Home » Professione docente » La Community per il convegno: “Anche i docenti di scienze protagonisti della propria formazione”

La Community per il convegno: “Anche i docenti di scienze protagonisti della propria formazione”

Pubblicato il: 20/04/2010 17:13:25 -


Un progetto per sviluppare un percorso formativo rivolto ai docenti di discipline scientifiche di tutti gli ordini di scuola e per diffondere buone pratiche, finalizzate all’innovazione metodologica: contesti di senso, verticalità, trasversalità, laboratorialità, documentazione didattica per l’innovazione dell’insegnamento scientifico. Il contributo è stato inviato dalla Community per il convegno del 23 aprile “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa”.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Il progetto è inserito nella sperimentazione del Piano ISS per il quale l’ITAS “Deledda” di Lecce è Presidio territoriale. Da quattro anni l’Equipe Tutoriale del presidio (prof. Longo, Corsini, De Masi) operando con il ruolo di tutor tra pari, conduce tali percorsi formativi di cui qui se ne dà un esempio. Rivolto a docenti di discipline scientifiche di tutti gli ordini di scuola, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, il progetto ha consentito di condividere/consolidare “buone pratiche” assumendole nella normale attività didattica, generando situazioni di comunicazione e confronto tra docenti di diversi ordini di scuola per condividere percorsi, metodologie, strumenti. Il percorso formativo si è sviluppato in quattro momenti: 1) ricerca-azione, con la costruzione di curricoli verticali; 2) sperimentazione in laboratorio presso il presidio; 3) sperimentazione con le classi, utilizzando la metodologia della didattica laboratoriale per far emergere il protagonismo degli allievi; 4) documentazione dei processi attivati. Il tema sviluppato, le trasformazioni, rappresentando un organizzatore concettuale “emblematicamente unificante e trasversale” rispetto al sapere scientifico, ha consentito un facile coinvolgimento di tutte le discipline e la possibilità per tutti i docenti di sperimentare nelle proprie classi un segmento del curricolo verticale, costruito in sede di formazione.

I corsisti, suddivisi in gruppi eterogenei per ordine di scuola, hanno costruito percorsi verticali. La ricerca-azione ha permeato anche l’attività di sperimentazione in laboratorio: partendo da esperimenti noti, facendo operare direttamente i corsisti si è cercato di destrutturate protocolli sperimentali percorrendo la via dell’esperienza. Si è puntato molto infatti sulla differenza tra esperimento ed esperienza riproducendo concretamente situazioni che partissero da contesti di senso. La problematizzazione è stata un significativo momento di confronto e peer education. L’obiettivo era quello di far operare i docenti come se fossero degli alunni (role play), in tal modo sono stati resi “protagonisti” della propria formazione, hanno condiviso conoscenze e corretto errate convinzioni. Lo sviluppo di un’ampia varietà di esperienze laboratoriali dal semplice al complesso, dalle esperienze più ovvie alla sperimentazione di piste inesplorate, ha consentito ai corsisti di avere sufficienti elementi per progettare percorsi didattici e successivamente sperimentarli nelle proprie classi, coinvolgendo gli allievi attivamente. La sperimentazione nelle classi è andata di pari passo con la formazione docenti. Inoltre riuniti in gruppi, secondo l’ordine di scuola, i docenti hanno costruito le prove di verifica da utilizzare in classe, secondo il modello OCSE-Pisa. Riguardo alla documentazione dei percorsi sviluppati, i corsisti, a volte in modo grezzo, altre volte in modo eccellente, sono riusciti a cogliere i processi e le dinamiche attivate, attraverso la stesura di diari di bordo.

Un aspetto da evidenziare è che i docenti sperimentatori hanno portato la propria esperienza formativa all’interno dei dipartimenti delle scuole di appartenenza e alcune scuole in rete hanno utilizzando l’opportunità del Piano Integrato per implementare il ricorso alla didattica laboratoriale.

Si è instaurato un sistema di buone pratiche che ha come elemento qualificante proprio la costituzione di una comunità di docenti che, condividendo la necessità di innovazione nella didattica delle scienze, fa esperienza di modalità di formazione tra pari e attraverso il lavoro in gruppo, ritrova anche l’entusiasmo di fare scienze in modo nuovo. I percorsi sviluppati sono pubblicati sul sito dell’istituto: http://www.itasdeledda.le.it sezione Piano ISS e presso il sito dell’I.C. di Castrì di Lecce http://www.comprensivocastri.it nella sezione Piano ISS.

Corsini De Masi Longo

41 recommended

Rispondi

0 notes
1598 views
bookmark icon

Rispondi