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La scuola del futuro: innovare l’apprendimento

Pubblicato il: 11/12/2014 12:28:01 -


Apprendimento formale – non formale – informale è la scommessa e l'esperienza fatte dall’Istituto Telesi@ di Telese Terme (BN), con sorprendenti risultati nell'acquisizione del sapere.
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La mission principale del Telesi@ è quella di “costruire” una Scuola come Laboratorio di Progettazione Didattica ispirato a principi di Ricerca-Azione che attivano processi di Qualità.
La didattica del Telesi@ è strutturata sulla pratica sistematica di strategie partecipative e olistiche di apprendimento, basate sull’esperienza e la creazione di relazioni. L’apprendimento, infatti, avviene durante tutto l’arco della vita (lifelong learning) e durante tutto il tempo della giornata in cui la nostra attenzione è attiva (lifewide learning).
In tal senso, si è scelto il tema dell’alimentazione come perno su cui far convergere diverse modalità di confronto con la realtà e diverse esperienze di crescita personale, tenendo conto che il tema della nutrizione e della sostenibilità costituisce oggi uno scenario di fondamentale importanza per la vita futura del pianeta e dell’uomo. Inoltre l’alimentazione è il tema scientifico, economico, sociale e culturale dell’Expo 2015 dal titolo “Feeding the Planet, Energy for Life-Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”.

Il Telesi@, in attesa di Expo 2015, ha avviato un percorso sull’alimentazione in cui sono state integrate le tre dimensioni fondamentali dell’apprendimento:
1) L’apprendimento formale, con un laboratorio in classe di Educazione alimentare. In questo caso l’apprendimento avviene in aula attraverso un percorso curricolare e una forma di certificazione dei risultati. Le classi seconde e terze del Liceo delle Scienze applicate sono state impegnate per un intero anno scolastico in lezioni e laboratori di educazione alimentare, con l’intervento anche di un’esperta in nutrizione umana e nei disturbi del comportamento alimentare (DCA), che ha avviato gli allievi ai temi della dieta mediterranea e della corretta e sana alimentazione.
L’iniziativa ha coinvolto non solo gli allievi della scuola, ma anche i genitori e indirettamente gli insegnati e il territorio, al fine di far condividere esperienze, di far comprendere l’importanza di una corretta metodologia educativa di prevenzione e correzione alimentare e di far acquisire stili di vita più consapevoli nella scelta dei consumi alimentari, anche attraverso l’istituzione di un punto di ascolto come lo sportello nutrizionale. Il percorso si è inserito in un La.Pro.Di. di didattica integrata, con la partecipazione dei docenti di scienze e geostoria, focalizzato sulla storia e la scienza dell’alimentazione e finalizzato a esplorare le relazioni tra cibo, cultura, ambiente e salute.

2) L’apprendimento non formale, con La scuola estiva di Archeologia e Antropologia dell’Alimentazione che costituisce un luogo di apprendimento fondato sull’esperienza e sulla relazione, un’esperienza replicabile e trasferibile, intenzionalmente ricercata da parte dello studente motivato dal bisogno di migliorare l’esercizio di attività e l’acquisizione di competenze specifiche.
Nell’ambito del programma “Le A del Telesi@”, si è istituita dal 2012-13 La Scuola estiva residenziale di Archeologia e Antropologia dell’Alimentazione, con il supporto dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), della Confindustria-Benevento, del Comune di Telese Terme, del Mediterraneo Sociale scarl e del MIUR (Direzione Generale per lo studente).
Attuata tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, con l’intervento di esperti di azienda e archeologi e con la partecipazione di studenti del Telesi@ e anche provenienti da tutta Italia, da due anni la Scuola estiva ha l’intento di supportare le strategie di preparazione a EXPO 2015, attraverso il coinvolgimento attivo del territorio, della cittadinanza e delle Istituzioni e, soprattutto, con l’attuazione di una didattica integrata mirata alla valorizzazione delle tematiche dell’alimentazione e della sostenibilità.
La scuola estiva di “Archeologia e Antropologia dell’Alimentazione” si sviluppa attraverso lezioni frontali, laboratori, lezioni in aziende e presso siti archeologici, incontri focalizzati essenzialmente su quattro punti: ripercorrere la storia dell’evoluzione umana relativi all’equilibrio tra biodiversità, strategie di sussistenza e produzione del cibo; ricostruire la storia delle tradizioni e dei simboli connessi al cibo dall’antichità ai nostri giorni; riflettere sugli aspetti della biodiversità e della sicurezza alimentare; capire aspetti diagnostici di patologie legate all’alimentazione.
In questa forma di apprendimento non formale, collegata ad attività che, seppure formalizzate e definite (laboratori, aziende, musei, siti archeologici), non sono esplicitamente progettate per la sequenza curriculare, il sapere trasmesso è prevalentemente volto all’azione ed è tendenzialmente libero e olistico.

3) L’apprendimento informale, con uno stage relativo al PON “Competenze per lo sviluppo”, dal titolo L’Azienda diventa aula: la filiera dell’alimentazione, fatto da studenti del Liceo delle Scienze Applicate, in una azienda del territorio. L’azienda Liverini S.p.A. di Telese Terme, che si occupa di alimentazione animale, ha aperto le porte a 15 studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Scientifico Scienze Applicate, permettendogli di affiancare i loro tecnici e di utilizzare tutte le tecnologie di cui i loro laboratori dispongono.
Lo stage, della durata di quattro settimane, ha consentito agli studenti di acquisire competenze nell’organizzazione e nella gestione delle analisi di laboratorio degli alimenti, arricchendo così il bagaglio culturale attraverso nuove ed entusiasmanti esperienze.
Gli studenti sono stati, inoltre, coinvolti nelle attività aziendali inerenti il controllo della qualità e la salvaguardia dell’ambiente, e in attività sul campo, presso allevamenti e aziende di trasformazione.
Attraverso la conoscenza concreta dell’organizzazione delle aziende del settore e l’interazione con le figure professionali presenti al loro interno, i ragazzi hanno potuto acquisire consapevolezza di tutti i fattori (economici, igienici, etici, ambientali…) legati alla filiera alimentare e potenziato le loro capacità e competenze tecniche, organizzative e sociali.
I contenuti di questa modalità di apprendimento non sono sistematici o organizzati, ma hanno la caratteristica di connettere il sapere ad azioni concrete e finalizzate alla soluzione di problemi.

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Immagine in testata dell’Istituto Telesi@ di Telese Terme (BN)

Domenica Di Sorbo

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