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Percorsi di formazione online per insegnanti

Pubblicato il: 13/05/2013 11:32:39 - e


Per rispondere alle esigenze di formazione degli insegnanti di scuola secondaria di primo grado, la Fondazione per la Scuola ha sviluppato percorsi formativi in un ambiente di apprendimento che utilizza le potenzialità del web 2.0. Cifra distintiva è l’impianto metodologico: immersività in situazioni didattiche realistiche o autentiche, problematizzazione e analisi di pratiche d’aula. L’esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0.
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1. PROBLEMA E OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il progetto della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo (2008-2012) vuole rispondere ai bisogni di formazione degli insegnanti in merito ad alcune problematiche didattico-educative che si possono considerare fondanti l’esercizio della professione docente.

Il progetto pone specifica attenzione alle esigenze della scuola secondaria di primo grado, un segmento scolastico in cui, come indicano gli studi e le ricerche disponibili (Fondazione Agnelli, 2011), si manifestano criticità peculiari sia dal punto di vista del successo formativo degli studenti sia sul piano delle risorse professionali dei docenti.

L’intervento vuole offrire, in particolare, un supporto agli insegnanti alle loro prime esperienze didattiche mettendo a disposizione percorsi di formazione online liberamente fruibili, secondo modalità di utilizzo autonomo e individuale o nella modalità dei piccoli gruppi di insegnanti in autoformazione (Knowles, 1973/1993).

2. REALIZZAZIONE E SPERIMENTAZIONE

Il progetto è stato ideato, coordinato e realizzato da un gruppo di lavoro composto da figure con diverse competenze: responsabili scientifici per la definizione delle linee culturali generali; esperti dei contenuti formativi con compiti di elaborazione delle sequenze didattiche; un esperto degli ambienti di apprendimento online; un esperto nella definizione del modello didattico-formativo; un gruppo di dirigenti scolastici come figure di raccordo con il mondo della scuola; incaricati del supporto organizzativo e responsabili della produzione. Sono state selezionate, quali tematiche oggetto di formazione, la gestione della didattica d’aula, la progettazione didattico-formativa, la valutazione degli apprendimenti, le dinamiche adolescenziali, l’integrazione degli alunni stranieri, le strategie contro la dispersione scolastica.

L’ambiente di apprendimento è stato definito in base a criteri di impiego funzionale del web 2.0 (Downes 2005), a esigenze di flessibilità nella scelta del modello didattico, di semplicità di aggiornamento e integrazione, di riduzione delle problematiche tecnologiche e di contenimento dei costi (sono stati utilizzati Google Sites, Vimeo e Slide Share.

Il modello didattico-formativo (Maccario, 2011; 2012), finalizzato a favorire l’elaborazione critica delle conoscenze, la riflessione sulle pratiche d’insegnamento e l’avvio alla costruzione di competenza, ha inteso valorizzare l’immersività in situazioni didattiche autentiche o realistiche (attraverso l’impiego di video e fumetti originali, di testimonianze dirette, di artefatti didattici, ecc.), la problematizzazione e l’analisi delle pratiche d’aula grazie all’uso critico di risorse teoriche appositamente predisposte, l’elaborazione di ipotesi operative, l’autovalutazione finale dell’apprendimento inteso come cambiamento nelle rappresentazioni e nelle disposizioni all’azione dopo la fruizione dei percorsi formativi.

Il modello offre la possibilità a ciascun corsista di raccogliere e depositare in spazi di lavoro di gruppo i propri elaborati, in funzione di un confronto tra pari e con figure le tutoriali appositamente formate. Il prototipo formativo è stato definito e validato in una prima fase ideativa (2008) e in una seconda fase di sperimentazione iniziale ristretta (2010) seguita da una allargata (2011).

La sperimentazione è avvenuta con supporto di tutor e ha previsto l’attivazione di specifici forum di discussione; si è avvalsa inoltre della raccolta di materiale di valutazione e monitoraggio (questionari e focus group).

La seconda fase sperimentale, che ha corrisposto anche a un primo momento di diffusione, con l’obiettivo di offrire un’opportunità gratuita di formazione alle scuole, si è rivolta agli insegnanti delle province di Torino, Cuneo e Asti, secondo il seguente schema: 6 scuole secondarie di primo grado in ogni provincia (5 insegnanti per scuola) per ognuno dei percorsi, per un totale di 24 scuole in ogni provincia e di circa 120 insegnanti;

3. PRINCIPALI ESITI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO

Gli esiti della prima sperimentazione hanno indicato che i percorsi sono risultati sostanzialmente di facile e intuitiva fruizione da parte degli insegnanti, sia sul piano tecnico-informatico sia in rapporto alla comprensibilità del linguaggio e delle attività.
È stata riconosciuta la coerenza tra bisogni formativi (tematiche affrontate), obiettivi formativi e attività proposte, attività che sono risultate coerenti ed efficaci rispetto alle forme di apprendimento.
È stata attribuita importanza alla possibilità di ottenere feedback sui materiali prodotti come esito del lavoro in piccolo gruppo coordinato da figure tutoriali.

I risultati della seconda sperimentazione, che ha visto coinvolto un più vasto e variegato gruppo di docenti, hanno sostanzialmente confermato la tenuta del modello e la validità del prototipo formativo, sebbene esiti più analitici siano attesi a partire dall’esame, ancora in corso, degli elementi informativi rilevati.

Sul piano dello sviluppo del progetto, oltre a eventuali ulteriori affinamenti, possibili anche in relazione alla sperimentazione del materiale su un campione di insegnanti ulteriormente allargato al livello nazionale (nell’ambito del piano di formazione ANSAS rivolto ai docenti neo-assunti attualmente in corso), è ipotizzabile l’integrazione dei percorsi con repertori di “buone pratiche didattiche” raccolte e vagliate nel corso della sperimentazione.

BIBLIOGRAFIA:
• Downes S., “E-learning 2.0”, in “eLearn Magazine”, 17 October 2005.
• Fondazione Agnelli, “Rapporto sulla scuola in Italia”, Laterza, Bari, 2011.
• Knowles M., “The Adult Learner. A Neglected Species”, Gulf Publishing, Huston,1973 (trad. it. “Quando l’adulto impara”, Franco Angeli, Milano, 1993).
• Maccario D., “Progettare percorsi didattici per competenze: presupposti teorici e implicazioni operative”, Tutor, vol. 11, n. 2-3, luglio-dicembre 2011; pp. 48-55.
• Maccario D., “A scuola di competenze”. Ed SEI Torino, 2012.

ENGLISH ABSTRACT:
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo has developed training paths using web 2.0 environment for answering to the needs of lower secondary school teachers. Its distinguishing characteristic is the methodological plan, which is based on total immersion, problem-based learning and analysis of classroom practice.

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Immagine in testata di Stefan Mosneanu (licenza free to share)

Daniela Maccario e Andrea Garavaglia

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