Innovazione didattica e LIM in classe
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Una breve presentazione a un articolo liberamente consultabile online sul tema “Lavagne interattive multimediali e innovazione didattica”.
“Un approccio non ingenuo o superficiale all’uso della tecnologia nella didattica richiede di considerare almeno due aspetti. Da un lato le caratteristiche dello strumento, perché la tecnologia non è mai veramente neutra, anzi ogni tecnologia tira da una parte. Una verità ben espressa da un noto aforisma di Abraham Maslow: ‘quando l’unico strumento che hai a disposizione è un martello tendi a trattare tutto come se fosse un chiodo’.
Da un altro lato, va considerata la natura dei problemi che emergono dal contesto di applicazione e che nel nostro caso possiamo sommariamente identificare con un ampio ventaglio di difficoltà nell’apprendimento: perché i nostri studenti non imparano? O: perché non imparano bene? O ancora: perché sembra che non abbiano molta voglia di imparare?”.
Così cominciava un articolo su LIM e innovazione didattica, scritto insieme alla collega di Palma, dove cercando di rispondere al doppio quesito di cui sopra, riflettevamo sul rapporto tra LIM in classe e innovazione didattica, nella ovvia (ma è davvero ovvia?) consapevolezza che l’introduzione di una tecnologia in classe non significa automaticamente “fare innovazione”.
L’articolo, pubblicato nel 2009 sul n.48 di TD, è adesso liberamente consultabile all’indirizzo: http://www.tdmagazine.itd.cnr.it/PDF48/5_Didoni_diPalma_TD48.pdf
Ne ripropongo la lettura con l’intento di raccogliere riscontri e osservazioni anche critiche in quanto il tema affrontato (il rapporto tra tecnologia e innovazione) mi sembra oggetto di scarsa attenzione e riflessione. Buona lettura!
Roberto Didoni