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Cha cosa possiamo insegnare ai giovani di oggi?

Pubblicato il: 19/01/2010 16:42:05 -


Ad ascoltarsi, a riconoscere il valore della ricchezza multiculturale. Bisogna prendere coscienza e consapevolezza del fondamentale ruolo che ha la scuola in una società civile. Educare.
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Sempre e continuamente io mi pongo questa domanda. Diciamoci la verità: noi ai giovani non possiamo insegnare nulla, possiamo solo aiutarli ad ascoltarsi. Il nostro compito di Educatori è solo quello di creare le condizioni per consentire al giovane di capire. Io lo vedo ogni giorno della mia vita: i ragazzi sono interessati ad apprendere quando si rendono conto di poter assumere, in tale modo, più responsabilità ed essere presi sul serio. Svolgo da parecchi anni la mia attività di educatore. Non dico insegnante perché il nostro compito non è, come dice il prof. Berlinguer, quello di trasmettere delle semplici conoscenze, ma di educare delle persone. Quelli che saranno degli ottimi cittadini del domani.

La scuola, con tutte le sue pseudo-riforme fatte di numeri e percentuali è lontana dal permettere a noi insegnanti di svolgere un servizio buono. Credo fortemente nella missione educativa, ma comprendo bene quanti si sentano demotivati e ormai stanchi. Non è facile operare in una realtà sempre più mortificata, dove il ruolo dell’insegnante è sempre più svilito. Come pretendere di formare una comunità educante quando non c’è stabilità dei docenti e quando, nella logica della semplice economia, vengono ridotte le ore alle discipline e quindi tolti i saperi e i contatti umani ai ragazzi?

Insegno Tecnologia nella Scuola Secondaria di Primo Grado. Fino a qualche anno fa questa materia si chiamava Educazione Tecnica. Così come c’era l’Educazione Fisica, l’Educazione Musicale e l’Educazione Artistica. Le nostre riforme hanno modificato il nome mortificando nella sostanza il contenuto.

È significativo che non si vuole più educare, nel vero senso del termine e quindi guidare, condurre, sostenere il ragazzo nell’orientarsi e nello scoprire se stesso nelle scelte del futuro della sua vita. Noto, con tristezza, che i docenti spesso non ricordano che il compito della ex Scuola Media è quello di promuovere le scoperte e l’orientamento del giovane nelle scelte future. Al giovane è stato tolto ciò che serve. L’apprendere! Penso all’ora di informatica che è scomparsa dal monte ore settimanale. Penso alle lingue…

Però si ragiona sulle percentuali di immigrati da inserire nelle classi. Siamo seri! I problemi sono altri e molto più profondi. Sì, prof. Berlinguer, ha perfettamente ragione. La scuola procede come un gambero rispolverando vecchie metodologie che erano già vecchie quando ero un ragazzo, più di quaranta anni fa. Occorrono proposte moderne! Forze che comprendano che la realtà sociale è, grazie a Dio, cambiata.

Una ricchezza multiculturale si è ormai stanziata nel nostro Paese e va sostenuta per andare avanti e crescere. La classe docente si riscatterebbe in questo modo: permettendole di prendere coscienza e consapevolezza del fondamentale ruolo che ha la scuola in una società civile. Educare. Buon Anno.

Massimo Ceccaccio

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