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Il raccordo tra scuola media e biennio superiori

Pubblicato il: 11/06/2009 17:41:19 -


Ecco in che modo gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado possono lavorare per migliorare la loro didattica.
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Lo scorso anno scolastico un gruppo di lavoro di insegnanti di matematica della secondaria di primo e secondo grado, organizzato dallo “Sportello di orientamento Bollate/Rho” della Provincia di Milano, con lo scopo di affrontare l’annoso problema del raccordo tra le due scuole, ha così concluso:

“Fin dai primi confronti tra i docenti dei due ordini di scuola sono stati evidenziati questi punti di criticità:
– […] la visione dei test di ingresso fino ad ora utilizzati nelle prime superiori ha evidenziato che molti argomenti giudicati importanti per i docenti della superiore vengano sviluppati nei primi due anni delle medie e poi abbandonati il terzo anno, con conseguente abbassamento della qualità delle prestazioni degli studenti […].
– […] i docenti delle secondarie di primo grado affermano che per i loro studenti è di difficile comprensione il linguaggio utilizzato nei test di ingresso della secondaria.
– […] nelle scuole di primo grado la matematica privilegia gli aspetti applicativi, anche utilizzando problemi presi dalla realtà (spesso esterni alla matematica), mentre nella scuola secondaria vengono privilegiati gli aspetti formali della disciplina e le applicazioni dei saperi sono sempre interne alla stessa.
– sono molto diversi anche i metodi didattici: le scuole medie più laboratoriali, le superiori utilizzano una didattica più tradizionale nel senso di più trasmissiva […].

Tutti i docenti concordano sul fatto che si deve ancora lavorare molto nella direzione del raccordo tra i due ordini di scuola e la collaborazione tra i due gruppi potrà continuare con gli obiettivi:
– per la scuola di primo grado: razionalizzare il lavoro di terza media, lavorando di più sul calcolo numerico e riducendo lo sviluppo di argomenti fino ad ora giudicati importanti per facilitare il transito alla prima superiore, ma che i docenti delle superiori considerano poco importanti (es. calcolo letterale), non dovranno invece venire abbandonati argomenti legati alla matematizzazione della realtà (es. geometria solida).
– per quella di secondo grado: facilitare il raccordo con la scuola di primo grado anche riagganciandosi ad argomenti utilizzati dagli studenti nell’ultima fase della scuola precedente in particolare gli argomenti più legati alla matematizzazione della realtà (es. equazioni numeriche, problemi geometrici, piano cartesiano lineare).
– per tutti: continuare a confrontarsi per allineare sempre più le metodologie didattiche e gli strumenti di valutazione utilizzati”.

Si tratta di un primo passo e si sono ben individuati alcuni dei punti di sofferenza ma molto ancora deve essere fatto sopratutto nell’analisi e nella armonizzazione delle metodologie didattiche per individuare quelle più adatte a sviluppare le competenze degli studenti.

Sergio Pea

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