Nativi digitali, sessualità e condivisione
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Uno spazio online per discutere di temi (ancora) considerati tabù, la rete Internet e la peer education per un’esperienza che aiuta i ragazzi a confrontarsi coi temi affettivi, familiari e sessuali con naturalezza.
Al convegno “C6? 6 CONNESSO? Relazioni ed intimità nell’adolescente del 2011”, tenutosi a Montecchio Precalcino (VI) e organizzato dall’Azienda Ulss 4 Alto Vicentino, è stato presentato il sito http://www.breaktime.it come esperienza di buona pratica dell’uso degli strumenti multimediali per la net-generation. È una raccolta di documenti didattici e video, realizzati dagli studenti, sui temi legati alla sessualità e sugli argomenti tuttora considerati “tabù”.
Nella foto, da sinistra: Paola Cecchetto, Andrea Sanson, Andrea D’Angelo.
A partire dal 1998, infatti, nel P.O.F. dell’I.T.C.G. “A. Ceccato” di Thiene (VI), è stato inserito per le classi seconde, condotte dalla Prof. A. Verde, il progetto “Peer education e multimedialità” per approfondire, attraverso un metodo innovativo, i temi legati alla sessualità facendo interagire, all’interno dello “spazio aula digitale”, lo studente protagonista dell’apprendimento con il gruppo cooperativo nella disamina della “mappa concettuale” creata sull’argomento prescelto. Dall’interazione delle idee emerse sulle probabili soluzioni alternative, gli studenti hanno prodotto idee nuove, creative e, soprattutto, hanno narrato delle storie con frasi ad effetto, realizzando poi degli sketch con l’obiettivo di “educare” i compagni, promuovendo una “sana educazione sessuale”.
Questi documenti didattici hanno dato vita al “libro interattivo” dal titolo “Giovani al Consultorio” che ha ricevuto il riconoscimento “Netdays 2002” dalla Comunità Europea.
La presentazione del sito è stata affidata a tre ex studenti, quali depositari dell’esperienza scolastica e anche con l’obiettivo di avere un feedback sulle conoscenze acquisite a distanza di cinque anni.
A Paola è stata rivolta questa domanda: “Cosa si trova nel sito?”
R. Questo sito è un’opportunità per gli adolescenti (com’ero io) di chiarire dubbi, confrontare idee e affrontare nuovi argomenti per non trovarsi impreparati nei momenti più “tosti”… Con un linguaggio semplice, diretto e facilmente comprensibile per i giovani si trovano informazioni sicure, perché corrette dai professionisti del Consultorio Familiare e presentate non solo sotto forma di narrazione ma anche di testimonianza, di domanda/risposta oppure sotto forma di video. Verificando inoltre i dati di consultazione finora ricevuti nel sito, si nota un’attenzione maggiore verso gli argomenti come “Posso uscire stasera?” e “Posso andare in disco?”, “Contraccettivi, gravidanza e parto” sviluppati anch’essi sotto forma di dialogo. Credo che questo metodo permetta ai ragazzi di interpretare meglio una situazione nella quale possano immaginarsi e li faccia sentire di conseguenza più a loro agio. Per concludere vorrei complimentarmi con la professoressa Verde per aver messo a disposizione dei giovani questo nuovo “luogo” in cui essi possono ricevere informazioni corrette, evitando quindi situazioni di disagio che in passato affliggevano la maggior parte dei “vecchi giovani”.
Ad Andrea è stata rivolta questa domanda: “Quale argomento hai approfondito?”
R. La pornografia, perché è normale che un ragazzo sia attratto da questo argomento e grazie al lavoro scolastico e al dialogo con il ginecologo ho compreso che è tutta una messa in scena e mi domando ancora adesso come mai ci siano tanti film porno in circolazione. Aver compreso che le scene girate sul set siano solamente “finzioni” mi ha fatto leggere la realtà in modo profondamente nuovo! E non solo, aver trattato in classe e liberamente questi argomenti “tabù”, di cui difficilmente si può discutere in ambito familiare, perché spesso creano incomprensioni tra genitori e figli, mi ha rassicurato.
Cosa vi è rimasto in mente?
Paola: La confidenzialità che noi studenti abbiamo acquisito nell’accedere con la nostra classe allo “Spazio teen ager” del Consultorio Familiare, durante il percorso di educazione sessuale, mi permette di utilizzare il Servizio del territorio con estrema disinvoltura anche in età adulta.
Andrea: Oggi, a venti anni, per me parlare di sesso è talmente naturale, come parlare del mio naso!
Anna Verde, Paola e Andrea
Per approfondire:
• Verde A., Calgaro L., “Educare alla sessualità in classe, Percorsi Didattici per l’insegnamento curricolare nelle scuole superiori”, Edizioni Del Cerro, Tirrenia (PI), 2006
• http://www.breaktime.it
• Verde A., Calgaro L., “Educare alla sessualità”, su Education 2.0
Anna Verde