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L’accoglienza all’apprendere

Pubblicato il: 19/12/2011 20:20:11 -


Acquisire un metodo di studio: una sfida per la generazione dei nativi digitali che, “diversamente alfabetizzata”, catturata dalle lusinghe di mille linguaggi, legge e studia meno bene di quanto dovrebbe.
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La reading literacy è la capacità di individuare informazioni, comprendere, riflettere e valutare testi continui e non, nonché impegnarsi nella loro lettura, competenza in cui, stando agli esiti rivelati dall’indagine internazionale OCSE-PISA, promossa a partire dal 2000 dall’OCSE e arrivata al suo quinto ciclo, risultano carenti i nostri studenti quindicenni. È in atto, d’altro canto, una profonda trasformazione degli stili cognitivi, dal momento che oggi si accede a una gran mole di informazioni nei più disparati linguaggi nei quali i nostri “nativi digitali” col loro abituale skanning e skimming ci raccontano del superamento di linearità, compiutezza, sequenzialità a favore di tendenze anti-analitiche e non preposizionali. È il mondo parallelo e virtuale raggiungibile da Google, consultabile da Wikipedia, per non dire anche di MTV, dei role- play, della play station e del bombardamento di un mondo digitale composito. Quale sfida allora per la scuola di oggi? Certamente il misurarsi con una generazione “diversamente alfabetizzata”e il concorrere alla elaborazione di strategie inedite, capaci di accogliere sì “l’ innovazione”, ma con il solido puntello della “tradizione”.

Acquisire un metodo di studio efficace, ad esempio, costituisce oggi più che mai una sfida.

Vi è un momento in cui lo studente si confronta con la contingenza dello studio personale mettendo in atto il processo dell’imparare. Imparare ad imparare è competenza metacognitiva imprescindibile, riconosciuta tra quelle chiave di cittadinanza dal Parlamento europeo.

Con l’esperienza che qui si riferisce, finalizzata alla organizzazione dei primi momenti di insegnamento/apprendimento nella prima classe di scuola superiore, si è inteso fornire agli alunni tecniche e strumenti operativi che possono essere generalizzati e adattati alle più varie situazioni di studio e integrati in fieri secondo le necessità emergenti in ciascuna classe.

Opportuno dunque, anzitutto, ribadire l’utilità di
• Acquisire strategie cognitive per compiti diversi.
• Acquisire le parole-chiave propedeutiche all’apprendimento delle discipline.
• Acquisire competenze metacognitive di monitoraggio di contesto e di autovalutazione.

Necessario quindi preoccuparsi di affinare:
• Le tecniche di educazione all’ascolto.
• Le tecniche del prendere appunti (parole chiave, rapporti sequenziali).
• Le tecniche di comprensione della lettura (inferenziazione, esegesi, giudizio critico).
• Le tecniche di apprendimento e memorizzazione significativa, attraverso l’organizzazione dei contenuti (mappe, schemi, tabelle, grappoli associativi).

Necessario altresì avviare a
• Esercizi di gestione dei manuali.
• Esercizi di gestione del tempo.
• Esercizi di organizzazione dei contenuti (mappe, schemi).

Prioritario dunque, al fine di risultare efficaci negli obiettivi da perseguire, mirare a:
• Individuare lo stile cognitivo dell’alunno e fornire strategie ad esso adeguate.
• Insegnare ad analizzare il compito richiesto (cosa devo fare per…).
• Sollecitare il ricordo di strategie utilizzate in situazioni analoghe (ricorrenza del contesto).
• Invitare l’allievo a monitorare via via le strategie messe in atto.
• Sollecitare il confronto tra i risultati ottenuti usando la strategia migliorativa rispetto ai precedenti (autovalutazione).
• Incoraggiare l’alunno ad applicare in altri contesti la strategia appresa.
• Sollecitare la capacità di problem-solving.

Il lavoro complessivo consta di due momenti: la strutturazione di proposte operative e attività e il monitoraggio sulle classi coinvolte. Esso è stato condotto a partire dall’anno scolastico 2003-2004 ed è proseguito negli anni successivi fino al 2008, quando gli alunni interessati hanno sostenuto la maturità scientifica.

Tabellazione dei dati ed elaborazioni grafiche consentono di rilevare l’efficacia di un intervento didattico espressamente mirato che, nel favorire l’acquisizione di un proficuo metodo di studio, si rivela atto anche a contrastare la dispersione scolastica.

PER APPROFONDIRE:
• La descrizione completa del progetto.
• I dati di monitoraggio sui risultati.

D'Alonzo Di Antonio Falini

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