Verbale comitato editoriale

Pubblicato il: 22/02/2023 02:01:42 -


Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Riunione di insediamento del 

Comitato Editoriale di Education 2.0

Alla fine dello scorso anno la rivista ha ritenuto opportuno ampliare la propria struttura  operativa per meglio affrontare le sfide che questa nuova stagione presenta alla scuola. È stato costituito  un nuovo Comitato Editoriale composto da 16 persone, espressione di una vasta area culturale, in grado di sostenere e valorizzare Education2.0. Il Comitato Editoriale dovrebbe riunirsi almeno due volte l’anno, per indirizzare le linee di lavoro su temi di riflessione significativi e sulle problematiche emergenti dalla scuola militante. La prima riunione del Comitato editoriale si è tenuta il giorno 9 febbraio 2023. Presentiamo di seguito una sintesi della discussione che si è svolta e una prima, ricca, scaletta dei temi che sono emersi.

La riunione si è tenuta giovedì 9 febbraio 2023 dalle ore 11.30 alle ore 13.30:

  • in presenza presso l’ufficio in via Ippolito Nievo n. 35 – Roma
  • on line attraverso la piattaforma Meet di Google.

Partecipanti: 

  1. Berlinguer, D. Di Sorbo, F. Farinelli, M. Fierli, G. Fiori , V. Gallina, M. Palma (in presenza),  
  2. M. Ajello, G. Allulli, R. Bolletta, R. Bramante, L. Giannini, R. Moscati, W. Moro, C. Nati, G.C. Sacchi, L. Zecca ( online)

Sintesi degli interventi e del dibattito

Nell’intervento di apertura il prof. Luigi Berlinguer si è detto favorevolmente colpito dall’adesione al Comitato Editoriale e  ringrazia per la disponibilità alla collaborazione dei convenuti.

La rivista coglie e intercetta qualcosa che sta evolvendo nel sistema educativo. Il focus della scuola è centrato sul discente, che sempre più deve trovare occasione di crescita complessiva come individuo e cittadino libero; è l’apprendimento, visto come forma creativa di produzione della cultura, che vede il discente come protagonista e non solo come destinatario. Il tema da illuminare in futuro è quello della creatività  e della crescita del discente.

Il prof. Berlinguer per esemplificare racconta che la Confindustria ha deciso di investire  sull’insegnamento della musica anche se in modo autonomo rispetto alle iniziative del comitato per la musica. La musica a scuola è un esempio di proposta innovativa organica che ha al centro la creatività del discente e la sua crescita culturale.

Vittoria Gallina, che coordina la redazione, rilancia la scommessa di mantenere e implementare lo strumento  che la rivista Education2.0 può rappresentare per la scuola, sia  offrendo  un’informazione attenta su tematiche rilevanti a livello istituzionale, sia tenendo conto di dati di ricerca italiani e internazionali, sia dando voce al racconto di ciò che accade ed ai problemi che si evidenziano nella scuola.

All’interno dell’ampio spettro di ambiti, che la rivista ha individuato fin dall’inizio,  apre la discussione sulle tematiche che richiamano maggiormente la nostra attenzione in questo inizio del 2023, sia per condividerle e focalizzarle meglio, sia aggiungendone di nuove

  1. Discipline scientifiche e discipline umanistiche nell’era digitale: le sfide dell’interazione;
  2. Tecnologie educative dentro e fuori la scuola e l’apprendimento;
  3. Dispersione scolastica, un’emergenza stabile: l’ascensore sociale funziona soltanto per scendere?
  4. Orientamento e flessibilità dei percorsi educativi e formativi;
  5. Autonomia differenziata: opportunità o incremento delle disuguaglianze sociali e educative?
  6. Scuola-lavoro e professionalità;
  7. La valutazione nel sistema educativo;
  8. Status professionale del personale docente

Nel dibattito intervengono tutti i presenti. 

I temi  su cui ci si sofferma maggiormente sono i seguenti:

  • Dispersione scolastica, come emergenza sottovalutata del nostro sistema educativo, pur in presenza di risorse economiche rilevanti (PON, PNRR); questione affrontata in termini di prevenzione, con tante esperienze – anche molto interessanti – ma che non fanno sistema e massa critica, e che, soprattutto, non convergono in una direzione.
  • Dispersione implicita, cioè mancato raggiungimento delle competenze minime di base a fine ciclo. La scuola ignora gli studenti a rischio di dispersione che sono appena usciti dalla secondaria di primo grado.
  • L’ambiente di apprendimento degli istituti professionali è spesso un contesto di vulnerabilità, che intercetta molte fragilità, spesso senza avere gli strumenti per costruire un progetto futuro con i ragazzi. 
  • Nelle carceri c’è un numero rilevante di italiani che non hanno titolo di studio, o addirittura in situazione di analfabetismo. I detenuti italiani senza obbligo più di 5000, di cui 900  sono analfabeti; 12  sono le donne in  41 bis  per grandi reati, di queste  3 sono analfabete
  • Internazionalizzazione e multiculturalismo della scuola: tema fondamentale il  bilinguismo; in alcuni quartieri a Milano la scuola  ha 80/90%  di bambini con origini migratorie  Domanda: come renderli bilingui , come garantire loro  un livello accettabile di competenze comunicative, indispensabili in qualsiasi processo di inclusione?
  • Rapporto scuola-lavoro: consultazione sporadica delle parti sociali e conseguente ruolo poco incisivo nel governo e nell’innovazione di queste esperienze; questo vale anche per le imprese.
  • Qualità dell’apprendimento, Intesa anche come ambienti e stili di insegnamento
  • Chi sono i nuovi studenti? Bisogna dare un ruolo a generazioni di giovani, che per manifestare interesse vogliono/devono essere coinvolti e partecipare alle decisioni che li riguardano.
  • Impegnare gli studenti nel processo di costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e solidale
  • Formazione continua nel curricolo verticale 
  • Formazione della professionalità  dei docenti, accogliendo su questo punto la sfida del PNRR
  • Università: vanno rivisti i meccanismi che regolano lo sviluppo di carriera del personale universitario: si premiano solo la pubblicazione di articoli sulle riviste scientifiche, e non si tiene  conto di altre attività, in questo modo si  frena  l’innovazione della didattica
  • Sburocratizzazione delle incombenze che ricadono sulla scuola . Il Ruolo del dirigente scolastico può essere un motore di innovazione, ma è proprio questo che rischia di essere indebolito con l’ulteriore accorpamento di plessi scolastici
  • Governance del sistema, questione cruciale che esige di intercettare le situazioni di forte deprivazione e di diffondere pratiche di eccellenza.
  • Il sistema di valutazione deve mantenere un’ottica politica e facilitare il passaggio dall’analisi dei risultati al miglioramento. 
  • Autonomia differenziata, tema che la rivista ha già  affrontare con una  intervista ad una docente, costituzionalista, giurista di UnitelmaSapienza e che è necessario riprendere e seguire con attenzione.

Per la struttura della rivista appaiono funzionali diverse tipologie di interventi:

  • Provocazioni  del prof. Berlinguer che con le sue intuizioni  possano offrire stimoli alla discussione sempre nuovi;
  • Interventi di scenario, che contribuiscano a fare un’alta divulgazione della ricerca;
  • Attualità della notizia, coniugata con una visione lunga di scenario. 
  • Valorizzare e richiamare interventi già pubblicati nel tempo;
  • Documentazione di interventi significativi delle scuole: scoprire, farsi raccontare e descrivere esperienze innovative e di successo;
  • Calendario civile e globale: proporre periodicamente  una selezione di giornate da non dimenticare per un nuovo umanesimo e un futuro equo e sostenibile.

Per una diffusione più capillare della rivista:

  • Sistema di monitoraggio dei contatti 
  • Diffusione attraverso le Facoltà di Scienze della Formazione delle Università
  • Diffusione attraverso Associazioni di Insegnanti
  • Diffusione in partnership con amministrazioni comunali e regionali.

Resoconto a cura di R. Bramante, V. Gallina e R. Bolletta

Colophon della rivista

19 recommended
0 notes
443 views
bookmark icon

Rispondi