Integrazione e nuove tecnologie
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Un laboratorio di scrittura creativa on line finalizzato all’integrazione e alla socializzazione, un blog di classe, “Eruannon, l’elfo diversamente abile”, dedicato alle fiabe e alle favole. Per il superamento dell’emarginazione, la scoperta dell’identità personale e sociale e lo sviluppo delle capacità creative ed espressive.
Parlare di integrazione oggi sembra scontato, invece nulla è più difficile da attuare. “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze” diceva qualche tempo fa lo scrittore Paul Valery. In effetti la scuola è la prima istituzione sociale che riveste un ruolo fondamentale per l’integrazione del diversamente abile in quanto, essendo un ambiente di educazione e di apprendimento, prepara l’alunno all’inserimento nella vita sociale.
L’integrazione scolastica, come suggerisce l’art. 12 comma 3 della legge 104 /92, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona con handicap, nell’apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni sociali. Tale obiettivo si realizza quando l’allievo, oltre a stabilire legami affettivi autentici con le persone presenti nel contesto scolastico, partecipa alle proposte di apprendimento in un processo unitario, conseguendo un bagaglio culturale costituito da conoscenze e competenze tali da poter dare un significato alle proprie esperienze.
Per rendere possibile ciò l’I.C. “G. Arcoleo” ha realizzato vari progetti e iniziative che hanno avuto come obiettivi formativi il superamento dell’emarginazione, la scoperta dell’identità personale e sociale e lo sviluppo delle capacità creative ed espressive. Nell’anno scolastico in corso è stato realizzato un laboratorio di scrittura creativa on line finalizzato all’integrazione e alla socializzazione; un blog di classe “Eruannon, l’elfo diversamente abile”, dedicato alle fiabe e alle favole e reso possibile dal lavoro di gruppo dei ragazzi della I D.
In questo contesto le diversità particolari di ciascun allievo sono diventate motivo di apprendimento per il gruppo scolastico e i risultati dell’attività educativo-didattica manifestano la presenza di tutti e di ciascuno.
Dunque un blog di classe che, attraverso l’invenzione di personaggi fantastici come elfi, fate, folletti, e di luoghi e mondi lontani, ha permesso di realizzare il sogno di qualsiasi essere umano: essere accettato per quello che si è.
Fondamentale è stata la formazione di gruppi eterogenei. Gli alunni coinvolti, infatti, appartengono a fasce di livello differenti, si va dalla fascia alta a quella medio-bassa; questo per garantire a tutti un’adeguata partecipazione al progetto. In questo modo ogni ragazzo è divenuto produttore attivo di conoscenza. Il blog, grazie ad alcune specifiche caratteristiche come la facilità e rapidità d’uso, l’immediatezza della scrittura, la natura socializzante, dialogica e interattiva ha stimolato i ragazzi nella produzione narrativa, e nella successiva ricerca di immagini sul web.
Il lavoro di integrazione non si esaurisce con la sola produzione e messa in rete dei racconti, ma continua attraverso la realizzazione di un e-book che raccoglie le fiabe realizzate dai ragazzi.
Alunni normodotati e alunno diversamente abile hanno trovato un punto in comune, un luogo dove incontrarsi e realizzare ciò che la società civile dovrebbe garantire a tutti i cittadini.
Il punto di partenza, la competenza digitale, cioè la capacità di un soggetto di esprimersi e di muoversi nel mondo informatico, è diventato inevitabilmente anche il mezzo per realizzare l’integrazione e la socializzazione tra soggetti che, normodotati o diversamente abili che siano, sono tutti diversi l’uno dall’altro. Ma è proprio questa diversità che li rende unici e irripetibili; ricordiamo che “CIÒ CHE SI RIVELA POSITIVO PER GLI ALUNNI DISABILI È DI UGUALE BENEFICIO PER TUTTI GLI ALTRI”.
Gli esiti di questo progetto potrebbero essere considerati attendibili in termini di possibili strategie da applicare per realizzare una migliore integrazione degli alunni diversamente abili nelle scuole italiane di qualsiasi ordine e grado.
Comunicazione efficace, apprendimento significativo, integrazione e socializzazione. Ecco quello che la scuola italiana deve garantire a tutti gli alunni senza alcuna differenza, ed è quello che nel nostro piccolo pensiamo di aver fatto.
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Salve a tutti, sono Eruannon, un piccolo elfo, a dir la verità un mezzo folletto o come dite voi umani diversamente abile. Perché vi chiederete? Beh, non posso volare, non faccio magie e le mie orecchie non sono proprio a punta. Ma per fortuna vivo nel Regno di Petunia dove l’amore, l’amicizia, la solidarietà e il rispetto sono valori fondamentali. Sono un tipo furbo ed astuto, ho molti amici tra cui quattro fate, Faith, Ophelia, Naida, Ellet. Spesso la sera ci riuniamo sotto la Grande Quercia e raccontiamo storie fantastiche. Venite a visitarci… vi aspettiamo numerosi… Questo l’indirizzo web con il link: blogdellefate.splinder.com.
Maria Ausilia Castagna