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Partigiani della conoscenza, costruttori di libertà

Pubblicato il: 07/10/2010 16:10:13 -


Pubblichiamo alcuni passaggi dal manifesto della Federazione degli Studenti sulla giornata di mobilitazione nazionale per la scuola pubblica che si terrà l’8 ottobre 2010.
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[…] Part[iamo] dal presupposto che sulla scuola si deve investire molto. Non siamo economisti, non diremo noi dove trovare le risorse; sappiamo solo che tutti gli studi di settore dicono che l’investimento nella conoscenza (anche fatto da privati) paga molto di più di ogni altro. Pensiamo che quell’investimento oggi lo debba fare uno stato che si trova davanti ad un bivio: investire e scommettere sul futuro o tagliare e difendersi da questo.

Pensiamo che si debba fare una VERA riforma della scuola, che rafforzi e che abbia al centro l’autonomia scolastica.

Dare a tutti i bambini e le bambine il diritto alla scuola dell’infanzia, ripristinare i moduli con le compresenze alla scuola elementare. […] Pensare una scuola media che serva davvero ad incoraggiare i ragazzi ad approfondire i loro interessi e li indirizzi verso una consapevole scelta di scuola superiore, magari dopo un biennio unico che non gli faccia sentire il peso di una scelta fatta troppo presto. Abbandonando la pessima gerarchia che si è autoimposta, per cui i più bravi scelgono il classico e i meno bravi il professionale.

Ripensare la scuola superiore. Ripensare a cosa insegna e a come lo insegna.

Oggi la quantità di cose che si imparano a scuola diminuisce sempre di più. Basti pensare che gli studenti potrebbero insegnare ai professori ad usare internet. […] Crediamo in una didattica liberata dalle lezioni frontali che occupano quasi tutto il tempo scuola e in una scuola superiore che sia laboratorio di conoscenze, che faccia fare ricerche ed approfondimenti agli studenti. Una scuola che investa sulla formazione permanente, anche dei docenti. Una scuola i cui spazi non chiudano mai, per offrire un luogo pubblico che possa liberare gli studenti, offrendo pari opportunità a tutti, uno spazio in cui possano studiare, fare sport, teatro, in cui possano navigare in internet, uno spazio in cui ritrovarsi e in cui poter passare il tempo […].

[…]

La scuola dev’essere il primo presidio democratico in ogni quartiere ed in tutto il paese. Abbiamo dei compiti arretrati: dobbiamo attuare la Costituzione Italiana, come disse Piero Calamandrei nel suo discorso agli studenti. Dobbiamo realizzare e difendere ogni giorno di più, con lo stesso spirito dei padri costituenti, le istituzioni del nostro paese, tra cui la scuola pubblica.

I nostri nonni ci hanno dato la libertà, l’hanno pagata con il loro sangue. Spetta a noi continuare il loro lavoro, verso nuove conquiste democratiche; loro hanno imbracciato i fucili per permettere a noi di realizzare i nostri sogni con le armi più potenti che ci siano: la forza delle idee e le ragioni della politica. […]

Federazione degli Studenti

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