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Digital Brain e NetIntelligenze

Pubblicato il: 21/07/2011 15:57:00 -


La società digitale modifica le nostre capacità cognitive verso forme di intelligenza utilitaristica, più veloce e rapida, capace di multitasking e simultaneità, meno concentrata e analitica, ciò che per alcuni autori può essere definita NetIntelligenza.
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Stiamo “evolvendo” verso un’intelligenza fluida, utilitaristica, che meglio si adatta al mondo/società digitale, una intelligenza capace di trovare un senso nella confusione delle informazioni mediali (information overload). “Una strategia di sopravvivenza fondamentale della società dell’informazione consiste nel sapersi proteggere dal 99% delle informazioni ricevute indesiderate” (Eriksen). I nativi digitali sono inoltre capaci di risolvere nuovi problemi indipendentemente dalle loro conoscenze acquisite, hanno sviluppato una nuova creatività intesa come un mix di conoscenza e una serie di collegamenti (hyperlinks) mediati dal web, una capacità di connessione con altre “digital-persone” (socialnetworking). Ma in cosa si differenzia tale tipo di intelligenza rispetto a quella gutenberghiana a noi più familiare?

È un’intelligenza che spende meno tempo a cercare di ricordare (search) e più tempo alla generazione di soluzioni, un’intelligenza divergente in grado di sviluppare un’integrazione più avanzata delle informazioni, anche in termini valutativi. Un’intelligenza veloce nel muoversi tra le informazioni, senza necessariamente approfondirle, ma capace di collegarle tra loro nella loro interezza o in parti, con possibili interconnessioni di frammenti.

Un’intelligenza fluida, liquida direbbe Zygmunt Bauman, sempre in movimento, fluttuante più che concentrata, capace di utilizzare forme di intelligenza distribuita, capace di nuove forme di apprendimento nuovo, un’intelligenza più informale che formale.

Un’altra evoluzione della Netintelligenza è la sua capacità di scoprire in modo rapido ed efficace le informazioni estraendole da più media, spesso in modalità OffBrain cioè in modalità web-mediate più che in operazioni cognitive mentali pure. Un’intelligenza insomma più abile nel trattare con una molteplicità di fattori.

Una sintesi:

(tag cloud post elaborata su http://www.wordle.net/)



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Daniele Pauletto

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