Costruire la didattica per competenze
Può funzionare nel biennio della scuola secondaria superiore una trasformazione della didattica trasmissiva in didattica per competenze? Il racconto di un’esperienza presentata al convegno del 23 aprile “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa”. In calce le due presentazioni portate a Firenze.
L’esperienza didattica è maturata già all’inizio dell’anno scolastico 2007/08 all’uscita del Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione. Vista però l’impossibilità di reperire il necessario importo per l’incentivazione dei docenti all’interno del fondo di istituto, è stata colta come provvidenziale l’occasione del bando MIUR denominato INNOVADIDATTICA, pubblicato il 22 agosto 2007 proprio relativo alla sperimentazione di nuove modalità didattiche nel biennio conclusivo dell’obbligo. In tempi rapidi si è provveduto a elaborare il progetto denominato “Competenze chiave per un long life learning” e a mettere insieme una rete di scuole secondarie costituita dal liceo scientifico capofila, un liceo sociale, un istituto tecnico per geometri, un istituto professionale per il commercio e un istituto regionale per la formazione professionale.
Con il superamento della selezione nazionale e considerata l’estensione della rete e la numerosità dei docenti che avrebbero collaborato (50 ca. su 25 classi), è stato utilizzato come strumento su cui condurre attività di formazione e di collaborazione tra i gruppi relativi ai quattro assi la piattaforma open source Claroline (www.claroline.net).
Nell’ideazione e realizzazione del progetto si sono privilegiate tra quelle indicate dal bando le seguenti finalità su cui poi si sono sviluppate le seguenti attività:
• per la finalità “promuovere la progettazione e la sperimentazione di percorsi formativi per competenze” si sono preparate bozze di UdA sulle seguenti competenze e nuclei tematici e si sono poi attivate nelle classi:
1.ASSE DEI LINGUAGGI: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo – Leggere il fenomeno della migrazione nella dimensione locale e globale
2.ASSE MATEMATICO: a) Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni – Individuare rapporti matematici nelle costruzioni geometriche applicate al disegno tecnico e all’arte oppure b) Individuare le strategie appropriate per la risoluzione di problemi – Apprendere matematica e geometria per problemi
3.ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità – Analizzare l’ecosistema della “lanca”, tipico della bassa padana novarese, come si presenta presso un parco naturale della provincia
4.ASSE STORICO-SOCIALE: Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione – Essere cittadini in Piemonte, in Italia e in Unione Europea, in particolare relativamente alla sfera economico-politica
• per la finalità “favorire la collegialità didattica e valutativa centrata su un approccio per competenze” la fase di adattamento alla propria classe del percorso didattico solo abbozzato è stata svolta attraverso gruppi di lavoro sui singoli assi culturali centrando l’attenzione sull’obiettivo formativo e la fase di verifica, oltre che ammettere modalità tradizionali per i momenti formativi, ha implicato a conclusione del percorso la sperimentazione di compiti in situazione originali, valutati attraverso rubriche create appositamente nei gruppi di lavoro.
• per la finalità “diffondere la pratica della valutazione, con particolare riferimento alle competenze considerate anche nell’impostazione delle prove relative all’indagine OCSE –PISA” la fase di formazione ai docenti ha riguardato l’utilizzo a scopo esemplificativo dei test rilasciati OCSE-PISA, delle corrispondenti mappe di livelli e della prassi della valutazione autentica.
A consuntivo appare evidente, riguardo le modalità didattiche utilizzate, un generale atteggiamento di apprezzamento da parte degli alunni delle metodologie collaborative utilizzate e del proprio ruolo maggiormente attivo nel processo di apprendimento. Anche i docenti nella totalità hanno apprezzato il maggior coinvolgimento delle classi sul percorso proposto. Ci si sarebbe aspettati, relativamente alle ricadute nella didattica corrente, un congruente innalzamento delle prestazioni, in particolare del compito in situazione; invece ha stupito in un numero significativo di docenti la reazione di sconcerto e di inadeguatezza delle proprie classi di fronte al compito in situazione, pur simulato in precedenza. Tale esito non del tutto positivo della verifica ha però indotto gli alunni non a esternare un atteggiamento di sconfitta, ma, per la prima volta, ad avviare un percorso di meta cognizione.
L’aspetto più originale di questo progetto è stato probabilmente quello di aver appassionato nella quasi totalità i docenti partecipanti a una pratica didattica pur faticosa e impegnativa perché vissuta come un possibile metodo di trasformazione del processo insegnamento-apprendimento da un sistema impositivo, sul cui senso e utilità spesso ci si interroga, a un cammino comune di maturazione con gli alunni e i colleghi.
Per approfondire:
• Il progetto “Competenze chiave per un ‘long life learning’” (155 KB, PPS)
• Le fasi di realizzazione in dettaglio (4310 KB, PPS)
English abstract: A learning unit planned in compliance with the recommendations of the new Document for Compulsory School Attendance was introduced in a network of five high schools. Priorities were teaching competences through new teaching methods and evaluation modes.
Baldi e Marietta