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Formazione ATA: il laboratorio scolastico professionale

Pubblicato il: 23/09/2010 08:23:56 -


Formazione del personale ATA. Punto di partenza e punto di arrivo di una riflessione… o forse più di una. Prima parte.
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Prima di provare a iniziare una riflessione mirata agli elementi innovati presenti nel panorama dei processi di formazione del personale amministrativo tecnico e ausiliario della scuola è opportuno procedere a una loro preventiva descrizione sommaria. Il laboratorio scolastico professionale è stato introdotto per la prima volta in occasione dei percorsi formativi destinati all’attribuzione della seconda posizione economica; successivamente è stato gradualmente inserito anche nella formazione per l’attribuzione della prima posizione, prima, e nei corsi previsti nella mobilità professionale, dopo.

Questo nuova “entità” formativa si colloca nell’ambito della formazione in presenza e rappresenta una fase pratica della formazione individuale mirata a praticare, attraverso il metodo della ricerca-azione e mediante gli strumenti offerti dalla formazione, gli elementi di innovazione organizzativa del lavoro facendo divenire il contesto dell’organizzazione dell’istituzione scolastica di servizio un naturale spazio d’apprendimento e di confronto professionale con il restante personale.

Le attività di laboratorio scolastico professionale svolte dai vari corsisti sono documentate, coordinate e supervisionate dall’e-tutor e si formano dall’intesa tra corsista e il DSGA della scuola dove il primo presta servizio. Queste attività consistono in una riflessione che approfondisce una esperienza lavorativa innovativa tra quelle praticate nella scuola (es: una di quelle associate nell’ambito di quelle oggetto di nuove mansioni, così come realmente individuate nel piano delle attività).

Per la prima posizione economica, il corsista è chiamato a predisporre una specifica relazione o almeno una lista ragionata di operazioni da fare per eseguire la mansione individuata, mentre nella la seconda posizione il formando viene invitato a compiere una analisi più approfondita di uno degli ambiti in cui si articola il piano di lavoro dell’istituto, concordando con il DSGA l’argomento di attenzione e predisponendo una relazione strutturata sullo studio fatto corredata da una applicazione pratica relativa all’innovazione lavorativa.

Anche nelle procedure di mobilità ex art. 48 del CCNL il Laboratorio guarda alla novità, questa volta collegata alle specificità del profilo professionale superiore.

Al termine delle ore che concretano lo spazio laboratoriale, il corsista invia all’e-tutor i materiali prodotti unitamente all’attestazione, curata del DSGA, riguardante l’aderenza del lavoro svolto nell’ambito delle reali attività attivate in quella organizzazione del lavoro. Da questo scaturisce il riconoscimento orario del laboratorio in modo utile da essere computato nel monte ore formativo.

Nel quadro del panorama formativo il LSP è da considerare punto di arrivo, infatti viene ad aggiungersi:
• all’apprendimento autonomo dello studio individuale a cui affidare l’approccio alle enunciazioni contenute negli “scritti” e nelle testimonianze degli “esperti”;
• al momento in presenza deputato essenzialmente all’incontro con le esperienze dei tutor, degli esperti e soprattutto dei colleghi;
• al momento di apprendimento collaborativo da svolgersi anche con l’ausilio dei più vari strumenti messi a disposizione dell’e-learning.

***

Le posizioni economiche per il personale ATA della scuola, introdotte dall’art 7 del CCNL relativo al biennio economico 2004-2005, consistono in un incremento stipendiale connesso alla valorizzazione professionale dei lavoratori. L’attribuzione di queste posizioni avviene dopo la frequenza di un corso di formazione diretto al personale collocato in una graduatoria di richiedenti formulata in base alla valutazione del servizio prestato, dei titoli di studio posseduti e dei crediti professionali maturati.

Al personale di Area A (collaboratori scolastici) e di Area B (assistenti amministrativi e tecnici, cuochi, guardarobieri e infermieri), a cui viene attribuita la posizione economica, vengono affidate, in aggiunta ai compiti specifici previsti dallo specifico profilo professionale (vedi tabella A del CCNL 29/11/2007), ulteriori e più complesse mansioni.

La sequenza contrattuale del 25 giugno 2008 ex art. 62 dello stesso CCNL 29/11/2007 aumenta il valore di questa prima posizione economica e introduce nel quadro organizzativo una seconda posizione specifica per gli assistenti amministrativi e tecnici per lo svolgimento di mansioni che comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori quali, rispettivamente, la sostituzione obbligatoria del direttore dei servizi generali e amministrativi e la collaborazione con l’ufficio tecnico.

L’elemento particolarmente originale di questa seconda posizione è la presenza di una prova selettiva il cui superamento permette ai richiedenti di essere inseriti nella graduatoria. Della prova selettiva se ne è già parlato in “Test selettivi e valorizzazione professionale del personale ATA: sta cambiando qualcosa” e in “Sulla strada per guadagnare € 1.800 in più l’anno”.

Tonino Proietti

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