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“A.T.A. ed intercultura”, un progetto per la comunicazione interculturale

Pubblicato il: 31/05/2012 17:57:21 -


La comunicazione tra scuola e famiglie di alunni stranieri nelle iniziative della Direzione Generale del Personale scolastico (D.G.PER.) del M.I.U.R.
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Il progetto, denominato “A.T.A. ed intercultura”, si inserisce nell’ambito delle azioni promosse dalla D.G.PER. del M.I.U.R. finalizzate alla formazione in servizio del personale A.T.A. e Dirigente. Esso trova la sua motivazione nella presenza sempre crescente nelle scuole italiane di alunni provenienti da famiglie di lingua materna non italiana e nel desiderio dell’Amministrazione di supportare le scuole che si trovano ad affrontare problematiche di comunicazione, nell’ottica del miglioramento del servizio scolastico. Gli strumenti normativi vigenti prevedono misure di accoglienza e integrazione che dovrebbero facilitare l’ingresso dei fanciulli e dei giovani nel tessuto socio culturale che li accoglie nel rispetto delle culture, delle religioni, delle lingue ed etnie di provenienza. Tra questi, la circolare ministeriale 24 del 1° marzo 2006 enfatizza l’importanza dell’aspetto comunicativo-relazionale e invita le scuole a facilitare i rapporti con la famiglia.

Alla luce delle responsabilità oggettive che il Dirigente scolastico (e il personale tutto della scuola) ha con l’affidamento dell’alunno alla sua tutela nell’ambiente e nell’orario scolastico, è chiaro che la comunicazione con la famiglia debba essere sempre comprensibile e circostanziata. Per risolvere in maniera semplice e organizzata le problematiche che scaturiscono dalla difficoltà di comunicazione con le famiglie degli alunni di lingua materna non italiana, anche non alfabetizzate nella lingua d’origine, la Direzione Generale per il Personale scolastico sta allestendo strumenti utili a facilitare i rapporti scuola-famiglia, che potrebbero essere diffusi alle scuole anche attraverso specifiche azioni formative del Personale Dirigente e A.T.A. Tra questi strumenti è stato ritenuto utile fornire a tutte le istituzioni alcuni modelli per la comunicazione, più frequentemente utilizzati, nelle quattro più diffuse lingue comunitarie (Francese, Inglese, Spagnolo e Tedesco) e nelle più diffuse lingue di immigrazione (Rumeno, Albanese, Arabo, Cinese, Hindi, Portoghese, Russo).

I modelli predisposti in lingua italiana sono 36 e riguardano i seguenti aspetti comunicativi istituzionali: accoglienza, iscrizioni, autorizzazioni, richieste della scuola alla famiglia, avvisi, richieste della famiglia alla scuola e varie.

Essi sono stati scritti dopo un meticoloso lavoro di ricerca fra i modelli più frequentemente usati dalle scuole.

Tali modelli saranno tradotti nelle lingue indicate per poter essere pubblicati sia online, sia in un formato cartaceo supportato da un allegato C.D. Ciò consentirà alle scuole di fruire della modulistica liberamente e secondo la propria necessità. La pubblicazione online e l’allegato C.D. permetterebbero l’inserimento di file audio fruibili per facilitare la comunicazione con le famiglie (di alunni stranieri) non alfabetizzate nella lingua nativa. Si stanno studiando le modalità di realizzazione del progetto anche in questo ambito.

CHI TRADUCE I MODELLI?

Il numero dei modelli è elevato e i costi per le traduzioni sono difficilmente sostenibili dall’Amministrazione. Si è pensato di richiedere la collaborazione delle scuole italiane all’estero, attraverso il Ministero degli Affari Esteri (M.A.E.).

Le istituzioni scolastiche italiane all’estero che, com’è noto, realizzano un’offerta formativa bilingue, posseggono al loro interno le competenze linguistiche necessarie alla realizzazione del progetto. Le scuole potrebbero partecipare al progetto attraverso una collaborazione volontaria da parte dei docenti e dei dirigenti anche col coinvolgimento degli alunni delle scuole secondarie di 2° grado. In tal caso, si tratterebbe di una occasione preziosa di collaborazione e di dialogo tra le due istituzioni (M.I.U.R. e M.A.E.) e di visibilità delle scuole all’Estero. Il lavoro svolto dalle scuole porterebbe valore aggiunto in termini di sensibilità e competenza al progetto.

Le traduzioni, opportunamente verificate, diventeranno poi di responsabilità dell’Amministrazione scolastica.

UN ESEMPIO DI MODELLO BILINGUE

Si pensa che la modulistica potrebbe essere pronta per la pubblicazione online entro la fine del corrente anno solare. Il materiale prodotto potrebbe essere utilizzato per un progetto più ampio di formazione del personale A.T.A. sull’integrazione o implementare progetti o formazioni già esistenti per un totale di 2 ore di formazione.

PER APPROFONDIRE:
La presentazione del progetto in PDF

Maria Paola Giovine

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