Contributo volontario. Un’opportunità per condividere un progetto
Il contributo “volontario” è un versamento che ormai da tempo i genitori effettuano a favore della scuola in occasione della presentazione della domanda di iscrizione oppure anche all’inizio dell’anno scolastico. Nello spazio informativo del Ministero si legge che il Contributo scolastico (1) è deliberato dal Consiglio di Istituto e deve essere versato SOLO SU BASE VOLONTARIA in considerazione dei confermati principi di obbligatorietà e gratuità “per l’arricchimento dell’offerta culturale e formativa” escludendo il funzionamento amministrativo e didattico (ad es. fotocopie).
La circostanza che il divieto espresso di “imporre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere” nella scuola “elementare” (art. 143 comma 2 D.L.vo 297/94) sia stato abrogato dal regolamento dell’autonomia (art. 17 DPR 275/99) e che i suddetti principi evidentemente non opererebbero nell’età successiva all’obbligo induce taluni a dubitare della volontarietà, almeno in tale fase, così che l’autorità della delibera basterebbe a rendere il contributo vincolante (2). Tuttavia non appare normativamente riconosciuta al Consiglio facoltà impositiva.
È erroneo affermare che il contributo “volontario” sia stato introdotto dall’art. 13 della L 40/07. Come si evince dallo spazio dedicato dall’Agenzia delle entrate (3) alle “erogazioni liberali” (dunque volontarie), tale legge ne ha solo prevista la possibilità di detrazione nella misura del 19% (per le persone fisiche) ovvero di deduzione (per le persone giuridiche) purché effettuate “tramite banca o ufficio postale” o nelle altre modalità indicate dalla norma, riportando nella causale che esse sono “finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa”. Peraltro la detrazione era già stata prevista dall’articolo 15, comma 1, lettera e) del D.P.R. n. 917/1986 per le tasse dovute dopo l’obbligo.
Quindi attraverso il contributo le famiglie partecipano economicamente e su base volontaria alle attività della scuola per il conseguimento di un fine educativo che andrebbe perciò condiviso. Ma senza un vincolo di destinazione e le difficoltà note e storiche di una coprogettazione (4), la scuola decide inevitabilmente in autonomia come utilizzare anche queste risorse.
Considerate quindi le competenze del Consiglio di circolo o di istituto è sicuramente importante che i genitori eletti acquisiscano quel bagaglio di informazioni, spesso invece carenti, indispensabile per le deliberazione in particolare dei documenti contabili affinché la scuola fornisca idonea rendicontazione e un’informazione chiara e trasparente circa la volontarietà e la possibilità di detrazione (5).
Il programma annuale appena approvato riporta nell’aggregato di entrata A05 dedicato ai contributi di privati le due voci: Famiglie vincolati/non vincolati. Vincolati sono certamente gli importi versati per la partecipazione a visite guidate e viaggi di istruzione, per i quali le famiglie effettuano un versamento finalizzato indicandolo espressamente nella causale.
Per facilitare la rendicontazione e in ottemperanza agli obblighi di trasparenza, previsti in particolare dalla L 241/90, quindi la delibera del consiglio dovrà e potrà vincolare il contributo alle finalità che saranno poi espressamente indicate in causale e richiedere sia fornita adeguata informazione alle famiglie, non solo in relazione alla volontarietà del versamento ma anche della possibilità di detrazione alle condizioni indicate. Dal momento che il programma deve essere coerente al POF (6), la discussione relativa al vincolo e la scelta di finalità condivise dovrebbe accompagnarsi a una riflessione comune in merito a “come” spendere le risorse, concordando magari un progetto comune.
Proprio per aiutare i genitori a migliorare la conoscenza e consapevolezza il Coordinamento dei Presidenti delle Scuole della Provincia di Genova ha organizzato un incontro per i Presidenti e i Rappresentanti eletti nei Consigli di Istituto e di Circolo per affrontare la tematica del Programma annuale e diffuso alcune indicazioni riguardo al contributo. Anche il Coordinamento provinciale dei Presidenti Consigli d’Istituto, di Circolo e Comitati genitori di Modena e provincia ha tenuto tre incontri formativi con i genitori eletti negli Organi Collegiali dedicati a un approfondimento normativo e pratico sulle funzioni dei rappresentanti, sul POF e anche specificamente ai contributi volontari (7).
Questi due eventi, peraltro istituzionalmente condivisi, rappresentano un fulgido e positivo modello di coinvolgimento e delle opportunità di un coordinamento.
È auspicabile che la positività di questi esempi riesca a convincere le istituzioni dell’importanza di un sistematico collegamento territoriale (8) per lo scambio di conoscenze, informazioni e buone pratiche.
Per gli approfondire:
(1) Miur. Lo sai che…?
(2) LaStampa.it, “Scuole, la carta igienica non si paga”, di Flavia Amabile
(3) Erogazioni Liberali. Le agevolazioni fiscali
(4) Education 2.0, “L’avventura del programma annuale e i ‘criteri’ del POF”, di Genitori in Movimento
(5) Tecnica della Scuola, “Contributi alle famiglie: chiedere sì, imporre no, rendere conto sempre”, di Anna Maria Bellesia
(6) Education 2.0, “POF Partecipato e territoriale”, di Genitori in Movimento
(7) Educazione&Scuola “Contributo scolastico: tra volontarietà, detrazione e vincolo”, di Cinzia Olivieri
(8) Rivista dell’istruzione – Scuola e autonomie locali, n. 6-2010, Editore Maggioli, “La Consulta provinciale dei genitori”, di Cinzia Olivieri
Genitori in Movimento