Infanzia, insegnamento, Costituzione. Intervista a Mario Lodi
articoli correlati
Mario Lodi, maestro, scrittore, pedagogista risponde alle domande di Linda Giannini per Education 2.0.
D. I docenti di oggi sono molto distanti da quelli di ieri?
R. Le differenze fra i docenti di oggi e quelli di ieri sono notevoli. Il mondo sta cambiando continuamente: basta pensare l’oggi dominato dal televisore, il quale fa vedere immagini, ma non fa pensare. I bambini si sono adattati a questo mondo e l’hanno assimilato. Noi venivamo da valori socialmente condivisi, e troviamo invece una generale maleducazione egocentrista. Dunque i docenti si trovano a far fronte ai cambiamenti portati da media, che troppo spesso propongono modelli sbagliati.
D. Quali le caratteristiche della “nuova società”?
R. La diversità di valore rispetto al passato: la libertà intesa come fare ciò che si vuole senza occuparsi degli altri, senza sentire che gli altri ci sono, hanno dei problemi. Vincere l’indifferenza verso i problemi degli altri vuol dire pensare ai diritti di una società educata nella forma e nella finalità dove si sta bene, invece di coltivare interessi, amicizie, si può essere felici.
D. Dovendo stilare oggi una programmazione, quali finalità indicheresti?
R. Una programmazione concreta in una società come la nostra che si definisce democratica deve ispirarsi alla sua legge, approvata nel 1947 ma mai seriamente attuata. Se il nostro lavoro vuole rinnovare la società in tal senso, cioè fondata sulla libertà, si può fare iniziando da subito da quando cioè i bambini a tre e a sei anni vengono affidati alla scuola e sanno tutti parlare. Sulla parola quindi si edifica la conoscenza, il rispetto delle regole, sanno dire quali sono gli amici e le cose che amano.
D. Quali gli obiettivi da raggiungere insieme ai tuoi scolari?
R. Insieme, nella piccola società della scuola, può nascere il gruppo che assimila il senso sociale del lavoro cooperativo.
D. Cosa dovrebbe essere in grado di conoscere e di fare un bambino alla fine della scuola dell’infanzia? E cosa alla fine della scuola primaria?
R. Alla fine della scuola dell’infanzia o elementare il libro della legge dovrebbe diventare la fabbrica dei cittadini che nella felicità creativa del gioco prepara i futuri abitanti.
D. A quale età bambine e bambini dovrebbero incontrare la Costituzione?
R. La Costituzione è una legge che dovrebbe essere conosciuta in ogni famiglia normale, per favorire l’educazione della pratica democratica. Per questo, già in famiglia e a partire anche da molto piccoli, i bambini e le bambine dovrebbero essere educati con l’ascolto dei problemi degli altri, imparando dalla Costituzione a vivere in un mondo che accoglie tutti, specialmente i diversi, rispetta tutti e la vive, la Costituzione, come l’aria che respira.
Per approfondire:
• Come nasce il bambino cittadino 16 Dicembre, 2009
• Premio “Maestro della Costituzione” a Mario Lodi 30 Novembre, 2008
• Buon compleanno Costituzione! 07 Febbraio, 2008
• Mario Lodi maestro della Costituzione 06 Ottobre, 2007
• La scuola dei valori 20 Settembre, 2007
• Da Caffè Europa, I bambini ci ascoltano: parlamogli 16 Dicembre, 2005
• La libertà che ci manca: fare TV 16 Dicembre, 2005
Casa delle Arti e del Gioco
Biografia di Mario Lodi
Linda Giannini