Home » Politiche educative » La didattica a distanza. Valutazione dal basso.

La didattica a distanza. Valutazione dal basso.

Pubblicato il: 24/06/2020 09:04:26 -


Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

La didattica a distanza, imposta dalle condizioni d’isolamento odierne, è da considerarsi come l’occasione e l’opportunità per cercare soluzioni utili a garantire, innanzitutto, il superamento dell’emergenza pedagogica e sociale, con l’introduzione di modalità di lavoro che coinvolgano studenti e famiglie in modo del tutto nuovo, trasparente e collaborativo. E’ assolutamente necessario impegnare grande sensibilità e attenzione al bisogno educativo e psico-emozionale dei ragazzi e alla delicata condizione familiare, ancor prima che della misura rigorosa e ordinaria dei livelli di apprendimento (il pericolo della invasività digitale). Non è convinzione dell’autore che la scuola si fondi su queste priorità, cioè, quelle determinate dal bisogno pedagogico. L’autore invece condivide con J. Bruner la convinzione che “ogni concetto, anche rigoroso, si possa insegnare a qualunque età del discente, posto che si trovi la modalità opportuna”. In tal senso l’educazione passa attraverso l’istruzione. L’istruzione è il fondamento dell’educazione veicolata dalla scuola. La scuola non è un sostituto della famiglia o della carenza affettiva familiare. La scuola integra, aiuta, non può sostituire. Ed è proprio per questo che le nuove modalità di lavoro dovranno affrontare anche la misura degli apprendimenti, per scongiurare un’educazione senza istruzione. La valutazione, che rappresenta l’azione più educativa della scuola al vivere civile e alla crescita della persona (perché i ragazzi la sentono come la sentenza di un giudice e quindi la concreta decisione sul riconoscimento del lavoro svolto e ovviamente anche non svolto), dovrà quindi essere necessariamente e obbligatoriamente una valutazione diversa da quella che si poteva esercitare in presenza con lezioni e verifiche (compiti in classe e interrogazioni), garantite dal “controllo fisico” del docente (nessun suggerimento o copiatura). Dovremo necessariamente e obbligatoriamente, introdurre criteri di valutazione “aperti” e “condivisi” con studenti e famiglie, indubbiamente posta dal docente ma, come già spesso accade, in modalità costruttiva: una valutazione partecipata. Qui descriviamo le idee guida ottenute da un esperimento avviato in una scuola superiore e tecnica, quella diretta dall’autore. E per esemplificare qualche elemento alla base di questo processo partecipativo alla base della didattica e della valutazione a distanza, diremo che sono stati e saranno centrali i seguenti input:

  • gli “errori” non dovranno essere considerati come elementi da sanzionare, ma piuttosto da rilevare e segnalare all’alunno, affinché si corregga e migliori il suo apprendimento;
  • prima di ogni verifica, si dovranno informare gli alunni sui criteri valutativi per consentire loro di auto-valutarsi e di correggere gli errori;
  • si dovranno usare anche strumenti come rubriche di valutazione, portfolio, dossier e quanto altro sia utile per attivare negli studenti un processo di autovalutazione, nonostante questo comporti tempi indubbiamente più lunghi di due o tre mesi;
  • i voti assegnati dovranno riferirsi solo a singole prestazioni, mentre la valutazione complessiva dello sviluppo dell’identità personale dell’alunno dovrà essere il risultato di un lavoro collegiale del consiglio di classe;
  • in fase di scrutinio, la valutazione collegiale e singola dovrà essere comprensiva?di tutti gli elementi di giudizio raccolti lungo il processo, soprattutto sulla crescita della persona in termini di autovalutazione nelle nuove modalità di lavoro, e tenere, così, in debito conto, lo sviluppo dei molteplici progressi dell’apprendimento.

Le nuove modalità di lavoro alle quali facciamo riferimento sono state estesamente discusse sia teoricamente, sia sperimentalmente, nei tre volumi pubblicati dall’autore insieme a Luigi Berlinguer e Filomena Rocca (“Il modello formativo dell’autonomia didattica”, Anicia 2020). In questo brevissimo articolo ci limitiamo ad alcune di esse:

MODALITÀ PROBLEM POSING A SINCRONO Debate
LEARNING BY DOING B ASINCRONO COSTRUIRE SOLUZIONI
VIDEO CALL C SINCRONO Lezioni o interrogazioni
PROLEM  SOLVING D ASINCRONO RISOLVERE ESERCIZI
MODULO INTERDISCIPLINARE E ASINCRONO INDAGARE E DISTINGUERE GLI ASPETTI 

INTERDISCIPLINARI DEL TEMA ASSEGNATO

Di qui, anche un nuovo orario di lavoro con un’articolazione nelle nuove modalità di lavoro per un nuovo sistema di valutazione complessivo. Quanto avvenuto durante il periodo d’isolamento rigoroso non ha consentito di stravolgere l’organizzazione oraria già in corso prima della pandemia per il difficile incastro di tutte le materie. Le accortezze avute nella riduzione “apparente” dell’orario sono state recuperate attraverso una nuova “logica della didattica” che ha comportato una incredibile moltiplicazione degli impegni da parte dei docenti e della scuola tutta. Questo sistema potrebbe valere anche per l’avvio del prossimo anno scolastico, integrandolo con le attività di laboratorio (articolo in progress). 

L’orario di lavoro proposto è stato ed è il seguente (con la flessibilità che ogni docente, di concerto con il proprio consiglio di classe e i genitori, avrebbe potuto slittare l’attività in qualunque fascia oraria del giorno, anche pomeridiana):

 

L M M G V
ORE
09,00-09,30 B/D B/D B/D B/D B/D
09,30-09,40 cambio dell’ora
09,40-10,10 A/C A/C A/C A/C A/C
10,10-10,40 E E E E E
10,40-10,50 intervallo      
10,50-11,20 A/C A/C A/C A/C A/C
11,20-11,30 cambio dell’ora
11,30-12,00 B/D B/D B/D B/D B/D
12,00-12,10 intervallo      
12,10-12,40 A/C A/C A/C A/C A/C
12,40-12,50 cambio dell’ora
12,50-13,20 B/D B/D B/D B/D B/D

 

La soluzione dell’emergenza qui presentata ha prodotto il seguente sistema di valutazione:

 

DISCIPLINARI  Valutazione
A PROBLEM POSING SINCRONO   da 1 a 10 Ogni voto dovrà essere la media delle 5 valutazioni modali:
B LEARNING BY DOING* ASINCRONO   da 1 a 10 somma (A-E)/5, con necessità/obbligo di avviare tutte le modalità
C VIDEO CALL SINCRONO da 1 a 10 (l’impedimento può essere causato solo dallo studente)
D PROLEM  SOLVING* ASINCRONO da 1 a 10 (al docente spetterà la trasparenza delle sue proposte di lavoro su ogni diversa modalità)
E MODULO INTERDISCIPLINARE* ASINCRONO   da 1 a 10

 

COMPORTAMENTALI

      1. PARTECIPAZIONE (alle call o anche allo studio assistito o P2P in gruppo)
      2. IMPEGNO NELLE MODALITÀ A/C
      3. IMPEGNO O SUPPORTO P2P ANCHE IN LAVORI DI GRUPPO NELLA MODALITÀ B
      4. IMPEGNO O SUPPORTO P2P ANCHE IN LAVORI DI GRUPPO NELLA MODALITÀ E

P2P = PEER TO PEER 

Queste quattro caratteristiche del comportamento si consiglia di valutarle complessivamente

 

Nel prossimo articolo mostreremo le scelte concrete di alcuni Dipartimenti per le modalità asincrone.

Arturo Marcello Allega

79 recommended

Rispondi

0 notes
1270 views
bookmark icon

Rispondi