Dalle origini all’Homo Sapiens: una presentazione in digitale
In una classe terza di scuola primaria si è fatta una presentazione dinamica sull'evoluzione dell'uomo attraverso il software Prezi. La LIM ha permesso agli alunni di sfruttare il valore inclusivo delle tecnologie: scrivere con caratteri comprensibili da tutti, fare ricerche, visitare luoghi lontani, integrare lavori realizzati a mano con il materiale in rete.
Il programma di storia di classe terza scuola primaria tratta lo studio dell’evoluzione dell’uomo, dalla comparsa delle scimmie fino alla Storia vera e propria con la nascita della scrittura.
Con gli alunni della mia classe III C della scuola primaria G. Falcone di Funo dell’I.C. Argelato in provincia di Bologna, abbiamo pensato di realizzare un prodotto digitale sfruttando al meglio la LIM presente in aula per costruire un percorso accattivante che riassumesse questo importante periodo, integrandolo con disegni, testi, musica, immagini, link ad articoli di giornale, reperiti su libri cartacei ma soprattutto su internet; da subito ho pensato che Prezi potesse fare al caso nostro.
Dividiamo il lavoro tra ricerche su libri cartacei e parte tecnologica, il tutto sarà aggiornato settimanalmente. Partendo dalla comparsa dei primati, si è ripercorso tutto il processo evolutivo che dall’Africa ha poi popolato l’intero pianeta. Il passaggio evolutivo è stato affrontato sotto tutti gli aspetti essenziali, dalle importantissime caratteristiche fisiche, come la grandezza del cranio, la capacità di camminare in maniera eretta, a tutti i loro vantaggi, nonché al pollice opponibile. Provando a scrivere senza poter impugnare la penna tra pollice e indice, Nancy sbalordita ha detto: “Io già sono mancina, che guaio sarebbe non poter usare il pollice!”
Di grande rilievo l’aspetto sociale del nomadismo e poi della sedentarietà e quindi dal vivere singolarmente al raggiungimento di fondamentali scoperte e invenzioni straordinarie derivanti dal vivere in gruppo.
Da subito si capisce quanto sia fondamentale il lavoro degli storici e qui il sogno di Claudio di diventare pompiere vacilla e quasi quasi passa al paleontologo o all’archeologo.
Anche Alice comprende il valore di questi scienziati: “Fortuna che ci sono loro, altrimenti come avremmo fatto a conoscere la Preistoria?!”
Con Lucy, la madre dell’umanità, i cui bisogni primari erano la ricerca del cibo e la difesa, conosciamo i Beatles e “Lucy in the sky with diamonds” diventa la nostra colonna sonora, subito ai bimbi viene l’idea di inserirla nella presentazione digitale. Lucia dal canto suo ha una precisazione da fare: “Io mi chiamo Lucia, non Lucy!”.
Passando per l’Homo Habilis, considerato il primo uomo perché costruisce strumenti utili alla vita quotidiana; per l’Homo Erectus, che impara a sfruttare il fuoco per le sue esigenze; arriviamo all’uomo di Neanderthal che seppellisce i morti. Arianna F. osserva che se vicino alle sepolture sono stati trovati dei pollini, significa che l’uomo le adornava con fiori, segno dell’unione affettiva che lo legava ai suoi prossimi.
Con la scoperta di come accendere il fuoco, l’uomo dà inizio a un processo che avrebbe per sempre cambiato la vita sulla Terra; le nuove abitudini portano le famiglie a vivere a più stretto contatto, al bisogno di comunicare e quindi allo sviluppo di un linguaggio più ricco, fatto non solo di gesti e suoni ma anche di parole.
Fino ad arrivare all’Homo Sapiens, il primo artista; indimenticabile la faccia allarmata di Arianna P. che al mio annuncio che saremmo andati in Francia, si è subito preoccupata di precisare: “Io ci vengo solo se prima avvisiamo mamma e papà!” e il suo sollievo quando all’abbassarsi delle luci in aula, ha capito che ci saremmo andati comodamente seduti ai nostri banchi guardando la LIM, attraverso la visita virtuale in internet alla Grotte di Lascaux.
Scopriamo che i graffiti nelle caverne probabilmente avevano uno scopo magico: rappresentare gli animali e la loro cattura era considerato propiziatorio, di buon augurio; qui Asia A. sogna ad occhi aperti: “Quindi se disegno quel gioco che mi piace tanto, può darsi che alla fine lo riceva in regalo?”
L’uomo vive ormai in gruppi organizzati: le tribù, i clan, le famiglie; le donne si occupano dei bambini e delle altre faccende domestiche, “Come la mia mamma, non è che se sta a casa vuol dire che non lavora!” sentenzia Alessia; gli uomini si dedicano alla caccia che, praticata in gruppi, diventa più proficua e meno pericolosa.
Ognuno ha il suo compito e ciascuno col proprio apporto contribuisce alla comunità; Jessica: “Proprio come facciamo noi con gli incarichi in classe!” .
Ragioniamo insieme sul fatto che nelle varie situazioni ognuno ha un ruolo e il gruppo progredisce grazie alla collaborazione tra tutti; Elettra: “Come noi nella squadra di pallavolo, non possiamo giocare tutte nello stesso ruolo, altrimenti perdiamo di sicuro!”.
L’analisi della vita dell’uomo nel Paleolitico e poi nel Neolitico lascia comprendere ai bimbi l’enorme differenza fra il sistema di vita attuale e quello della Preistoria, e come quello attuale sia inevitabilmente il risultato dei cambiamenti epocali avvenuti in quel tempo, quali la scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento, la scoperta dei metalli per la costruzione di armi, attrezzi e oggetti ornamentali.
Il 29 aprile andiamo al Museo della Preistoria L. Donini di San Lazzaro di Savena. All’entrata ci accoglie un grosso mammut riprodotto in dimensioni reali; il percorso “A spasso con uomini e animali negli ambienti della Preistoria” è molto interessante e i bimbi mi chiedono di fotografare tutto, “Così poi mettiamo le foto nel prezi!” ci ricorda Asia P.
Terminiamo il programma col tema della nascita dei villaggi e delle nuove abitazioni. I bambini notano i cambiamenti delle abitazioni dell’uomo nel tempo: dall’albero su cui si rifugiavano i primati, alle grotte, alle capanne costruite prima con pelli di animali poi con la paglia e infine rafforzate da mattoni di argilla, fino ad arrivare alle palafitte, adatte a vivere vicino ai corsi d’acqua. L’uomo ora riesce a costruire in base ai propri bisogni, e non essendo più nomade capisce di doversi costruire case più solide che non hanno necessità di essere smontate e trasportate. Decidiamo di disegnare sul quaderno l’evoluzione delle abitazioni. Col commercio nella sua forma del baratto, la discussione prende una piega interessante; Martina: “Maestra, ma lo scambio doveva avvenire con oggetti dello stesso valore, se io do un braccialetto, non posso ricevere in cambio solo una figurina!”.
Si comprende che col commercio non si scambiano solo merci ma anche cultura: idee, tecniche e usanze delle popolazioni che si incontrano, provenienti da molto lontano, “come quando andiamo in vacanza!” esclamano entusiaste Ting Ting e Caterina.
Il lavoro, oltre che migliorare le capacità informatiche in senso stretto, della formattazione, della creazione di cartelle, della ricerca e salvataggio di immagini, della conversione di formati video o mp4 in mp3 e del loro inserimento in un unico prodotto digitale, ha permesso agli alunni di sfruttare a loro vantaggio il grande valore inclusivo delle tecnologie: scrivere con caratteri comprensibili da tutti, fare ricerche, visitare luoghi che di persona probabilmente non vedranno mai, integrare i loro lavori personali realizzati a mano con ciò che di interessante fornisce tutta la vastità di materiale offerta dalla rete.
Guarda qui la presentazione completa realizzata dalla classe:
http://prezi.com/irgm2claxoy9/levoluzione-delluomo/
Rosalinda Ierardi