Home » Community » Musica nella primaria... come?

Musica nella primaria… come?

Pubblicato il: 31/01/2013 17:19:01 -


I giovani alunni, non avendo ancora infrastrutture promosse e inculcate dalla tv o dalla moda musicale moderna, apprezzano i capolavori di Mozart, Beethoven, Brahms, Verdi e altri, rimanendone incantati.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Oggi più che mai si avverte l’esigenza di un’educazione musicale sin dalla più tenera età. Il linguaggio musicale permea tutti i settori della vita quotidiana, dalla televisione – in cartoni animati, film e pubblicità – al teatro, fino ai luoghi pubblici quali centri commerciali, negozi e locali. Il paesaggio sonoro che ci circonda è vasto ed eterogeneo; imparare a riconoscere il prodotto “buono” da quello “cattivo”, generando nei più piccoli uno spirito critico, è quindi doveroso, giusto e corretto. Altro stimolo maggiormente importante è la naturalezza e la spontaneità propria dei bambini, nonché la loro spiccata capacità d’apprendimento. Dai sei anni fino alle scuole medie i giovani alunni costituiscono un terreno fertile che garantisce un ottimo raccolto. Le esperienze musicali a loro proposte vengono accolte e assimilate rapidamente. In qualità di Insegnante di musica che opera quotidianamente con bambini della scuola primaria posso affermare con certezza che i giovani alunni, non avendo ancora infrastrutture promosse e inculcate dalla tv o dalla moda musicale moderna, apprezzano i capolavori di Mozart, Beethoven, Brahms, Verdi e altri, rimanendone incantati. Ritengo emblematico il racconto dell’autista del bus del nostro istituto: “Ascoltarli mentre parlano di quanto sia bella la storia del Rigoletto, vederli infervorarsi discutendo animatamente della vendetta di Rigoletto, sulla prepotenza del duca di Mantova e sentirli intonare le arie più famose… è stato divertente!”

Importantissima e indispensabile si rivela la produzione musicale che avviene nella nostra scuola primaria mediante la pratica strumentale associata a quella vocale.

Nei primi mesi l’incontro con tale disciplina avviene mediante esercizi ritmici eseguiti con il corpo e con la voce e successivamente con strumentario Orff, o più semplicemente usando oggetti di uso comune e quotidiano (catini o penne come percussioni, righelli e forbici come idiofoni). Successivamente, la presentazione di ogni singolo strumento avviene con il racconto di una breve fiaba che pone l’accento sulle peculiarità timbriche ed espressive dell’oggetto sonoro. Fondamentale è coinvolgere tutta la classe nell’attività proposta, spingendo i piccoli musici all’ascolto vicendevole e all’interazione tra loro. Conoscere la grafia musicale a piccole dosi è un compito fondamentale quanto imparare a leggere e scrivere, finalizzandola a una più precisa esecuzione, oltre che essere strumento indispensabile per un proficuo rendimento scolastico futuro. In seguito la produzione musicale continua tramite l’utilizzo del flauto dolce che mette a confronto i bambini con uno strumento melodico da cui poter ottenere grande soddisfazione e gratificazione.

Ritengo sostanziale il potermi avvalere dell’aiuto e collaborazione della scuola di musica, da me diretta, attiva nello stabile del nostro istituto. I piccoli allievi possono apprendere l’arte e la tecnica della musica studiando approfonditamente uno strumento assistiti da un maestro specialista. Possono avvicinarsi al pianoforte, violino, al violoncello, al flauto traverso e alla chitarra seguiti individualmente un’ora alla settimana per tutto l’anno. Aspetto vincente è la possibilità, sin dai primi mesi di studio, di poter accedere alle prove orchestrali che coinvolgono ragazzi iscritti alla scuola di musica e allievi della scuola primaria che studiano flauto dolce durante le ore curricolari. Inoltre la scuola primaria offre ai propri iscritti un corso di coro.

Il piccolo ensemble vocale si prepara per poi interagire con l’ensemble strumentale, oltre che per permettere lo sviluppo di abilità vocali per coloro che mostrano particolare attitudine e predisposizione al canto. A mio avviso, si è rivelato molto vantaggioso accogliere in orchestra alcuni ex alunni che sono in grado di sostenere i più piccini anche in composizioni impegnative oltre che essere esempio positivo e di grande stimolo. Le ultime esibizioni hanno visto l’orchestra eseguire brani d’autore di notevole spessore rispettando quasi fedelmente la partitura orchestrale originale adattandola all’organico attuale: 6 pianisti – 1 flauto traverso – 5 flauti dolci – 2 percussionisti – 4 violininisti – 1 violoncellista – 1 chitarrista.

***
Immagine in testata di coltfan909 / Flickr (licenza free to share)

Michele Santomassimo

6 recommended

Rispondi

0 notes
291 views
bookmark icon

Rispondi