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Insegnare l’Italiano: obiettivi e finalità

Pubblicato il: 12/03/2012 16:02:00 -


L’importanza della didattica dell’Italiano a scuola, perché la padronanza della lingua costituisce la premessa del successo formativo.
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La lingua italiana, come materia di studio, sia a livello formativo-culturale sia a livello linguistico-espressivo, costituisce il fondamento comune di tutte le altre discipline. Nel biennio della scuola secondaria di secondo grado, lo studio dell’Italiano è articolato in tre settori: educazione linguistica, riflessione sulla lingua ed educazione letteraria.

Le finalità specifiche perseguite sono: l’acquisizione di una conoscenza completa dei meccanismi di funzionamento della lingua e dei processi comunicativi in generale; l’acquisizione della consapevolezza delle trasformazioni della lingua, strettamente legata alle vicende storico-culturali; l’acquisizione della capacità di usare correttamente la lingua nella produzione e nella ricezione, orali e scritte, in relazione agli scopi e alle situazioni comunicative; arricchimento del lessico e acquisizione di una terminologia specifica; l’acquisizione dell’abitudine alla lettura come mezzo per accedere ai diversi campi del sapere e per ampliare il proprio orizzonte culturale, usando le proprie conoscenze per compiere inferenze, cioè ipotesi sul significato del testo e sugli scopi dell’emittente; promuovere un interesse specifico per le opere letterarie; l’acquisizione della consapevolezza della specificità del fenomeno letterario in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento; l’acquisizione di capacità critiche e interpretative.

Gli obiettivi, articolati in conoscenze, competenze e capacità, sono: potenziamento e approfondimento dello studio della morfologia, della sintassi della frase semplice e complessa; uso di un linguaggio appropriato; saper costruire periodi corretti, logici e coerenti; riconoscere gli aspetti formali e strutturali dei diversi generi letterari; sicurezza nell’analisi e nella sintesi dei testi; conoscenza dei movimenti letterari e dei principali autori; capacità di individuare rapporti di continuità e discontinuità tra tematiche trattate da autori diversi; saper individuare le scelte formali dell’autore (figure retoriche, metrica, registro, procedimenti strutturali e stilistici); saper produrre testi di lunghezza vincolata; saper adeguare le modalità di scrittura al format stabilito (traccia, destinatario, scopo); saper contestualizzare le conoscenze e sviluppare argomentazioni su un tema dato; acquisizione di abilità cognitive più complesse (commento, valutazione, critica); saper elaborare e sostenere un proprio punto di vista su un argomento ed esprimere fondati giudizi critici.

Lo studio dell’Italiano riveste, quindi, una particolare importanza: sapersi esprimere con correttezza grammaticale e proprietà lessicale e variare il registro in rapporto alla situazione e agli interlocutori costruisce la premessa del successo formativo e della capacità di sapersi relazionare in maniera consapevole e adeguata con gli altri nella società.

Daniela Maria Graziano

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