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Polesine, una scuola aperta

Pubblicato il: 12/04/2012 18:04:27 -


Le esperienze scolastiche polesane a confronto con le tendenze europee in un convegno che mette insieme territorio e globalizzazione dei saperi e del saper fare.
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Si è tenuto lunedì 2 aprile, presso la sala consigliare della Provincia di Rovigo, il convegno nazionale “La Scuola, un ponte verso il futuro”, organizzato dall’assessorato alla pubblica istruzione della Provincia con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Rovigo. Al convegno, che è servito per fare il punto sui più interessanti progetti sperimentati nelle scuole polesane, hanno partecipato, portando un contributo di esperienze e conoscenze, l’europarlamentare Luigi Berlinguer e la Professoressa Vittoria Gallina.

La presentazione delle esperienze è iniziata con il progetto di insegnamento della lingua cinese ai ragazzi della scuola primaria realizzato in collaborazione tra l’Istituto Comprensivo di Lendinara e l’Istituto Confucio di Padova. Un progetto innovativo, che sfrutta l’apertura mentale delle giovani generazioni per l’apprendimento di una lingua preziosa nel mercato del lavoro globalizzato.

L’ITIS “F. Viola” di Rovigo ha invece promosso, in via sperimentale, col supporto di provincia, Camera di Commercio, Unindustria e laboratorio Te.Si. dell’Università di Padova, il percorso della meccanica delle materie plastiche, che consente ai ragazzi una sperimentazione di un campo di applicazione avanzato e prezioso per le aziende inserite nel contesto del distretto delle materie plastiche, con sede a Rovigo. Il lavoro prevede alternanza di esperienze di laboratorio ed esperienze in azienda, che accompagnano i ragazzi nel percorso tradizionale del tecnologico meccanico.

Sperimentazione e ricerca applicate sono anche il filo conduttore del progetto Tekne, promosso da Unindustria Rovigo, e che ha permesso ai ragazzi dell’ITIS di progettare e realizzare prodotti tecnologici brevettabili e d’impatto.

Infine, gli istituti alberghieri, sinonimo in Polesine di una grande attenzione al mondo del lavoro e al territorio, con progettualità che rivalutano e riscoprono prodotti e ricette tipiche, per la promozione di una cultura provinciale fatta di cose semplici, ma in grado di ampliare il ventaglio delle conoscenze applicate anche alla cultura artistica, letteraria, e naturalistica di un territorio che riscopre l’enogastronomia come sistema di promozione.

Leonardo Raito

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