Al telefono con il maestro Mario Lodi
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Il 2 ottobre a Drizzona (CR) una giornata di formazione per insegnanti, educatori, genitori interessati a proporre nuovi giochi ai loro bambini. Ce ne parla l’ideatrice del metodo RITMìA, Sonia Simonazzi, e un ospite d’eccezione di questo evento: Mario Lodi.
“Caro Mario, devo scrivere un articolo sulla nostra prossima giornata di formazione del 2 ottobre. Che cosa vuoi che dica?”. “Ma la regista sei tu” mi risponde dall’altro capo del filo il Maestro Lodi, che ho conosciuto poco più di un anno fa durante la prima collaborazione tra la mia Associazione Spazi-Ritmìa e la sua Casa delle Arti e del Gioco. Da allora il nostro lavoro insieme è proseguito, alimentato dal mio grande desiderio di dare vita alle sue favole attraverso RITMìA. “C’è bisogno di nuova linfa nella formazione degli insegnanti” mi spiegò in quella occasione. “C’è bisogno di gente che lavori seriamente e riesca a motivare gli insegnanti al fare attraverso lo sviluppo delle espressioni artistiche nella scuola”.
In seguito abbiamo musicato “La Vita nel Canto” e poi creato altri commenti sonori ad alcune sue favole di pace, finché un giorno Mario mi ha chiesto di leggere un suo nuovo breve scritto: “Girotondo”. E così, siccome dovrò essere la regista della giornata, gli rispondo che per me il suo “Girotondo” è un’immagine della spontaneità del gioco del bambino, è un inno all’accoglienza, al fare insieme, alla pace, alla ricerca delle emozioni attraverso il gioco, e quindi nell’articolo scriverò che gli stessi concetti sono in linea con RITMìA e che il 2 ottobre proporrò i miei “Giochi Tondi”, ciascuno dei quali è un serbatoio di sensazioni ben precise. Un’autentica ricerca di emozioni attraverso il gioco.
“Bene” conclude Mario. “Puoi dire e fare quello che vuoi, perché la filosofia di RITMìA coincide appieno con la mia.”
Più nel dettaglio, la giornata si aprirà con un intervento del maestro e di Barbara Bertoletti e Pierguido Asinari, collaboratori della Casa delle Arti e del Gioco, che parleranno del modo di fare scuola di Mario Lodi e soprattutto di come all’epoca lui viveva e interpretava i laboratori espressivi (grande novità per quegli anni)… con una sorpresa finale, molto preziosa. Poi io introdurrò la pratica di “RITMìA, Musica e Movimento”, con la collaborazione del percussionista Patrizio Rizzi, mentre nel pomeriggio si affiancherà a noi l’illustratrice Jo Casajus, e tutto il lavoro della mattinata verrà tradotto in espressione grafico pittorica.
Ogni volta che incontro Mario Lodi, che vive e lavora vicino al paese dove sono nata e cresciuta e i cui libri sono stati i compagni più cari delle mie letture infantili, le emozioni diventano davvero incontrollabili.
“Mario, quando parlo con te mi emoziono sempre tanto.” “Le emozioni fanno parte della vita ed è bello provarle, ma con me non devi essere emozionata.”
Mario Lodi è così. È stato un grande, e ancora oggi la sua modestia e umiltà, e la voglia di scambiarsi alla pari con chi, come me, è soltanto agli inizi, lo rendono veramente eccezionale.
“Grazie Mario.”
Per approfondire:
• Il programma del 2 ottobre
• La recensione dell’evento dalla stampa
Sonia Simonazzi