente è dato dal non essersi limitati a utilizzare un unico strumento di sviluppo, ma dall’aver utilizzato in modo combinato diversi programmi di creazione dei contenuti e di aver integrato in un unico ambiente i contenuti realizzati. Questo modo di procedere non è stato dettato dalla pretesa di voler inserire tutti gli ultimi ritrovati tecnologici, bensì dall’esigenza di offrire un’esperienza di apprendimento completa e adatta a un’utenza che, senza dover immergersi in un mondo virtuale, ha bisogno di percepire gli argomenti e il modo in cui sono presentati vicini alla propria realtà professionale.

Nello sviluppo di un corso in autoapprendimento o di qualsiasi altra innovazione didattica che abbia valore dal punto di vista formativo, infatti, oltre a seguire e applicare principi di progettazione supportati da evidenza scientifica, bisogna conoscere in profondità il contesto, l’utenza a cui ci si rivolge e occorre anche conferire all’ambiente sviluppato solidità pedagogica, con la consapevolezza di come una particolare approccio o teoria possa influenzare il processo di apprendimento.



Una schermata dell’ambiente in autoformazione.

Manuela Repetto e Luca Bernava

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