Internet strumento di educazione e di pace
Dare il Nobel a Internet può sembrare, e probabilmente lo è, solo un gesto simbolico. Eppure, forse quest’iniziativa merita sul serio di essere supportata.
“Il nobel per la Pace dovrebbe andare al Network. Un Nobel per ciascuno di noi”. È così che si chiude il manifesto inglese di “Internet for peace”, un movimento nato per nominare la rete a Nobel per il 2010. “Abbiamo finalmente capito che Internet è molto più di una rete di computer. Si tratta di un intreccio infinito di persone. Uomini e donne da ogni angolo del globo sono collegati gli uni agli altri, grazie alla più grande piattaforma sociale mai conosciuta dell’umanità. La cultura digitale ha gettato le basi per un nuovo tipo di società. Sta facendo avanzare il dialogo, il dibattito e il consenso attraverso la comunicazione. Perché la democrazia ha sempre prosperato dove c’è apertura, accoglienza, discussione e partecipazione. E il contatto con gli altri è sempre stato il più efficace antidoto contro l’odio e il conflitto. Ecco perché Internet è uno strumento per la pace. Ecco perché chiunque lo usi può seminare il seme della non violenza”.
La candidatura di Internet a Premio Nobel per la Pace 2010, già accettata dalla Commissione, è stata promossa dal progetto di Wired Italia Internet for Peace con la sottoscrizione di Shirin Ebadi, pacifista iraniana e vincitrice del Nobel per la Pace nel 2003 nonché avvocatessa e docente all’Università di Teheran. L’iniziativa conta anche dell’appoggio del presidente della Camera Gianfranco Fini e altri 160 tra deputati e senatori italiani nonché di autorevoli ambasciatori di ogni parte del mondo.
Significativo l’appello di Umberto Veronesi, altro sostenitore dell’iniziativa. “Se il Web vincesse il Nobel dimostreremmo agli osservatori futuri due cose: che avevamo capito la portata della rivoluzione globale rappresentata dalla Rete; che eravamo determinati a volgerla al miglior utilizzo nell’interesse dell’umanità intera”.
Uno dei concetti-chiave del movimento è dunque far raggiungere la consapevolezza della valenza sociale del mezzo, come ben rappresentato nel manifesto creato da Armando Testa. Internet è lo strumento di comunicazione più potente mai creato dall’uomo. Con internet è possibile superare qualsiasi barriera culturale e territoriale. Internet è sapere, democrazia, libertà di espressione.
Proprio in questo istante, centinaia di milioni di persone stanno utilizzando la rete: c’è chi aggiorna il proprio status su Facebook, chi utilizza internet per lavorare, chi parla con parenti nell’altra parte del globo, c’è chi studia e chi si informa. Insomma: Internet è la più grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza.
Dare il Nobel a Internet può sembrare, e probabilmente lo è, solo un gesto simbolico. Eppure, forse quest’iniziativa simbolica merita sul serio di essere supportata.
Per unirsi all’iniziativa:
http://www.internetforpeace.org/joinus.cfm
Anna Maria Pani