Famiglia, insegnanti e operatori insieme per i DSA
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Aiutiamoci a collaborare per migliorare il mondo della scuola riguardo i ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Un saggio in PDF per capire che cosa sono i DSA e come aiutare i ragazzi che ne soffrono.
INTRODUZIONE
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), nelle loro diverse espressioni, possono manifestarsi nell’acquisizione delle abilità linguistiche, nell’apprendimento, nello sviluppo cognitivo.
LA DISLESSIA
Il primo effetto, osservabile e misurabile, del disturbo di lettura è certamente una lettura lenta e stentata, spesso caratterizzata da errori di natura diversa; ed è proprio la rapidità della lettura l’indicatore della presenza del disturbo più sensibile rispetto alla accuratezza, soprattutto dopo i primi anni di scolarizzazione.
LA DISORTOGRAFIA
Le problematiche legate all’ortografia possono osservarsi con evidenza in un tipo di scrittura molto lenta e/o eccessivamente scorretta. Sottolineiamo però che questa lentezza non dovrebbe essere causata da una scarsa abilità nella velocità del gesto motorio, invece dovremmo attribuire questa bassa velocità nella realizzazione della parola a una carente abilità nella conversione della parola udita o visualizzata nei grafemi corrispondenti, oppure a un deficitario richiamo al proprio lessico ortografico.
LA DISGRAFIA
La Disgrafia è sicuramente il disturbo specifico dell’apprendimento che risulta più difficile da valutare con parametri oggettivi. I bambini con ipotesi di disgrafia mostrano principalmente una scrittura illeggibile, o comunque di difficile interpretazione, sia da parte del bambino che l’ha prodotta che da parte di altri lettori.
LA DISCALCULIA
Con il termine “Discalculia Evolutiva” indichiamo un disturbo specifico dell’apprendimento che indica delle forti cadute a carico degli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
LEGGE E DECRETI ATTUATIVI
La Legge 170 8/10/2010 si esplica in 9 articoli che, in sintesi, trattano il riconoscimento legale dei DSA (art. 1), le modalità di identificazione precoce e pari opportunità di studio (art. 2), modalità diagnostiche (art. 3), formazione per gli insegnanti (art. 4), misure educative e didattiche di supporto (art. 5) e misure per i familiari (art. 6). L’art. 7, sulle disposizioni di attuazioni, viene applicato con il successivo DM n. 5669 del 12/7/2011.
COME COSTRUIRE IL PDP
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) serve sia per capire e mettere per iscritto tutti gli strumenti compensativi che il/la ragazzo/a può usare divise per materie. È come un patto tra famiglia, insegnanti e preside. Ogni ragazzo DSA è a sé, perciò anche gli strumenti compensativi variano da soggetto a soggetto.
QUALI STRUMENTI COMPENSATIVI SI POSSONO USARE
Ogni DSA è diverso da un altro, perciò anche per gli strumenti compensativi non sempre quello che va bene per una persona può andare bene per un’altra. L’unico modo è provare.
PER APPROFONDIRE:
Il saggio in PDF da scaricare.
Gianluca Lo Presti e Anna Rossi-Caselli