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Al Supermercato: per orientare, per integrare

Pubblicato il: 28/03/2013 12:46:16 -


Il supermercato come ambiente di apprendimento “particolare” per ragazzi disabili, con benefici nei rapporti di classe e verso una vera integrazione socio-scolastica. L'esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0.
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Mentre nella scuola primaria e secondaria di primo grado l’integrazione ha il compito di realizzare la piena appartenenza scolastica del bambino con disabilità adattando e personalizzando i percorsi senza perdere di vista la condivisione dei saperi comuni, nella scuola superiore l’integrazione ha il compito di organizzare gli apprendimenti, la vita collettiva, i ritmi, gli spazi in un’ottica del “dopo la scuola”, in una prospettiva sociale, esistenziale e professionale.

Occorre, quindi, considerare le necessità connesse al lavoro.
Il lavoro, per esempio, necessita di buoni comportamenti sociali, ogni “bisogno” personale deve trovare una risposta adeguata all’età e al contesto.
Un ragazzo di 17/18 anni non può adottare lo stesso stile di comportamento che aveva da bambino per risolvere alcune sue problematiche.

Un buon comportamento sociale risponde anche a una necessità di carattere lavorativo.
L’immagine, la puntualità, l’organizzazione dei gesti, la disciplina mentale sono tutti comportamenti sociali che favoriscono l’ingresso nel mondo del lavoro e la scuola non può trascurare queste dimensioni.

Il progetto “Al Supermercato” è quindi un’attività di orientamento a favore dell’integrazione socio-lavorativa degli studenti con disabilità intellettiva e consiste nella simulazione, presso l’istituto scolastico, di un ambiente lavorativo: il supermercato, gestito dai ragazzi disabili aperto ai loro compagni e a tutto il personale scolastico dell’istituto.

È un’attività progettuale che privilegia le competenze trasversali e che supera i confini del gruppo classe, burocraticamente costituito, dando vita a un ambiente di apprendimento “particolare” ove le discipline rappresentano una modalità specifica attraverso cui si sollecitare lo studente ad acquisire competenze.

Le materie scolastiche diventano strumenti idonei non solo per un approccio conoscitivo, ma soprattutto per acquisire modalità di comportamento che il soggetto è in grado di assumere in determinate situazioni.

In questo “laboratorio” interdisciplinare, dove non esistono più l’aula, la classe, i docenti e studenti, si privilegia l’aspetto motivazionale e quindi il fatto che gli alunni debbano essere coinvolti e soprattutto resi partecipi e corresponsabili del processo di apprendimento, un processo integrato fra cognizione, metacognizione e motivazione.

Naturalmente anche la valutazione viene effettuata in base non tanto a ciò che lo studente sa, ma “a ciò che sa fare con ciò che sa” (Wiggins), seguendo la logica della “performance” nell’ottica dell’ICF.

La scelta del supermercato come ambiente di apprendimento non è stata casuale, ma si sono considerati diversi fattori:
• per i ragazzi si tratta di una realtà conosciuta e facilmente accessibile (non servono permessi per entrarvi);
• i ragazzi, attraverso opportune attività, hanno la possibilità di orientarsi, non solo verso un’esperienza lavorativa, ma possono anche esercitarsi a essere socialmente autonomi;
• le attività che il supermercato offre sono molteplici;
• questo ambiente offre collegamenti con il curricolo scolastico per cui rientra a pieno titolo nella programmazione e valutazione didattica dei docenti curricolari;
• il supermercato è un luogo di lavoro probabile per i ragazzi con disabilità.

La realizzazione di questo progetto ha visto quattro prime fasi: allestimento del supermercato a scuola, visite guidate presso una realtà commerciale, simulazione attività di vendita con i ragazzi dell’istituto e un periodo di tirocinio (ASL).

Grazie alla collaborazione di due supermercati, gli studenti hanno potuto esercitarsi nei loro “ruoli” e soprattutto partecipare a un periodo di tirocinio lavorativo all’interno del progetto di ASL, come tutti i loro compagni di Istituto.

Il progetto “Al Supermercato”, che coinvolge l’intero Istituto per due ore alla settimana in un macro role-playing, permette ai ragazzi con disabilità intellettiva, nel ruolo di gestori del supermercato, di acquisire un comportamento sociale adeguato a una realtà lavorativa, ma soprattutto offre ai loro compagni di Istituto “normodotati”, coinvolti come clienti nel progetto, l’opportunità di riconoscere loro un ruolo sociale attivo.

Tutto ciò ha poi ripercussioni positive a livello di rapporti di classe e nella realizzazione di una vera integrazione socio-scolastica.

Per ulteriori informazioni sul progetto:
http://alsupermercato.jimdo.com/
http://www.istituto-colombo.gov.it/ (cliccando su “Attestato GOLD”)

Gruppo di lavoro: Paolo Bernardi, Daniela Boscolo, Mara Tosetto, Genny Ruzza, Franco Torcellan.

***
Immagine in testata di Polycart / Flickr (licenza free to share)

Bernardi Boscolo Tosetto Ruzza Torcellan

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