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Un e-book per l’Europa

Pubblicato il: 28/02/2013 18:44:37 -


L’articolo presenta l’e-book elaborato da un gruppo di docenti universitari e professori di scuola media superiore di secondo grado per la diffusione nelle scuole italiane delle tematiche legate all’UE; quest’ultima viene considerata dagli autori come una dimensione ineludibile, ma ancora sottovalutata, della vita politica attuale. Il testo è scaricabile gratuitamente.
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“Forse in pochi sanno che…”: è tutto racchiuso in questo incipit il motivo che ha spinto l’associazione genovese Centro in Europa, da anni impegnata sul fronte europeista, a imbarcarsi nell’avventura di scrivere un e-book indirizzato ai docenti della scuola media superiore di secondo grado sulle tematiche connesse all’UE. Il progetto è partito nell’ormai lontana estate 2011, quando il Centro ha riunito attorno a sé un eterogeneo gruppo di volenterosi ed elaborato il progetto per accedere a un finanziamento nell’ambito del Programma di apprendimento permanente dell’UE-Programma Jean Monnet. Da quella data parecchie novità hanno portato le prime pagine dei giornali a occuparsi dell’Unione Europea, responsabile di molti mali o dispensatrice di salvezza, insignita del Nobel per la Pace e minacciata di secessione inglese. Come orientarsi in tanta varietà di fatti e di opinioni?

Il problema è che “pochi sanno che oltre il 70% delle leggi che vengono fatte in Italia sono la ratifica di direttive che provengono da Bruxelles” (Prefazione dell’on. Mario Mauro, Presidente della delegazione italiana PPE). Cambierebbe qualcosa saperlo?

A parere degli autori dell’e-book sì: per questo si sono accinti all’opera. Se infatti l’asse della nostra vita collettiva si è spostato da Roma a Bruxelles e Strasburgo, anche il nostro modo di vivere la dimensione politica dovrebbe cambiare: dovrebbe cambiare la prima pagina dei nostri giornali, dovrebbe cambiare l’ordine con cui presentiamo le istituzioni, dovrebbe cambiare il bersaglio delle nostre critiche e delle nostre lodi.

Chi meglio della scuola deve diffondere conoscenze poco diffuse? Ecco perché il testo si rivolge ai docenti, che però sono in genere loro stessi scarsamente formati. Come gli altri cittadini infatti i docenti scontano i ritardi dell’istituzione scolastica di cui sono stati, prima che insegnanti, alunni. Chi formerà dunque i formatori?

Da questa considerazione nasce la seconda caratteristica dell’e-book, e cioè la collaborazione tra l’Università, Facoltà di Giurisprudenza, e i docenti della scuola secondaria. L’opera è infatti suddivisa in sei capitoli, ciascuno dei quali costituito da un’introduzione teorica redatta da un docente universitario, e da una parte operativa stesa da un professore della scuola secondaria; al termine del testo ciascun professore ha aggiunto materiale documentario ed esercitazioni utilizzabili nelle classi.

Universitari e docenti si sono incontrati nell’arco della primavera-autunno 2012, limando i rispettivi interventi; durante lo scorso ottobre-novembre i testi sono stati sottoposti al vaglio di una platea di professori radunata presso il Centro in Europa. Il risultato finale è stato quindi raccolto nell’e-book che ora è liberamente scaricabile dal sito: http://www.centroineuropa.it/index.php.

Gli argomenti trattati dal testo (storia dell’integrazione europea, istituzioni UE, euro e governance economica, sviluppo sostenibile, ruolo internazionale dell’UE, diritti e cittadinanza europea), per quanto non esaustivi della ricca realtà dell’UE, offrono sicuri agganci con i programmi scolastici anche in vista di eventuali Uda; le proposte didattiche e i materiali forniti dagli insegnanti riflettono la loro esperienza professionale in differenti istituti della città, e spaziano quindi da attività di mera informazione ad attività di rielaborazione e riflessione. Ciò garantisce la possibilità per ogni collega di attingere secondo le proprie necessità ed eventualmente modificare o tralasciare quanto non gli serve. Il Centro in Europa incoraggia l’invio di ulteriori commenti e proposte dei lettori, in modo da garantire all’esperienza una nuova vitalità.

La speranza degli autori è infatti che la loro opera inneschi un circolo virtuoso di apprendimento-consapevolezza-desiderio di nuovo apprendimento di una realtà che ormai è, nel bene e nel male, la realtà dei nostri giorni, quella su cui di deve impostare una corretta educazione alla cittadinanza.

Chiara Saracco

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