Home » Racconti ed esperienze » Crisis... ovvero la scelta

Crisis… ovvero la scelta

Pubblicato il: 15/07/2013 16:39:31 -


Dalla necessità di trovare una propria identità come istituto alla proposta di un forte rinnovamento nell’offerta formativa: quando un momento critico diventa il presupposto per intraprendere nuovi percorsi. L’esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Nell’estate del 2009, desiderosa di intraprendere nuovi percorsi di formazione e in qualche modo di testare le opportunità di crescita professionale messe a disposizione dalla Comunità Europea per gli insegnanti di lingua inglese, decido di partecipare a una attività di mobilità Comenius in Inghilterra.

L’esperienza si rivela ben organizzata e fortemente rigenerante dal punto di vista motivazionale, tanto che cerco di disseminarne il più possibile gli esiti fra i colleghi della secondaria ma la nuova scuola nella quale mi trovo ad insegnare è alle prese con vari problemi: primo fra tutti trovare una propria identità come istituto comprensivo e una maggiore integrazione delle proposte formative alla luce del DPR 275 sull’autonomia. L’anno scolastico 2009/10 parte con un POF più o meno riveduto e corretto ma in pratica identico a se stesso, con proposte innovative molto modeste e sostanzialmente senza alcun tentativo di trovare una proposta formativa condivisa tra i vari ordini di scuola, che continuano a muoversi in ordine sparso.

L’unica novità è rappresentata dalla attivazione dell’ICS come centro registrato per gli esami Trinity che riscuote un buon successo tra i ragazzi (primaria e secondaria) le famiglie e i docenti, i quali cominciano a interrogarsi in modo concreto su quale curricolo verticale occorra costruire insieme.

Alla fine dell’anno scolastico arriva una iniezione di realtà che rimette in discussione la poco dinamica proposta formativa dell’ICS: la scuola secondaria ha un drammatico calo di iscrizioni e riesce a formare soltanto tre classi prime rispetto alle cinque che “sulla carta” si sarebbero dovute formare. Panico e perdita di posti in organico.

Nasce così un ripensamento dell’intera offerta formativa anche con il sostegno degli enti locali che, preoccupati del forte sbilanciamento delle iscrizioni fra le scuole del Comune di Scandicci, offrono il proprio supporto alla realizzazione del nuovo POF e appoggiano la scuola nel nuovo percorso intrapreso.

L’urgenza e il bisogno di ripensare la proposta educativa e didattica del nostro istituto comprensivo nascono dunque da una crisi di identità, ma nel corso del tempo si è venuta delineando la voglia di mettersi in gioco strutturando proposte innovative ampiamente condivise senza temere il confronto con realtà esterne alla scuola (anche di tipo valutativo).

L’ESPERIENZA

Lavorando alla revisione del POF ci siamo strutturati come una comunità di pratiche cercando di interrogarci su quali fossero le necessità del territorio e su quali risorse si potesse contare per avviare un forte processo di rinnovamento.

Una base di partenza è stata sicuramente la raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006; è dall’attenta riflessione sulle 8 competenze chiave e in particolare la competenza riguardante la comunicazione nelle lingue straniere, la competenza digitale e l’imparare ad imparare* che la.scuola è ripartita con nuove proposte.

Attraverso la consapevolezza (peraltro paradossalmente ancora poco diffusa tra i docenti) che con la legge sull’autonomia i cosiddetti programmi di fatto non esistono più e che lo strumento di progettazione educativa è rappresentato dalla revisione del curricolo e dal POF, il gruppo di lavoro arriva a elaborare una proposta formativa variamente articolata, che trova nelle lingue straniere e nella competenza digitale un grande punto di forza e che tiene conto delle indicazioni dell’agenda di Lisbona a proposito del processo di costruzione della conoscenza (timeline 2020) attraverso l’interconnessione del triangolo:

Si è dunque cercato di rinnovare la proposta educativa offrendo percorsi di potenziamento linguistico sia curricolari che extracurricolari; come laboratori extracurricolari si sono organizzati lab. Trinity, DELF, teatro in lingua, e City Camp estivo con tutors madrelingua, ma l’elemento qualificante del progetto è rappresentato dall’idea di permeare tutta la progettazione curricolare alla luce delle tre sopracitate competenze chiave*.

In orario mattutino, rivolti a tutti gli studenti, si sono avuti incontri con letture animate di fiabe con gli studenti della Harding University, lezioni con madrelingua inglese, francese e spagnolo.
Inoltre molte classi hanno avuto l’opportunità di attivare percorsi digitali multidisciplinari CLIL con i docenti delle varie discipline che si sono adeguatamente formati presso il centro CRED (Centro Risorse Educative e Didattiche) del Comune di Scandicci.

La ricaduta e la collaborazione con il territorio si sono espresse attraverso un positivo rapporto con gli enti locali e anche con realtà private che hanno contribuito al progetto sponsorizzando la borsa di studio per un soggiorno-studio estivo in paesi anglofoni destinata al/alla migliore studente/ssa della scuola.

Inoltre anche le politiche del Consiglio d’Europa sono presenti nella programmazione del nostro ICS e la celebrazione della festa europea delle lingue (26 settembre) è diventato un appuntamento importante che ogni anno marca l’inizio di nuove e, speriamo, sempre più interessanti attività per i nostri ragazzi e le famiglie, le quali collaborano e sostengono il progetto convinte che i loro figli, futuri cittadini europei, attraverso il percorso formativo svolto sapranno comunicare efficacemente i loro bisogni e i loro sogni.

Bianca Camiciottoli

5 recommended

Rispondi

0 notes
174 views
bookmark icon

Rispondi