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Il Liceo classico e il grande dado dell’universo: un approccio sistemico dei saperi

Pubblicato il: 07/11/2013 12:20:28 - e


ll progetto SAAM (Scienze, arti, archeologie del Mediterraneo) attuato all’IstitutoTelesi@ di Telese Terme (Benevento) tra come il fulcro del sapere unitario è nel considerare il mondo classico e quello scientifico come due faccia della stessa medaglia; La dicotomia è inesistente, è stata creata dalla riforma Gentile e non si adatta più al presente e al futuro della scuola.
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Classico è qualcosa che ci sta sempre davanti. Non dietro, alle nostre spalle, lontano nel tempo e nella memoria, ma vivo e attuale.
È tutto il corpus di conoscenze umane, che determina il nostro modo di essere, di agire e interagire con il mondo, che dà significato alla realtà esteriore e interiore di ciascuno di noi e da cui non possiamo assolutamente prescindere se non vogliamo smarrire la nostra essenza più autentica e profonda.

Lo studio dei classici, il liceo classico, non è perciò una storia obsoleta, appartenuta ad altri, ammuffita in libri polverosi, che interessa solo qualche nostalgico accademico, ma è costruzione del nostro essere, conoscenza delle dinamiche che muovono l’agire umano, conoscenza del nostro mondo, di tutto ciò che abbiamo pensato, ideato e costruito, con cui interagiamo, anche inconsapevolmente, in ogni momento della nostra vita.

Classico è un qualcosa di unitario. Non contrappone una disciplina a un’altra disciplina; un sapere a un altro, ma li contempera entro una visione sistemica, dentro una realtà unitaria. L’universo è come un grande dado che rotola sul tappeto dell’infinito: ogni disciplina è solo una delle sue facce.

Prendere consapevolezza di questa verità, dell’unitarietà produttiva dei saperi, è lo scopo che il Liceo Classico Telesi@ si è dato in questo anno scolastico attraverso due iniziative:
1. la riproposizione del progetto SAAM (Scienze, arti, archeologie del Mediterraneo);
2. l’introduzione del Liceo Classico Internazionale. Il SAAM individua nel Mediterraneo, e specificatamente in Alessandria d’Egitto, la genesi e il fulcro di questo sapere unitario e interdisciplinare che ha generato conoscenze fondamentali in tutti gli ambiti dello scibile, anticipando di secoli assunti che oggi sono alla base della scienza moderna.

Nel mondo classico non c’è antitesi tra discipline umanistiche e scientifiche; questa impostazione dicotomica è frutto della riforma Gentile piuttosto che dell’effettivo “clima culturale” dell’età classica. La sola distinzione che si potrebbe individuare per l’età classica è quella tra la ricerca dei principi primi e lo sviluppo di scienze particolari; ma le forme del sapere non rappresentano altro che facce di una stessa episteme.

Ritornare all’impostazione originaria, che tanta fecondità di pensiero e di scoperte ha generato, è il compito che il Laboratorio di Progettazione Didattica SAAM si è prefisso in questi tre anni, mediante dinamiche di didattica laboratoriale e integrata.

Vari sono stati gli input culturali utilizzati per recuperare la forza autentica di un approccio olistico alla didattica, suggerito anche dalla lettura di autori contemporanei, in particolare Lucio Russo con “La rivoluzione dimenticata”, la cui tesi di fondo è che gli antichi siano i veri precursori, i veri autori della scienza. Nella nostra visione la “scientia” costituisce un “unicum”: attraverso la lettura di alcune opere di matematici, astronomi, fisici e letterati del mondo antico, si dimostra come molte intuizioni del passato siano oggi i paradigmi della nostra realtà.
Un “unicum” non solo verticale, ma anche orizzontale; e questo determina la nostra seconda novità: il Liceo Classico Internazionale.

Se non c’è frattura tra ambito umanistico e ambito scientifico, non ci devono essere barriere tra il dentro, il “classico” e il fuori, “il moderno”, fra il “sano”, la classicità secondo la visione di Goethe, e il “malato”, l’età moderna.
Inglobare in un’unica realtà culturale questi due momenti, renderli partecipi, ognuno con le proprie peculiarità, della crescita personale, culturale e civile di ogni studente, è il fine concreto del nostro Liceo classico internazionale.

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Immagine in testata di thephotoholic / freedigitalphotos.net (licenza free to share)

Angelo Mancini e Carmine Collina

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