Il digital storytelling a contenuto storico-scientifico
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Il Seminario di Storia della Scienza, Università di Bari, ha diffuso nelle scuole pugliesi un bando per la realizzazione di digital storytelling a contenuto storico-scientifico. I prodotti realizzati dalle scuole sono stati premiati il 16 dicembre 2011. Il progetto si propone di raccontare la scienza attraverso il linguaggio dei media.
Nel marzo 2011 il Seminario di Storia della Scienza dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari ha indetto il bando di concorso IL RACCONTO DELLA SCIENZA – DIGITAL STORYTELLING IN CLASSE rivolto a Scuole secondarie di I e II grado della Puglia per la realizzazione di prodotti multimediali didattici a contenuto storico-scientifico. Al bando hanno risposto 19 scuole secondarie di II grado e 13 scuole di I grado. Sono stati valutati 24 Digital Storytelling.
I vincitori sono stati premiati il 16 dicembre 2011 presso la Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari con la partecipazione di oltre 350 studenti. Ai vincitori è andato un premio in denaro per l’acquisto di strumentazione per i laboratori scientifici d’Istituto.
Finalità è promuovere approcci innovativi nella didattica della scienza, basati sulla storia e l’epistemologia della scienza e ambienti di apprendimento multimediali. Gli insegnanti sono stati coinvolti in un corso di formazione su moduli di Storia e Filosofia della Scienza e di tecnologie audiovisive presso l’Università di Bari nell’aprile 2011 e sono stati accompagnati da un’attività di tutoraggio via web.
Vincitore del finanziamento del MIUR nell’ambito della Legge 6/2000 per la Diffusione della cultura scientifica, al progetto hanno collaborato importanti istituzioni del territorio: l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, la Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari, il CISMUS (Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica), la Fondazione Apulia Film Commission e l’Associazione SCIENZ@PPEAL – Diffusione e comunicazione della cultura scientifica di Bari.
È attualmente in corso la pubblicazione conclusiva contenente la descrizione e valutazione del progetto.
Il progetto si inserisce negli studi sull’approccio narrativo nell’apprendimento e nel paradigma costruttivista per cui l’apprendimento è un processo di attribuzione di senso in contesti significativi. La realtà del mondo fisico non è data in modo oggettivo bensì è un’interpretazione dei dati a disposizione, che i soggetti compiono influenzati dalle proprie categorie culturali.
Tale approccio si distanzia da quello tradizionale che presenta, della scienza, il “corpo del sapere” presentato come assoluto e disincarnato. L’approccio costruttivista sceglie la strada della contestualizzazione della scienza storicamente costruita, frutto di dibattiti, di controversie, di cambiamenti da un’epoca all’altra, da un contesto geografico all’altro, da una comunità di scienziati a un’altra.
L’approccio narrativo alla scienza permette, inoltre di “organizzare percorsi” caratterizzati da:
• ricostruzione degli eventi che hanno portato all’elaborazione di una teoria sotto forma di sequenza coesa, significativa e pianificata;
• centralità di un problema motivante della scienza scelto come argomento del percorso.
• contestualizzazione del problema scelto all’interno del caso storico reale;
• centralità dei personaggi protagonisti della storia;
• esplicitazione dei punti di vista dei personaggi e del modo di ciascuno di interpretare i dati a disposizione;
• esplicitazione delle ricadute metacognitive e valoriali della storia narrata.
Per sposare questi obiettivi con le modalità tipiche di apprendimento dei “nativi digitali”, i ragazzi che oramai studiano e apprendono prevalentemente tramite strumenti e ambienti multimediali, si è scelto di richiedere alle classi partecipanti la realizzazione di Digital Storytelling cioè brevi filmati incentrati sulla ricostruzione di domande motivanti, dei protagonisti e del contesto del caso scientifico scelto. Tale strumento permette di trasformare gli studenti da fruitori in produttori di conoscenza; di legare e connettere le conoscenze di discipline differenti in percorsi interdisciplinari di ri-mediare le conoscenze nella creazione di artefatti cognitivi ed emotivi, favorendo la comprensione e riflessione profonda sull’oggetto di studio, favorendo l’esplicitazione di differenti “punti di vista”.
Liborio Dibattista e Francesca Morgese