Sulla strada per guadagnare € 1.800 in più l’anno
Valutazione e soldi. I risultati di una selezione. Messaggio riservato al personale ATA richiedente la seconda posizione economica… e non solo.
Ci eravamo lasciati il 16 luglio del 2009 (“Test selettivi e valorizzazione professionale del personale ATA: sta cambiando qualcosa”) quando con l’amico Luigi Calcerano avevamo brevemente rappresentato gli elementi di novità che caratterizzavano il panorama della valorizzazione professionale del personale amministrativo tecnico e ausiliario della scuola. Avevamo sottolineato, come sicuro elemento di originalità, l’introduzione di una prova selettiva nel processo di attribuzione di posizioni economiche. A sottolineare ulteriormente il carattere originale era la somministrazione on-line della stessa prova.
Avendo assistito da posizione privilegiata l’intero processo, mi pare che sia doveroso portare a conoscenza alcuni elementi significativi di quanto accaduto, iniziando da una prima restituzione di dati di sintesi.
Questa restituzione tiene conto anche del fatto che il carattere selettivo della prova non ha permesso, in alcune province per qualche profilo, la copertura di tutte le posizioni disponibili.
Nel trattare dell’attribuzione della seconda posizione economica, occorre precisare che, con il conforto di norme di “chiusura” presenti nel sistema contrattuale, l’attivazione di una procedura fortemente selettiva era dettata dalla necessità di contraltare alle modalità di attribuzione del beneficio economico della prima posizione in cui il principale elemento premiante era rappresentato dall’anzianità di servizio.
Per cui allora parlino i dati. Hanno sostenuto la prova complessivamente 29.321 unità di personale, di cui 20.244 Assistenti Amministrativi e 9.077 Assistenti Tecnici risultando idonei il 41,1% dei primi e il 38,5% dei secondi. Il dato medio nazionale copre una marcata forbice di risultati ottenuti nella varie province. Il raffronto delle idoneità conseguite riferite al numero delle posizioni economiche disponibili viene indicato nella misura del 93,3% per gli Assistenti Amministrativi e del 113,5% per gli Assistenti Tecnici. Le percentuali mostrano che prova selettiva doveva essere e selettiva lo è stata. Qualche parola in più forse bisogna spenderla rapportando i dati sopra indicati con altri in modo da restituire una migliore descrizione complessiva del fenomeno. Entrano in gioco allora i numeri degli aventi diritto e quanti di questi hanno prodotto domanda.
Prima di ogni ulteriore commento occorre definire il presupposto che la prova è stata progettata avendo come unico riferimento il numero dei titolari senza che fosse noto il reale numero dei richiedenti l’attribuzione del beneficio. Ciò era dovuto dal fatto che i tempi dell’organizzazione della prova erano forzatamente differenziati rispetto a quelli del processo amministrativo di presentazione/caricamento delle domande a sistema.
Mentre il carattere selettivo della prova sicuramente è stato il maggior indiziato nell’aver contribuito a determinare la diminuzione del numero dei partecipanti rispetto a quello dei richiedenti, la prova selettiva però non entra in gioco, se non in termini generali, sul limitato numero di richiedenti rispetto agli aventi diritto. Le domande cartacee infatti sono state prodotte dagli interessati (nel periodo 24 marzo – 22 aprile 2009) sostanzialmente prima della pubblicizzazione degli elementi costituenti la prova e “contate” solo successivamente alla fase di caricamento a sistema avvenuto nel periodo 24 settembre – 16 ottobre 2009.
Il limitato numero delle domande presentate rispetto agli aventi diritto può trovare una serie di spiegazioni plausibili:
1) è stata la prima volta che veniva attivata una procedura di valutazione in un processo amministrativo volto alla valorizzazione professionale da cui derivava un beneficio economico;
2) il ridotto differenziale economico tra la prima e seconda posizione economica. La prima, che ammonta a € 1.200 annui, viene attribuita mediante un sistema di punteggi che premia l’anzianità di servizio mentre la seconda, di € 1.800 annui, si avvale del momento preselettivo e di un sistema graduante che tende a valorizzare i titoli culturali e quelli professionali;
3) una certa diffusa diffidenza del personale rivolta alle modalità di somministrazione e di gestione della prova completamente automatizzata.
Da questo primo breve resoconto potranno svilupparsi ulteriori approfondimenti da rimandare necessariamente ad altro momento.
Tonino Proietti