L’Europa adolescente
Un’esperienza Comenius interpretata da un insegnante progettista che ha contribuito allo sviluppo del Programma Lifelong Learning con una proposta coerente e continuativa. I titoli dei Progetti rappresentano i capitoli di un percorso finalizzato a valorizzare e archiviare altre esperienze.
La mia storia con l’Europa è una storia personale, una questione privata, scomodo Beppe Fenoglio perché il titolo del suo libro è troppo bello e mi colpì da ragazzo, quando tale dimensione era ritenuta, allora, anche da me stesso, come minimo demodé. Fino all’aprile 1998, l’anno in cui intrapresi il viaggio in Galles, a Pontypridd, per una conferenza dedicata alle scuole primarie per mettere semi che avrebbero potuto svilupparsi in Progetti Comenius, il mio lavoro di insegnante aveva raggiunto un successo determinato da diversi fattori:
• attraverso Progetti interni agli istituti dove operavo avevo potuto coltivare la mia attività di disegnatore e di cantautore per ragazzi;
• le istituzioni locali e i media avevano una certa attenzione per il mio lavoro, che tra l’altro veniva pubblicato in libretti artigianali (confezionati in modo professionale) usando gli strumenti e il mestiere della redazione di un mensile dove avevo collaborato;
• l’utenza considerava sempre più un patrimonio culturale, di cui si sentiva protagonista e custode, sia le canzoni che la didattica che ne conseguiva;
• il mondo della scuola considerava una risorsa questo tipo di innovazione “ebbi la fortuna di incontrare un giovane insegnante, Massimo Presciutti, nel quale mi rividi completamente” (Luigi Paternostro, faronotizie.it, anno V, n. 50, Luglio 2010).
Pur essendo totalmente digiuno della lingua inglese riuscii lo stesso a fare gruppo grazie ai miei quaderni di appunti su cui disegnavo impressioni, a una serata al pub a suonare con gli organizzatori e i partecipanti europei al meeting e all’aiuto del gruppo degli italiani che era con me (in primis lo staff in trasferta della nostra Agenzia Nazionale). Fui addirittura identificato, da giovani insegnanti austriaci, greci e danesi, come coordinatore di un Progetto Comenius che si inventò durante uno dei break gastronomici avendo sott’occhio i miei libretti stampati di canzoni e disegni. Il titolo, molto esplicativo, venne fuori subito: “Linguistic Adventures” (1999 – 2002). Saranno prodotti, tra l’altro, una rivista cartacea, tradotta anche in lingua austriaca, e il mio primo CD, la cui prima edizione, anche se si presentava come prodotto industriale, in realtà fu masterizzata copia per copia e la copertina stampata al mio computer. Ricordo con nostalgia le mie bambine ancora piccole che curiosavano nel mio sgabuzzino trasformato in laboratorio stravagante. Quando poi feci la prima tiratura in 500 copie e arrivarono i pacchi a casa la bambina più piccola disse: “Ho capito babbo che ci tieni molto… se te se ne rompe uno ne prendi un altro”. In realtà il CD, che produssi io stesso con un contributo economico e la paternità del Progetto, attraverso la SIAE, andò nelle librerie con un successo, per me, più che soddisfacente. Con i fondi stanziati ho frequentato poi il British Institute di Firenze dove ho acquisito una certa padronanza della lingua inglese tanto da scrivere i Progetti futuri in aperta solitudine. Un altro strumento acquisito fu, intanto, l’uso del computer, che diventò mano a mano lo strumento basilare. Il secondo partenariato, “Art of living” (2003 – 2006), infatti, ha le caratteristiche che l’informatica offre: reperibilità, archiviazione, diffusione. Le nazioni coinvolte furono Bulgaria, Austria e Spagna. Da questo momento lo stile, il metodo e i contenuti, che stavano prendendo una forma riconoscibile, sono stati oggetto di un’attenzione, da parte di certi istituti scolastici europei, che ha poi portato a uno sviluppo ormai identificabile e riconoscibile attraverso i Comenius successivi (“Happy S.C.I.E.N.C.E.” / 2009 – 2011) e, appena iniziato, (“H.U.M.A.N. BEING” / 2011 – 2013). Il percorso può essere quindi letto in questo modo: acquisizione degli strumenti in modo affettivo, stare insieme agli altri trovando una propria dimensione, approccio scientifico, valore dell’essere umano singolo per cui una democrazia adulta non può essere che l’insieme di singoli.
I video degli ultimi viaggi LLP dell’autore:
• Romania
• Polonia
• Bulgaria
Massimo Presciutti