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Specchietti per le allodole…

Pubblicato il: 04/08/2009 18:58:09 -


I proclami sulle riforme adottate dal ministero dell'Istruzione fanno leva sull'opinione pubblica utilizzando immagini retoriche che poco hanno a vedere con la reale situazione della scuola secondaria e con le effettive esigenze del mondo del lavoro.
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Tra tutti gli slogan che sono girati negli ultimi mesi, in risposta alle proposte di riforma della scuola secondaria superiore, uno mi ha colpito, scritto sul cartellone di un ex collega, inquadrato da RAI TRE durante una manifestazione a Roma: “ci p…o in testa e dicono che piove”. La frase vuole è la risposta rabbiosa al ministero dell’Istruzione che vorrebbe mascherare i provvedimenti di riforma con adeguamento a presunti standard (quali?) e tradizioni pedagogiche (di vecchia data?), quando si tratta di pure considerazioni economiche: il taglio delle ore delle materie di indirizzo negli istituti tecnici, sia di tipo tecnico scientifico che amministrativo, permette una riduzione dei costi per lo Stato, poiché i laboratori e la compresenza dei docenti costano di più di una lezione frontale.

Anche l’aumento del numero dei bocciati agli ultimi esami di Stato è stato motivato come un effetto dell’abbassamento della media del voto di condotta. La mia esperienza come presidente di commissione agli ultimi due esami di Stato, presso degli Istituti Professionali, mi ha invece convinto del contrario, perché nel nostro caso l’unico candidato non promosso aveva raggiunto la fatidica media del 6, e di conseguenza l’ammissione, grazie a un buon voto in condotta, mentre la sua fragilità non ha consentito di raggiungere la sufficienza né nelle prove scritte, né all’orale.

Come insegnante di Chimica mi chiedo quale sia la strategia dello Stato per risollevarsi dalla crisi, se quella di ridurre sempre più le materie scientifiche, affidandole magari a insegnanti non competenti nello specifico (sfido un laureato in biologia ad essere competente in chimica industriale o processi, così come io non credo di essere sufficientemente preparata a sostenere un corso di Scienze naturali, anche se mi affascinano le rocce) o se preparare le generazioni future a un maggior senso critico in questo ambito: forse potrebbe anche migliorare la partecipazione civile ad attività come la consapevole riduzione dei rifiuti, del consumo di acqua, di investimento individuale nelle energie alternative…

Antonella Casarini

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