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Una gita virtuale a…

Pubblicato il: 27/01/2014 17:08:38 -


L’esperienza di una classe che ha organizzato una gita di istruzione virtuale in varie città d’arte d’Italia, utilizzando internet e gli strumenti informatici e proponendo i contenuti in forma di slides animate.
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Nello scorso autunno, all’uscita delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, la mia attenzione è stata catturata da un preciso obiettivo di apprendimento fissato per i ragazzi al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado: progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili.

Così durante il secondo quadrimestre con tutte e tre le mie classi terze, organizzate il più possibile in gruppi misti per grado di conoscenze e abilità, ho allestito un laboratorio per la progettazione di una gita in città italiane a forte valenza artistica e turistica. Tutto attraverso la realizzazione di slides animate, con fotomontaggi, immagini scaricate da internet, testi, collegamenti ipertestuali, utilizzando principalmente OpenOffice.org Impress.

I ragazzi si sono dimostrati entusiasti sin dall’inizio per le prospettive offerte loro: poter utilizzare i propri pc, tablet e smartphone, rivestire un ruolo da protagonista e relazionarsi in classe con l’insegnante in un ruolo jolly, a volte paritetico e a volte discente (come si addice a noi immigranti digitali).

Ecco le principali fasi di questo “viaggio”:

1. Lezione frontale per illustrare obiettivi del laboratorio, modalità di esecuzione, possibili imprevisti da risolvere durante il lavoro e principali punti da sviluppare per arrivare al prodotto finale (dove, come, quando, cosa portare, dove dormire, dove mangiare, cosa visitare…).
2. Formazione dei gruppi mediando tra i desiderata dei ragazzi, le loro attitudini e abilità e la loro capacità di lavorare in team.
3. Reperimento delle informazioni da parte dei gruppi (treno, aereo, alberghi, musei, ristoranti, ecc.) su siti specifici e attendibili (Trenitalia, Trivago, Booking, Googlemap, ViaMichelin…) e salvataggio degli indirizzi trovati su un documento di Word (Diario di Bordo) e delle immagini in una cartella di Windows.
4. Realizzazione di fotomontaggi con Paint utilizzando foto scattate da me in classe e scambiate tramite Gmail o Facebook e immagini dei luoghi da visitare reperite dai ragazzi su internet.
5. Organizzazione grafica delle slides attraverso cernita e rielaborazione del materiale trovato e realizzato (indirizzi, orari, costi, testi, immagini, fotomontaggi…).
6. Semaforo rosso! Durante il lavoro, a sorpresa, ciascun gruppo si ferma per risolvere degli imprevisti mirati all’acquisizione di specifiche abilità:
• Creare una tabella dati Excel riepilogativa delle spese sostenute fino a quel momento;
• Compilare un bollettino di CCP e descrivere come ci si orienta all’interno di un ufficio postale per effettuarne il pagamento;
• Risolvere “al contrario” un cruciverba, trovando definizioni originali alle parole date;
• Riassumere, con una mappa mentale, le principali tappe e avvenimenti del viaggio ipotizzando l’incontro con amici stranieri.
7. Realizzazione di glog (cartelloni virtuali) riepilogativi con GlogsterEdu e successiva trasformazione in immagini jpeg da inserire nelle slides.
8. Inserimento link ai siti internet, in corrispondenza di parole chiave (orario di partenza, monumenti, musei, alberghi…) e della relazione finale.
9. Montaggio e animazione delle slides.
10. Revisione dei lavori in aula o via e-mail in orari extrascolastici.

La capacità di lavorare in gruppo di alcuni ragazzi e da soli di altri sono stati due estremi che ho cercato di amalgamare organizzando il lavoro dei gruppi secondo mirati layout.
È stata dura: le defezioni temporanee di alcuni che, come in ogni classe che si rispetti, non sono mancate, le configurazioni internet dei pc che saltavano, la farraginosa iscrizione a GlogsterEdu, le chattate selvagge su Facebook degli irriducibili, prontamente fermate con il blocco del sito da parte della scuola.
Alla fine però ce l’abbiamo fatta e la presentazione in sede d’esame è stata per tutti noi motivo di orgoglio e di grande senso di partecipazione.

Vedi la presentazione delle slides animate

Michela Massei

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